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La Ferrari Monza SP1 in tinta oro che evoca una tradizione storica preziosa

Vestito insolito, ma con connessioni storiche importanti, per una Ferrari Monza SP1.

Ferrari Monza SP1
Foto da profilo Facebook Musei Ferrari

Tra le auto in mostra al Museo Enzo Ferrari di Modena, nell’ambito della rassegna “One of a Kind“, che celebra l’arte della personalizzazione in tutte le sue declinazioni, c’è una Ferrari Monza SP1 davvero irrituale. Nel corso del tempo abbiamo visto il modello in diverse livree, ma questa veste cromatica segna uno stacco dalle altre.

A dominare la scena è la tinta oro, che avvolge la carrozzeria, riprendendo uno storico colore dei cerchi e di altri componenti in magnesio delle vecchie Sports Cars e monoposto del “cavallino rampante”. Nessuna striscia a contrasto è aggiunta alla miscela cromatica, in senso longitudinale, mentre una fascia nera, in costosa fibra di carbonio lucida, abbraccia l’abitacolo, con sapiente grazia. Si vede che il lavoro è stato compiuto dentro le mura di Maranello, dove l’arte si miscela alla cultura storica.

Anche nell’abitacolo c’è qualche nota cromatica aurea, immediatamente visibile nei paddle del cambio elettroattuato. Il sedile è nero: un cromatismo che si abbina perfettamente al resto. Protagonista di questa trasformazione unica è, come dicevamo, una Ferrari Monza SP1, una barchetta moderna dove l’estro creativo di Flavio Manzoni si esprime con grande purezza grafica.

Sensuale ed armonica, questa creatura di Maranello fu lanciata nel 2018. I suoi tratti sono scultorei. Con lei e con la sorella a due posti Monza SP2, ha preso forma la Serie Icona, che omaggia i modelli più nobili della tradizione aziendale, sul piano dello spirito e con qualche ispirazione formale, in un quadro comunque votato alla modernità. Qui non si cade nella rete del mero romanticismo. Le muse sono state le barchette degli anni cinquanta, come la 750 Monza e la 860 Monza.

Sulla Ferrari Monza SP1 le emozioni vengono elargite nella forma più pura. Non ci sono filtri fra l’auto e il mondo esterno. La connessione è diretta. Sotto il lungo cofano anteriore pulsa un meraviglioso motore aspirato a 12 cilindri, che canta in modo sublime, fino agli 8500 giri al minuto. Incredibile la sua progressione, solo in parte illustrata dalle cifre, comunque di riferimento. Per mandare in archivio il passaggio da 0 a 100 km/h bastano 2.9 secondi, mentre dopo 7.9 secondi, sempre con partenza da fermo, si è già oltre i 200 km/h. La velocità massima supera i 300 km/h, che per una barchetta sono davvero tanti.