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Opel Kadett-E: festeggia 40 anni

40 anni fa fu svelata la Opel Kadett-E

Opel Kadett-e

Alla sua presentazione nell’agosto del 1984, l’Opel Kadett-E, quinta generazione del Kadett del Dopoguerra, sorprese per quanto si ispirasse al modello precedente, nonostante la sua carrozzeria inedita, che ricordava vagamente una forma a goccia.

40 anni fa fu svelata la Opel Kadett-E

Le linee con spigoli arrotondati, i paraurti integrati e l’assenza di grondaie rappresentavano solo una parte visibile dell’evoluzione introdotta da Opel con la Kadett-D cinque anni prima. La nuova Kadett-E manteneva infatti l’approccio alla carrozzeria aerodinamica, un abitacolo ampio, motori moderni e la trazione anteriore, confermando così il patrimonio della serie.

Opel puntava anche a migliorare le prestazioni della Kadett con una nuova versione ad alte prestazioni GSi, capace di raggiungere i 203 km/h. Allo stesso tempo, voleva mantenere e ampliare il vantaggio della Kadett in termini di spazio interno, senza aumentare eccessivamente le dimensioni esterne. Nonostante fosse lunga quanto il modello precedente, la nuova Opel Kadett-E era solo leggermente più larga di 2 centimetri. Tuttavia, vantava un bagagliaio spazioso con una capacità di 390 litri, che poteva arrivare fino a un metro cubo abbattendo il sedile posteriore.

Gli ingegneri di Opel hanno dedicato ben 1.200 ore nelle gallerie del vento per definire la forma aerodinamica ottimale della Kadett-E. Il risultato del loro impegno è stato eccezionale: la Opel Kadett-E vantava un coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx) di 0,32, che si riduceva ulteriormente a 0,30 nella versione sportiva GSi. Anche la versione station wagon ha ottenuto un risultato molto soddisfacente, con un Cx di 0,35.

Inizialmente, la nuova Opel Kadett-E debuttò sul mercato con due sole varianti di carrozzeria: la berlina a due volumi e la station wagon. Tuttavia, grazie alla combinazione di tre diverse motorizzazioni (un 1.200 da 55 CV, un 1.300 da 75 CV e un 1.600 Diesel da 55 CV) e altrettanti livelli di allestimento, fu possibile offrire al pubblico italiano ben 9 configurazioni diverse (4 berline e 5 station wagon). Inoltre, fu introdotta anche una versione commerciale, con prezzi a partire da 11.582.000 Lire.

Alla fine dell’anno, la Opel Kadett-E si aggiudicò il prestigioso titolo di Auto dell’Anno con un punteggio di 326 punti, superando di gran lunga la concorrenza, che si fermò a 261 punti per la seconda classificata. Questa netta superiorità rappresentò un risultato eccezionale, raramente visto nelle venti edizioni precedenti della competizione.

Nel 1985, fece il suo debutto la versione sportiva GSi, caratterizzata dalla distintiva mascherina sottile con il logo GSi al centro, uno spoiler sul portellone, bande aggiunte sulle fiancate e paraurti-spoiler sia all’anteriore che al posteriore. Verso l’inizio del 1987, Opel introdusse una nuova iterazione della Kadett-E GSi, equipaggiata con un motore ampliato da 1,8 a 2,0 litri del quattro cilindri monoalbero ad iniezione. Il nuovo propulsore da 1.998 cc (tipo 20 SEH) vantava dimensioni interne perfettamente quadrate e impiegava pistoni, bielle e albero motore di nuova concezione.

Opel Kadett-E

Nella primavera dello stesso anno, la gamma si ampliò ulteriormente con l’aggiunta dell’originale Cabrio “by Bertone”, frutto della collaborazione tra Opel e la celebre carrozzeria torinese, costruita presso lo stabilimento Bertone di Grugliasco. Il 23 ottobre 1989 rappresentò un altro momento significativo per la Opel Kadett: dalla fabbrica tedesca di Bochum uscì una Station Wagon 1.6i di colore grigio platino, che segnò il raggiungimento del traguardo delle dieci milioni di Kadett prodotte nel Dopoguerra. Quando il 20 luglio 1991 uscì dagli stabilimenti di Bochum l’ultima Opel Kadett-E, erano state prodotte 3.878.000 Kadett-E e 603.000 Vauxhall Astra. In Italia, complessivamente, furono vendute 283.185 Opel Kadett-E.

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