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Fiat potrebbe rinunciare alle utilitarie secondo Transport & Environment

Secondo T&E le ultime mosse di Fiat fanno pensare ad un progressivo allontanamento dalle utilitarie

Nuova Fiat Multipla

Fiat vive un periodo ricco di novità dopo che lo scorso anno ha svelato le nuove Topolino e 600 e quest’anno la Pandina. Ma il clou di questo 2024 deve ancora arrivare. Ci riferiamo naturalmente al debutto della nuova Fiat Panda che vedremo il prossimo 11 luglio 2024 se le notizie che sono trapelate fino ad oggi risulteranno essere veritiere. Infatti in quella data la casa torinese festeggia 125 anni di attività.

Secondo T&E le ultime mosse di Fiat fanno pensare ad un progressivo allontanamento dalle utilitarie

Come sappiamo la nuova Fiat Panda che vedremo a luglio sarà un modello molto diverso da quello attuale. In particolare è stato posto l’accento sul fatto che aumenterà di dimensioni spostandosi nel segmento B del mercato con circa 4 metri di lunghezza. Tutto ciò sta portando alcuni a pensare che la casa torinese si stia un po’ allontanando da quella che è la sua vocazione di casa automobilistica produttrice di utilitarie. Ciò è opinione anche di Transport & Environment che secondo un report realizzato in collaborazione con GlobalData si prevede che la produzione possa in maniera piuttosto veloce spostarsi verso segmenti di mercato più elevati.

In particolare in questo report si ipotizza che la produzione di Fiat si sposterà sempre più verso i SUV e che inoltre sarà sempre più ampia la delocalizzazione della produzione in paesi quali Turchia, Marocco, Serbia e Polonia. Secondo questo report il gruppo Stellantis potrebbe portare la sua produzione di auto in Italia a 630 mila ma mentre alcuni brand vengono dati in crescita come Lancia, Alfa Romeo, DS, Dodge e Opel altri come Jeep e Fiat invece vengono dati in contrazione per quella data.

Nuova Fiat Panda 2025 render Kolesa

Secondo T&E tuttavia questa non sarebbe una buona idea. Infatti Fiat finirebbe così per appannare la propria identità lasciando campo libero ai produttori cinesi che potrebbero così invadere il segmento A del mercato. Dunque per T&E i trend che caratterizzanno la casa italiana in futuro saranno delocalizzazione, aumento delle dimensioni delle auto e elettrificazione. Per quanto riguarda la produzione delle sue auto solo il 22% rimarrebbe in Italia il resto si sposterebbe in Serbia, Turchia, Marocco e Polonia. Vedremo se queste previsioni saranno smentite o confermate dalla realtà dei fatti.

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