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È della Ferrari Testarossa lo specchietto retrovisore esterno più bello di sempre?

Nello stile della Ferrari Testarossa nulla scende sotto l’eccellenza. Sublimi anche i dettagli.

Ferrari Testarossa
Foto Ferrari

I grandi capolavori automobilistici sono eccezionali anche negli elementi più piccoli. La conferma giunge dalla leggendaria Ferrari Testarossa del 1984. Superbo il design sviluppato da Pininfarina per questo modello. Fra i suoi dettagli merita di essere menzionato anche lo specchio retrovisore esterno, prima posto a metà montante sul solo lato pilota, per poi recuperare una posizione più convenzionale, in basso, con l’aggiunta di un altro elemento della stessa specie sul lato passeggero.

In linea con la solennità stilistica del modello, questo accessorio estetico e funzionale trova spazio nell’Olimpo. Anzi, a mio avviso, è lo specchio retrovisore esterno più bello e affascinante di sempre. Del resto, una supercar dal look stratosferico come la Ferrari Testarossa meritava l’eccellenza in ogni suo dettaglio.

La calotta di protezione è molto tondeggiante. I suoi tratti si raccordano perfettamente alla silhouette dell’auto. A renderli eccezionali ci pensano i due bracci di supporto, che collegano il corpo alla base di fissaggio. Ne derivano delle alchimie sensuali e iconiche. La scelta dello sdoppiamento non ebbe motivazioni sono estetiche, ma prese forma per assecondare i bisogni aerodinamici, agevolando lo scorrimento dei flussi d’aria. L’obiettivo? Sporcarli il meno possibile, evitando turbolenze nocive. Il frutto del lavoro fu davvero prezioso.

Ferrari Testarossa
Foto Ferrari

Un capolavoro stilistico come la Ferrari Testarossa non poteva avere specchi retrovisori più belli di questi. La ricerca della perfezione espressiva ha fatto di tali elementi il capolavoro della specie. Secondo me, nessuna vettura nata prima o dopo la supercar di cui ci stiamo occupando ha mai proposto qualcosa di più affascinante.

La scelta della verniciatura integrale, abbinata a quella dell’auto, ha ulteriormente valorizzato le alchimie dialettiche del corpo grafico, consegnando alla storia uno di quegli oggetti di design che meriterebbero uno spazio permanente nei musei di arte moderna più prestigiosi del mondo. Solo dallo studio stilistico di una vettura eccezionale come la Ferrari Testarossa potevano uscire fuori degli specchi retrovisori esterni così seducenti: un capolavoro che decora un altro capolavoro. Tanto di cappello a Pininfarina, alla Ferrari e ai rispettivi uomini, per il senso del gusto superiore che sono riusciti ad esprimere.

Sulla supercar di cui abbiamo parlato, c’è l’imbarazzo della scelta nella selezione dei dettagli più intriganti. Dai listelli posteriori alle griglie laterali, è tutto un fiorire di eccellenza creativa, in un quadro stilistico e volumetrico da antologia. A fare il resto ci pensa il motore V12 da 5 litri, che emoziona all’ennesima potenza, con la forza della sua energia e le note sonore dei suoi 390 cavalli. Tornando agli specchi retrovisori in esame, questi non sono stati cambiati di una virgola sulla successive 512 TR ed F512 M. Come direbbe qualcuno…noblesse oblige!

Ferrari Testarossa
Foto Ferrari

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