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FCA in BORSA: analisi, notizie, mercati (22-26 ottobre)

Gli analisti promuovono il titolo FCA dopo la cessione di Magneti Marelli

Fca in Borsa guadagni del titolo

Il titolo FCA è scattato subito al rialzo lunedì in apertura arrivando a toccare i 14,41 euro in mattinata (da una chiusura del venerdì precedente a 13,44) in seguito alla cessione della controllata Magneti Marelli al fondo Kkr per 6,2 miliardi di euro, dopo mesi di intense trattative. Il controvalore finale dell’operazione si è rivelato ben superiore alle aspettative del mercato ed ecco quindi l’azione scontare immediatamente in Borsa il maggior valore attribuibile alla società quotata.

Nel proseguo della settimana però il forte calo accusato dall’indice della Borsa italiana ha riportato le altalenanti quotazioni di FCA poco sopra i valori della scorsa settimana (13,97 euro la chiusura di venerdì 26 ottobre), resta quindi per ora valido il supporto a 13,40 euro con possibile formazione di una figura rialzista di doppio minimo.

Grafico titolo FCA in Borsa (luglio-ottobre 2018)

 

Una breve rassegna delle raccomandazioni degli analisti sul titolo FCA alla luce della recente vendita di Magneti Marelli.

Jefferies (buy e target price a 18 euro):

“Considerando una riduzione della leva ben oltre gli 1-2 miliardi previsti dal deconsolidamento del debito, crediamo che dalla vendita potrebbe scaturire una cedola di 2 miliardi, ovvero 1,28 euro per azione, pari a un dividend yield del 9,5%. Continua la creazione di valore, crediamo anche che l’operazione possa materialmente ridurre il rischio nel bilancio di FCA in attesa degli investimenti del Gruppo per adeguarsi alle norme sulle emissioni. Prima della distribuzione di qualsiasi eventuale importo di dividendo, prevediamo per fine 2018 un livello di liquidità industriale netta di 9,4 miliardi, compresi i 6,2 miliardi della cessione”.

 

Mediobanca  (outperform e target price a 20,1 euro):

“FCA è un target più interessante in caso di m&a con un altro produttore di auto, aumenta la sua dotazione di cash, che a fine 2018 dovrebbe attestarsi a 3 miliardi con una posizione netta liquida da noi stimata a 8,5 miliardi considerando il consenso Bloomberg più l’incasso dalla vendita di Magneti Marelli”. Al netto dell’impatto positivo sui costi di finanziamento, la cessione dovrebbe essere diluitiva del 4% circa sull’utile per azione 2019 di FCA. Rispetto al tetto di 5 miliardi indicato dal consenso Bloomberg, i 6,2 miliardi di controvalore dell’operazione incrementano del 6% il prezzo dell’azione”.

 

Banca Imi (buy e target price a 18,6 euro):

“La vendita valorizza Magneti Marelli 6,2 miliardi e ciò implica un ev/ebitda 2018 di 6,2 volte, assumendo un ebitda 2018 di circa 1 miliardo di euro per la società di componentistica. Questo valore è ben sopra rispetto alla nostra valutazione tra 4 e 3,5 miliardi. La cessione è molto positiva in virtù di questa valutazione generosa, che porta la liquidità industriale netta di FCA a quota 9 miliardi circa per fine anno, un livello mai raggiunto in tutta la storia del Gruppo e ciò garantisce al Gruppo una situazione di bilancio particolarmente forte e anche un miglior potere contrattuale all’interno del trend di consolidamento del settore automobilistico”.

 

Banca Akros (accumulate e target price a 20,5 euro):

“La cessione ha soddisfatto le richieste di FCA, senza cambi di perimetro. La transazione valorizza Magneti Marelli 6,2 volte il suo ebitda atteso per il 2018, circa 1 miliardo di euro, mentre l’ev/ebitda medio dei concorrenti è circa 5,3 volte, con la mediana a 5,6 volte. Ricordiamo che FCA scambia a 1,9 volte in termini di ev/ebitda il che vuol dire che Magneti Marelli è stata implicitamente valutata 1,9 miliardi e l’operazione implica 4,3 miliardi di riconoscimento di valore ovvero 2,8 euro per azione”.

 

Equita (hold e target price a 19 euro):

“La notizia è positiva perché rende più solida la struttura finanziaria del gruppo, permettendo a FCA di affrontare con più serenità anche un contesto macro in peggioramento, il multiplo ev/ebitda 2019 includendo le pension liability scende a 1,5 volte, in grado di assorbire anche un’eventuale revisione al ribasso delle stime per il peggioramento del mercato di riferimento”.

 

Focus sui mercati FCA nel mondo: CINA

Questa settimana breve approfondimento sul mercato cinese, che in settembre ha visto le vendite mensili scendere dell’11,6% a 2.394.100 unità. Nei primi 9 mesi del 2018 in Cina sono stati venduti più di 20 milioni di autoveicoli, dato che conferma esser diventata la Cina il maggior mercato automobilistico del mondo.

Per il Gruppo Fiat Chrysler, come evidenzia bene il sito carsitaly.net (specializzato nelle statistiche di vendita FCA) il 2018 non è stato un grande anno in terra cinese: il brand Fiat che produceva in loco i modelli Viaggio e Ottimo ha terminato di fatto la produzione, mentre il marchio Jeep, pur con l’introduzione del nuovo Grand Commander che si aggiunge ai modelli Compass, Cherokee e Renegade, si trova in calo del 35% nei primi 9 mesi del 2018 rispetto alle immatricolazioni dell’anno precedente. A settembre è purtroppo andata ancora peggio con un -46,5%.

 

La prossima settimana commenteremo i dati del Gruppo FCA relativi al terzo trimestre dell’anno, previsti in uscita il giorno 30 ottobre, che potrebbero anche far mutare impostazione ai valori del titolo in Borsa.

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