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Alfa Romeo 33 Stradale 2023, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

L’Alfa Romeo 33 Stradale è stata finalmente presentata e ora giunge il momento di scoprirne a fondo tutti i particolari.

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L’Alfa Romeo non ha perso il tocco di un tempo. Da settimane e settimane tenevano banco le voci circa l’imminente uscita della supercar italiana del Biscione: le promesse sono state mantenute. Consapevole di avere tutti gli occhi puntati contro, la Casa automobilistica meneghina ci ha messo del suo per alimentare l’hype. E ora giunge il momento di fare luce sulla nuova Alfa Romeo 33 Stradale. Il nome vi dice qualcosa? È naturale: con lo stesso nome uscì un bolide in grado di scrivere a caratteri cubitali la storia del Biscione.

In questo gioco di rimandi ai fasti del passato, il Costruttore dimostra di aver ancora ben presente come proporre delle Fuoriserie. Che si distinguono in modo netto in confronto al portafoglio prodotti tradizionale. Rispetto agli esemplari di serie, il bolide di cui ora vi andremo a parlare ha poco in comune. Certo, qualche stilema lo eredita dalla famiglia canonica, ma bisogna andarlo a cercare con lanternino.

Il resto è un esercizio di qualità sopraffina, destinato ad accontentare le esigenze dei fortunati acquirenti. Senza rovinarvi il piacere di scoprire, in maniera approfondita, le caratteristiche della supercar, andiamo a conoscere i tratti peculiari. Per il momento ci limitiamo a sottolineare quanto sia stata grande l’ambizione. La qualità artigianale è stata resa possibile dalla tiratura alquanto limitato, pari ad appena 33 esemplari. E mediante alcune soluzioni ad hoc non ci sono due proposte identiche. Con il progresso tecnologico, ci sono, infatti, pure degli strumenti atti a garantire l’esclusività della quattro ruote. Nel corso dei paragrafi seguenti ci occuperemo, in primis, di passare in rassegna le proprietà estetiche della new entry. Dopodiché, ci occuperemo di trattare gli interni, a livello di spazio concesso agli occupanti nonché delle tecnologie di bordo, e per concludere analizzeremo i motori.

Gli esterni dell’Alfa Romeo 33 Stradale

Nuova Alfa Romeo 33 Stradale

Che il veicolo abbia una marcia in più sulle sorelle è evidente. Senza nulla voler togliere ai modelli consueti del Costruttore di Arese, la nuova Alfa Romeo 33 Stradale possiede dei tratti unici. Che prendono ispirazione dall’omonimo capolavoro meccanico e d’immagine uscito nel 1967. Chi si è occupato di definire le linee ha lavorato parecchio affinché la carrozzeria racchiudesse proporzioni, volumi e trattamento delle superfici. Nessuno degli aspetti finisce in secondo piano perché chi opera è mosso da grandi propositi. E sarebbe perciò strano se gli operatori gettassero la spugna ancora prima di averci seriamente provato. In ballo c’è la reputazione di un marchio affamato di trionfi sulla scena globale.

Il Biscione ha vissuto dei fasti migliori in passato e, sotto le direttive dell’ad Jean-Philippe Imparato, confida di rimettersi sulla giusta carreggiata. Il caloroso responso conseguito dalla Tonale, il capostipite dei suv elettrificati. Sebbene viri in ben altra direzione, la nuova Alfa Romeo Stradale ha un peso specifico notevole. Ed è stato lo stesso Imparato a chiarirlo, durante la première mondiale: dal 1969 il produttore non realizzava delle fuoriserie. Una lunga attesa giunta finalmente al termine, con una promessa: sarà in buona, anzi ottima compagnia in futuro.

Questo non è comunque né il tempo né il modo di soffermarsi sui futuri ingressi in listino. Di carne al fuoco ce n’è parecchio; pertanto, esaminiamo la “copertina”. Al volo risalta la zona anteriore, espressione di un’accentuata mascolinità con l’iconico scudetto e i gruppi ottici dalla forma ellittica. A fronte dell’imponente del davanti, osservata di profilo arriva un’impressione diversa: la silhouette è slanciata, con le portiere dalla scenografica apertura “elitra” e dalle prese d’aria laterali di generose dimensioni. Ai valori caratteristici del brand meneghino, il corpo vettura è proteso in avanti e le superfici denotano una marcata presenza su strada.

Manco ci fosse il dubbio di passare inosservati, l’Alfa Romeo 33 Stradale fuga ogni dubbio mediante l’ampia vetratura avvolgente del tetto e l’apertura delle porte ad angolo. Dei tratti mutuati dai classici jet, che hanno ispirato pure ulteriori fattori e lo vedremo nel prosieguo. In merito al posteriore, anticipato nell’ultimo reveal, esso è pochi fronzoli e parecchia sostanza: la coda tronca, la grafica a “V” e i fanali posteriori tondi sono uno spettacolo nello spettacolo. In merito alla coefficienza aerodinamica, il valore finale conseguito è di 0.375 Cx a zero Cz (downlift), privo dell’intervento di sistemi ausiliari.

Interni

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Un vezzo estetico ha senso purché abbia pure un’utilità, altrimenti è meglio lasciar perdere. Gli stessi interni della nuova Alfa Romeo 33 Stradale puntano su un approccio minimalista, votato al concreto. Niente voli pindarici, semmai un bel pieno di concretezza, il che non è poi così scontato in un bolide di lusso. Perché di questo si tratta: di un bolide di lusso indirizzato al ceto più altolocato della società. Disponibile in due differenti allestimenti (Tributo e Alfa Corse), il conducente ha la priorità sul resto. Dunque, al fine di ridurre il rischio di distrazioni, figura giusto una manciata di comandi, raggruppati sulla consolle centrale. Due sono le modalità di guida, Strada oppure Pista: i nomi crediamo siano già abbastanza eloquenti da non doverne approfondire le peculiarità. L’interfaccia grafica a seconda della scelta assunta dall’automobilista, rimanendo comunque intuitiva.

Il controllo è ai massimi livelli, in assenza di voci che avrebbero in una circostanza del genere ben poco senso di esistere. Impreziosito dalla tridimensionalità del “cannocchiale”, il display contribuisce a un rapporto tra uomo e macchina distintivo. Il piacere di impugnare al volante dipende altresì dall’assenza di tasti, il che riporta un po’ all’epoca passata. Divisa in due sezioni, una alta e una media bassa, la consolle centrale richiama nella configurazione gli interni dei velivoli.

Il ricorso per la plancia e il tunnel centrale a materiali quali la fibra di carbonio, la pelle, l’Alcantara e l’alluminio rimarcano l’ispirazione presa dai mezzi di aviazione. In confronto all’antenata, emana atmosfere analoghe il rivestimento in pelle Poltrona Frau, le tinte e i “cannelloni” laterali”, aventi sei comandi elettrici e quattro vie lombari. In termini di materiali e tonalità, si applica un approccio uniforme per i rivestimenti di plancia, cockpit, tunnel centrale e pannelli porta.

Motori

Nella realizzazione della nuova Alfa Romeo 33 Stradale si sono adoperate diverse entità, ciascuna di esse in grado di offrire delle competenze specifiche. Ad esempio, la Carrozzeria Touring Superleggera chiamata in causa sa ottenere delle standard di qualità sartoriali eccellenti. Il cliente ha la facoltà di definire vari parametri funzionali, tra cui le prese d’aria, le ruote e lo scudetto frontale. Inoltre, sa imprimere il VIN, vale a dire il numero di telaio trascritto sul tunnel centrale.

Dal punto di vista della meccanica, i tecnici hanno sudato le proverbiali sette camicie per giungere a un mezzo prestazionale e, al contempo, adatto nelle sessioni di guida quotidiana. Le motorizzazioni in listino sono due: un sei cilindri biturbo da oltre 620 CV o il powertrain full electric da oltre 750 CV. Ciò si traduce in uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi e in una velocità massima di 333 km/h. La maneggevolezza e il comfort beneficiano delle sospensioni con ammortizzatori attivi, nonché del sollevatore dell’avantreno. Alla medesima funzione rispondono l’impianto frenante Alfa Romeo Brake-By-Wire e i freni carbo-ceramici di Brembo.

Sul fronte della rigidità e della leggerezza apportano un determinante contributo il telaio ad H in alluminio e la monoscocca in fibra di carbonio. La meraviglia della nuova Alfa Romeo 33 Stradale è, infine, evidenziata dalla cura maniacale riposta nei particolari quali il lunotto in policarbonato, le cornici dei vetri in carbonio, il tetto in fibra di carbonio e alluminio con cerniere in maniera da fissare le porte a farfalla. Lo sviluppo del progetto ha tratto beneficio dell’esperienza di Valtteri Bottas, campione di Formula 1 oggi al servizio della scuderia Alfa Romeo-Sauber dopo una carriera passata, in larga parte, alla corte della Mercedes.

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