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Alfa Romeo Giulia e Stelvio: la falla sfruttata dai ladri

Una criticità delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio continua a favorire i furti di auto, senza che finora siano state trovate delle soluzioni

Alfa Romeo Giulia 2023

Da un anno circa circolano in rete alcuni video ritraenti casi di Alfa Romeo Giulia e Stelvio rubate, sfruttando una falla nel sistema. Eppure, ciò non ha tuttora condotto la Casa automobilistica di Arese ad assumere dei provvedimenti. Finora si è andati avanti sulla medesima strada, esponendo i clienti a diversi rischi. Addirittura, in certi Paesi, tipo l’Olanda, obbligano a installare una misura protettiva ulteriore, così da scongiurare tali episodi. Un rimedio definitivo pare, comunque, difficile da trovare, quantomeno nel breve periodo. Difatti, il Costruttore meneghino continua a sorvolare sulla criticità e finché, si andrà avanti di tale passo, difficilmente la situazione verrà sbloccata.

A ogni modo, cerchiamo di capire in cosa consistono esattamente le lamentele espressa da certi conducenti delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, capaci di infiammare il popolo della rete, a volte molto duro sulle maggiori piattaforme social.

Alfa Romeo Giulia e Stelvio: il difetto del sistema capitalizzato dai ladri di auto

Nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

Nel caso sia della Alfa Romeo Giulia sia della Stelvio vi sono delle criticità da affrontare, stando a quanto riportano numerosi guidatori. Dopo anni di studio, sono stati progettati dei sistemi di guida alquanto avanzati. Merito anche del costante feedback di parti terze, interpellate nel momento del bisogno, la creatura oggi diretta da Jean-Philippe Imparato ha compiuto dei notevoli progressi. Anche grazie alle sofisticate dotazioni di bordo, il volume globale di vendite è aumentato esponenzialmente. Mentre in passato il Biscione aveva perso un po’ del suo solito smalto, oggi raccontiamo una storia differente.

Nella fattispecie, ha dato segno di apprezzare il pubblico europeo, molto interessato alle nuove uscite degli ultimi anni. Per mantenere e rafforzare l’ottima reputazione guadagnata sul campo, sarà necessario affrontare una questione inerente alla sicurezza. Non ci riferiamo a quella di strada, bensì delle misure contro gli eventuali tentativi di intrusione da parte dei malintenzionati. Sono in continuo aumento, infatti, i casi di furto delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che agiscono sulla copertura del radar posta nella griglia del radiatore. Tale componente è implementato allo scopo di permettere il corretto funzionamento del Forward Collision Warning.

In sinergia con una telecamera collocata dietro il parabrezza, l’impianto interno mette in guardia, mediante segnali acustici e visivi, l’automobilista, laddove vi sia la concreta possibilità di andare a tamponare il veicolo che precede. Se i messaggi lanciati non vengono colti, allora viene ridotta in automatico la velocità, per stimolare chi siede al volante a reagire. Togliere il radar concede ai ladri l’opportunità di accedere alla rete CAN, che gestisce qualunque componente del veicolo, compreso l’allarme e la messa in motore. Per la protezione della macchina e degli occupanti, viene implementato il FWD, che, però, non è esente da punti deboli. Finora Alfa Romeo non è riuscita a trovare una soluzione per proteggere le Giulia e le Stelvio. Dunque, l’unico rimedio è costituito da coperture speciali, commercializzate nel ramo aftermarket.

Alfa Romeo Stelvio

Stando alla tesi di una buona fetta di coloro che se ne sono avvalsi, la barriera meccanica creata è facilmente aggirabile da un professionista. La risposta più avanzata ed efficace allo stato attuale delle cose è una protezione antifurto. Esso impedisce di accedere alla rete CAN, senza aver ottenuto in precedenza un’autorizzazione supplementare. Per sbloccarlo vi sono tre canali: portachiavi Bluetooth, app scaricabile sui moderni dispositivi mobile o un codice PIN.

Di rimedi del genere ve ne sono diversi altri, ma rimane comunque un fatto non trascurabile: l’assenza di esplicita approvazione da parte dell’Alfa Romeo. L’ideale sarebbe, infatti, poter ricorrere a un sistema sviluppato internamente, anche solo per una questione di immagine. Finché non verrà risolta la fragilità, la clientela sarà obbligata a prendere in esame i rimedi venduti da operatori terzi.

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