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Ferrari, Vigna: “torni a lottare per il mondiale F1”

Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, rilancia le ambizioni iridate della scuderia di Maranello in Formula 1.

Benedetto Vigna

L’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, ha parlato pure di Formula 1 nella conference call con gli azionisti. Anche nel 2023 la scuderia di Maranello si presenterà ai blocchi di partenza, con la speranza di porre fine al tabù iridato, che prosegue imperterrito dall’ormai lontano 2007. Allora fu Kimi Raikkonen a fare sventolare le bandiere rosse in alto nel cielo. Sembrano passati secoli rispetto ad allora, dominati dalla Mercedes, capace di infilare continue doppiette piloti-costruttori, fino agli ultimi due anni.

Prima l’egemonia delle frecce d’argento è stata spezzata da Max Verstappen, quindi dall’intera Red Bull. Che cercherà con le unghie e con i denti a difendere la supremazia guadagnata, proponendo una vettura altamente competitiva. E se Verstappen manterrà la solita fame sarà davvero un’impressa dare anche solo filo da torcere alla compagine di Milton Keynes. Se c’è un team che non deve avere per nessuna ragione timori reverenziali è, però, la Ferrari. Lo impone il blasone del Cavallino Rampante e poi soffia aria di cambiamento. Congedato Mattia Binotto, adesso dirigerà le operazioni Frederic Vasseur, “promosso” da Alfa Romeo.

Ferrari, l’amministratore delegato Vigna chiede uno sforzo in più per la stagione 2023 di Formula 1: l’obiettivo è la corona iridata

Carlos Sainz e Charles Leclerc

Durante la tradizionale conference call, indetta per discutere dei risultati conseguiti a livello commerciale lo scorso anno, Benedetto Vigna si è espresso sugli obiettivi per la stagione 2023 di Formula 1. Desiderano tornare a essere competitivi nel campionato: il team intero, insieme a Vasseur, si stanno adoperando, senza soluzione di continuità, per riuscire nel compito.

La partenza bruciante nel 2022 aveva fatto pregustare ai tifosi una lotta serrata fino al termine con la RB16. I primi due Gran Premi conquistati da Charles Leclerc avevano lasciato credere in una Ferrari finalmente da primissime posizione. Poi è venuta a galla la netta disparità di valori. E, presi anche dalla sfiducia, gli uomini di Maranello non hanno saputo confermare le incoraggianti performance iniziali.

Nonostante l’anno di vantaggio sulla concorrenza, essendo stata tagliata fuori dai giochi titolati con netto anticipo nel 2021, la macchina ha dato dei segni di cedimento. Gli errori individuali hanno poi aggravato la situazione. Ciononostante, Charles Leclerc è riuscito a chiudere in seconda posizione in graduatoria generale, davanti a Sergio Perez.

Benedetto Vigna aveva fin da subito definito il piazzamento non positivo. In Ferrari esiste solo la vittoria e mancare l’obiettivo equivale a un fallimento. L’interesse dell’amministratore delegato per la divisione sportiva lo spinge ad alzare l’asticella verso l’alto. Accontentarsi della medaglia d’argento esula dallo spirito originario del marchio e dello stesso Vigna. Che aveva subito definito il secondo arrivato il primo dei perdenti. Pur terminando davanti alla Mercedes regnavano, quindi, i musi lunghi.

Le dichiarazioni dritte al punto avevano lasciato immaginare in una mancata conferma del team manager Mattia Binotto. Delle previsioni poi confermate sul campo, con le dimissioni dell’ingegnere reggiano. Nel corso del periodo trascorso al timone, Binotto non ha mai convinto, evidenziando pure dei limiti nella leadership. Tanti piccoli passi falsi hanno comportato la perdita di fiducia nei suoi confronti e ormai era impossibile portare avanti il matrimonio.

Nel collegamento con gli azionisti, Vigna ha comunque indicato degli aspetti positivi da cui far partire la corsa. In particolare, sono riusciti a dimostrare come il vantaggio competitivo sia migliorato nel corso del precedente campionato di Formula 1. Ciò induce a vedere il bicchiere mezzo pieno. La squadra, insieme ai milioni di supporter sparsi in ogni angolo del pianeta, auspicano di assistere alla ulteriore crescita.

Mirano al colpo grosso, al premio finale. In parallelo, il dipartimento addetto a occuparsi delle vetture da immettere in commercio ha l’imperativo di creare sempre innovazione, affinché la clientela abbia sempre più modo di divertirsi con i veicoli. In tale occasione Vigna ha confermato le quattro new entry nella gamma per il 2023, in linea con il piano di 15 nuovi ingressi entro il 2026.

Sguardo sempre diretto all’orizzonte

Frederic Vasseur

La terza priorità consiste nell’ampliare il bacino di acquirenti, la quarta incrementare il numero dei brevetti. I brevetti depositati nel 2022 – ha sottolineato Vigna – è stata quattro volte superiore in confronto al 2021. Nelle scorse il portale Car Buzz ha scoperto che ne sono stati da poco depositati due. Il primo, e più interessanti, prevede di trasformare le spider da due a quattro posti, attraverso l’eliminazione del deflettore. Un componente ingombrante rimosso al fine di garantire un’esperienza unica sia per il conducente sia per i passeggeri.

Dire Ferrari significa anche guardare all’avvenire. Il piano commerciale stabilisce pure un piano d’attacco per fare presa sui giovaie, rimanendo, pertanto, al passo coi tempi. La concorrenza delle rivali è ogni volta agguerrita, ma l’eccellenza del Made in Italy mantiene gli occhi aperti, pronta a tentare inedite sfide imprenditoriali. Tra i punti chiave della strategia di espansione ci sono le competizioni e-sport. Una categoria in cui nel 2023 – ha dichiarato Vigna – parteciperanno in tre campionati: Formula 1, Endurance e SRO.

Portano avanti un percorso di collegamento tra mondo reale e quello virtuale, così da andare ad attirare verso il marchio pure i ragazzini. Il cuore della squadra degli eSport ha sede a Maranello, dove i talenti dei videogame hanno occasione di condividere programmi e attività con la Scuderia Ferrari Driver Academy. E questa – ha concluso Vigna – rappresenta una importante finestra verso le nuove generazioni.

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