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Fiat Chrysler: Alphons Iacobelli condannato a 5 anni e mezzo di carcere

Condanna a 5,5 anni di prigione per l’ex vicepresidente per i rapporti con i dipendenti di Fiat Chrysler in USA

Alphons Iacobelli Fiat Chrysler

L’ex vicepresidente per i rapporti con i dipendenti di Fiat Chrysler in USA è stato condannato a 5,5 anni di prigione. Lo ha annunciato il procuratore statunitense Matthew Schneider. Alphons Iacobelli, 58 anni, di Rochester Hills, è stato il principale negoziatore e amministratore degli accordi di contrattazione collettiva tra FCA e UAW. 

Alphons Iacobelli, ex vicepresidente per i rapporti con i dipendenti di Fiat Chrysler è stato condannato a 5,5 anni di prigione

Iacobelli in precedenza si è dichiarato colpevole a gennaio, affermando di aver cospirato con altri dirigenti e dipendenti del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, e con alti funzionari della UAW, per consegnare illegalmente oltre 1,5 milioni di dollari in pagamenti e oggetti di valore proibiti a funzionari senior della UAW. L’ex dirigente di FCA è stato coinvolto nella cospirazione dal 2009 al mese di giugno 2015.

Iacobelli aveva ammesso le sue colpe a gennaio

Iacobelli ha anche ammesso che quando ha cospirato per effettuare i pagamenti illegali, lo avrebbe fatto mentre agiva nell’interesse di FCA nel tentativo di ottenere vantaggi, concessioni e vantaggi nella negoziazione, attuazione e amministrazione degli accordi collettivi di lavoro tra FCA e UAW. I pagamenti illegali comprendevano viaggi aerei di prima classe, abiti firmati, mobili, gioielli, orologi fatti su misura e anche il pagamento del mutuo della casa di un alto funzionario della UAW.

Fiat Chrysler Automobiles Alphons Iacobelli colpevole
Alphons Iacobelli

Iacobelli è il secondo imputato a essere condannato nello scandalo che ha colpito FCA e UAW

Iacobelli è il secondo imputato a essere condannato nello scandalo. “La sentenza della Corte riconosce il grave danno arrecato ai membri del sindacato che sono stati traditi dalla loro leadership UAW che sono stati corrotti da Fiat Chrysler e dai suoi dirigenti”, ha detto l’avvocato americano Schneider. “La corruzione nella gestione del lavoro avvelena e mina il processo di contrattazione collettiva, e la condanna di oggi dimostra che sarà perseguita con vigore”. 

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