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Stellantis, Melfi: “non accettiamo salti nel buio”

Si è tenuto stamattina l’incontro tra i rappresentanti sindacali della Basilicata per discutere dei piani futuri di Stellantis.

Stellantis Melfi

Nella mattinata di oggi, venerdì 27 gennaio 2023, i delegati della Fim Cisl e gli esponenti dell’impianto produttivo Stellantis nonché dell’indotto si sono incontrati a San Nicola di Melfi per discutere a quattr’occhi delle prospettive del gruppo automobilistico per quanto riguarda l’economia locale. I partecipanti hanno scambiato in vista del vertice previsto il 14 febbraio presso la sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il segretario nazionale Ferdinando Uliano ha fatto il punto della situazione sul nuovo anno.

Stellantis Melfi: in cerca di garanzie sull’occupazione

stellantis

Nel 2023 verranno completati gli investimenti industriali a Melfi, stabiliti con il piano Dare Forward 2030. Il proposito degli addetti ai lavori è di preparare il centro alla fabbricazione dei quattro modelli con trazione al 100 per cento elettrica. Per Uliano la conversione della catena produttiva di Stellantis deve fornire delle garanzie sul futuro produttivo e occupazionale. Pertanto, i lavori prestabiliti andranno affiancati a quelli ora in corso, senza scendere a compromessi né comportare rinunce. Detto altrimenti, l’invito di Uliano è di non abbandonare le attività. Ciò almeno fino a quando quelle subentrati non permettano di confermare in toto la forza lavoro. Salti nel buio che provocano perdite per il personale non sono intenzionati ad accettarli.

Nell’arco dei mesi a venire l’associazione sindacale cercherà di vederci chiaro sui piani di Stellantis in merito agli obiettivi inerenti alle nuove soluzioni elettriche. La riunione fissata in data 14 febbraio presso la sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto da Adolfo Urso, avrà particolare rilievo. In quella circostanza Melfi avrà delle delucidazioni sullo stato di avanzamento del piano industriale.

Ciò servirà a strappare le opportune garanzie da parte dei piani alti del gruppo Stellantis. A nome di Fim Cisl, ritengono altrettanto importante affrontare in quella sede la questione dell’indotto della struttura lucana. Gli operatori collegati allo stabilimento sono oltre 3 mila, perciò della loro posizione verrà discussa. L’esecutivo è chiamato ad avere una rassicurazione da Stellantis circa la continuità lavorativa del comprensorio sulle future uscite in commercio. Ad avviso di Urso è essenziale che le istituzioni politiche applichino misure straordinarie tramite la costituzione della Zona Economica Speciale (ZES). Dal canto suo, la Regione avrà l’onere di accompagnare pure le compagnie delegate all’approvvigionamento dei componenti nel processo di elettrificazione.

ICE da non abbandonare

stellantis melfi

Il numero uno della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, è a sua volta intervenuto sulla questione dei motori a combustione interna. Riconosce che il complesso di Melfi debba adeguarsi alla situazione attuale, con le società automotive proiettate verso un futuro ecosostenibile. I traguardi dell’efficienza energetica e della riduzione di emissioni dell’anidride carbonica nell’ambiente hanno il loro rilievo. Ma è altresì dell’idea che l’impianto vada avanti a realizzare almeno un modello termico del brand Jeep.

È strategico per conservare i posti di lavoro e sostenere il tessuto economico locale. Anche perché al 2035 (quando scatterà il bando degli ICE in Europa, ndr) mancano altri dodici anni. Al contempo è evidente che c’è l’esigenza di traghettare la struttura attraverso la gestione dei contratti di solidarietà, ha proseguito Evangelista. Il percorso si profila in salita, tenuto peraltro del trend negativo del mercato. Il periodo vissuto è frutto di molteplici fattori di incertezza, quale la mancanza dei componenti. Da ciò ne deriva un impatto sulle produzioni e, di riflesso, sul personale.

Anche Evangelista ha messo in evidenza l’indotto, avente il compito di predisporre la transizione verso la nuova produzione. Il valore aggiunto apportato dalle aziende terze nella sfida industriale è sempre stato rivendicato. Ciò pure a causa del ragguardevole vantaggio competitivo nell’avere un parco fornitori all’interno del comprensorio direttamente collegato alla fabbrica. Per il leader di Fim Cisl Basilicata il team dell’indotto è la carta vincente per dare piena attuazione al progetto di Stellantis.

Nella circostanza il segretario confederale Carlo Quaratino ha posto l’accento sul bisogno di avere un tessuto locale interessato alle sorti della forza lavoro. La questione della transizione energetica vede al centro Stellantis, tuttavia ha delle implicazioni sull’intero apparato produttivo lucano. I propositi dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale andranno approcciati facendo quadrato. Il progetto pilota inerente all’idrogeno non può esonerare, ad avviso di Quaratino, dall’impegno della Regione sui temi. È indispensabile una sinergia industriale per monitorare l’evoluzione dell’attività produttiva e l’investimento per la formazione e la riqualificazione degli operatori.

Fonte: Basilicata24 

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