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Stellantis: le assenze per visite e cure mediche non saranno più giustificate

Le assenze dei dipendenti Stellantis negli stabilimenti statunitensi per visite e cure mediche non saranno più giustificate, salvo emergenze.

Stellantis fabbrica

Lo scorso 17 gennaio ai dipendenti del gruppo Stellantis negli Stati Uniti è stato comunicato, mediante un avviso esposto presso gli stabilimenti, che le visite mediche non saranno più giustificate. Il messaggio porta la firma del direttore delle risorse umane Joe Boyer e di Chrysty Shephard, responsabile delle relazioni sindacali. Nel testo viene citata la lettera M8 dell’accordo di contrattazione siglato nel 2019 tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il sindacato United Auto Workers (UAW).

Stellantis contro l’assenteismo negli stabilimenti statunitensi: dal 30 gennaio chi salterà i turni di lavoro (anche con preavviso) non verrà giustificato, fatta eccezione per le emergenze

Stellantis stabilimento Kenitra

La nuova disposizione entrerà in vigore fra pochissimi giorni, il 30 gennaio 2023, in conformità a quanto sancito nel contratto nazionale. Da allora in poi le assenze del personale saranno giustificate esclusivamente per le cure mediche urgenti e immediate. Ciò a prescindere dal preavviso del dipendente. Tra gli esempi non più autorizzati, si citano: esame fisico annuale, colonscopia, mal di testa/emicrania, mammografia, appuntamenti di terapia fisica, chirurgia orale/odontoiatrica pianificata (salvo emergenze), appuntamenti medici pre-pianificati o di controllo con medico di famiglia per sé o per i figli.

Nonostante l’UAW abbia accettato tale politica nei negoziati del 2019, gli scenari indicati da Stellantis non compaiono nella lettera M8, si legge sul World Socialist Web Site. L’UAW ha preferito fino a questo momento non rilasciare commenti circa la decisione assunta dalla società diretta da Carlos Tavares.

Non viene fatto alcun richiamo all’emergenza sanitaria da Coronavirus, scoppiata pochi mesi dopo il patto siglato tra FCA e UAW. Gli scioperi in massa della forza lavoro del marzo 2020 hanno obbligato FCA a chiudere le fabbriche per quasi due mesi, fino a maggio.

All’epoca la società dichiarò pubblicamente che la salute e la sicurezza della sua manodopera aveva la priorità.

Un’assenza ingiustificata sarà ora conteggiata dalla direzione. Al quarto avvenimento in un anno verranno inflitte delle sospensioni, mentre al settimo scatterà il licenziamento.

Le lamentele degli addetti di Warren

Stellantis stabilimento Porto Real

Martedì, i lavoratori dello stabilimento di assemblaggio di camion Warren, alle porte di Detroit, hanno espresso a WSWS parole di biasimo per il provvedimenti. Non è un periodo facile quello attraversato dai dipendenti. Alla luce della battaglia contrattuale intrapresa quest’anno da 150 mila operatori di General Motors, Ford e Stellantis, i Costruttori hanno già preso delle contromisure.

Oltre ai tagli della manodopera, hanno minacciato la chiusura degli stabilimenti. Il gruppo nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot Groupe ha annunciato il licenziamento in tronco di 1.350 addetti presso la catena di assemblaggio di Belvidere, nello Stato dell’Illinois, a partire da febbraio. Inoltre, i vertici dirigenziali hanno proclamato l’eliminazione di turni e la riduzione della manodopera in varie strutture, tra cui di Trenton Engine, Warren Truck e Dundee Engine.

Nell’ottobre 2022, Arnaud Deboeuf, Chief Manufacturing Officer di Stellantis, ha visitato lo stabilimento di Warren Truck. Analizzate le condizioni del centro, ha assunto una posizione severa: se i problemi di qualità e l’assenteismo non avessero registrato dei miglioramenti, la direzione avrebbe rimosso ogni prodotto futuro dell’impianto, che impiega più di 5 mila lavoratori. Che si sono sentiti trascurati pure dall’associazione sindacale delegata a far rispettare i loro diritti. Anziché opporsi allo scenario paventato dal management di Stellantis, i funzionari dell’UAW Local 140 – riferisce sempre WSWS – hanno preso le parti della controparte.

Si sono affiancati ai piani alti, puntando il dito contro la manodopera per il tasso elevato di difetti e assenteismo, considerato inaccettabile. Di conseguenza, gli esponenti della UAW hanno accettato senza ribattere l’eliminazione del terzo turno. Il fragoroso silenzio successivo alla nuova politica di Stellantis sulle visite mediche è ritenuto l’ennesimo sgarbo.

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