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Stellantis nei guai: la fabbrica di Gliwice costretta allo stop

Da lunedì Stellantis costretta allo stop della produzione nel suo stabilimento di Gliwice

Stellantis

Ancora problemi per il gruppo Stellantis. Lo stabilimento di Gliwice in Polonia ha interrotto la produzione nella giornata di lunedì. Il motivo di questo stop, secondo un portavoce dell’impianto, è la mancanza di componenti elettronici. Il periodo di inattività a Gliwice durerà fino a venerdì 27 gennaio. La fabbrica dovrebbe riaprire dalla prossima settimana. I problemi comunque non riguardano solo Gliwice.

Da lunedì Stellantis costretta allo stop della produzione nel suo stabilimento di Gliwice

Come vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, per lo stesso motivo, gli stabilimenti Sevel in Italia sono attualmente in pausa produttiva. Interruzioni della produzione si stanno verificando anche negli stabilimenti in Spagna e Francia. Stellantis è alle prese anche con problemi legati alle consegne e alla logistica. Le interruzioni della produzione influiscono sulla disponibilità delle auto per i clienti e possono ritardare l’evasione degli ordini. Le spiegazioni ufficiali dell’azienda menzionano la mancanza di componenti elettronici, ma gli stessi dipendenti indicano anche – ufficiosamente – altri motivi, tra cui difficoltà con la disponibilità di altre parti e componenti per la produzione.

Il problema della mancanza di ricambi per le riparazioni di carrozzeria e verniciatura è sempre più spesso segnalato dai clienti che devono attendere molto tempo per le riparazioni o decidono di acquistare ricambi usati. Le interruzioni della produzione hanno anche un altro aspetto di cui Stellantis potrebbe non voler parlare: a seconda delle condizioni di lavoro, i dipendenti potrebbero ricevere una retribuzione inferiore. Si spera naturalmente che le cose possano migliorare già a partire dalle prossime settimane.

Gliwice

Ricordiamo che lo scorso anno interpellato sulla questione, il CEO di Stellantis Carlos Tavares aveva detto che la problematica era ancora lontana dall’essere risolta e che solo verso la fine del 2023 la situazione sarebbe potuta migliorare un po’. Vedremo dunque che novità arriveranno in proposito nel corso dei prossimi giorni.

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