in

Ferrari 512 TR certificata all’asta in UK

Auto come la Ferrari 512 TR lasciano sempre a bocca aperta. Qualcuno può coronare il privilegio dell’acquisto di un esemplare speciale.

Ferrari 512 TR

Una Ferrari 512 TR del 1992 sarà battuta all‘asta da Silverstone Auctions in occasione dell’evento Race Retro Classic and Competition Car Sale 2023, che andrà in scena nella giornata di sabato 25 febbraio a Coventry. Non si tratta di una “rossa” in tiratura limitata o dal valore milionario, ma si ritaglia il suo spazio nella cronaca perché l’esemplare destinato a passare di mano segna appena 29.565 chilometri e gode della Certificazione Ferrari Classiche. Due elementi che fanno la differenza. Le stime della vigilia ballano in un range da 150 mila a 200 mila sterline.

Il modello è stato trattato con tutte le attenzioni nel corso della sua esistenza. Si offre allo sguardo con un’impeccabile carrozzeria in Rosso Corsa, abbinata ad interni in pelle nera. La prima consegna avvenne in Giappone. Poi finì per qualche tempo a Dubai, prima di essere acquistata nel 2015 dall’attuale proprietario, che la portò nel Regno Unito. L’auto è descritta come “in ottime condizioni”, ma la cosa più importante è il possesso del Certificato di Autenticità insieme al famoso “Libro Rosso” che offre tranquillità ai potenziali acquirenti.

Un gioiello sportivo del “cavallino rampante”

Ricordiamo che la Ferrari 512 TR è un’evoluzione della mitica Testarossa, auto da poster per antonomasia degli anni ottanta. Mettere mano alle sue linee incantevoli non era facile. Il rischio di danneggiare un capolavoro era dietro l’angolo. L’impresa di rivederne lo stile avrebbe fatto tremare i polsi di tutti, ma il designer salernitano Pietro Camardella, per Pininfarina, non si tirò indietro. Il frutto del suo lavoro è sotto gli occhi di tutti: un altro capolavoro. Mai, forse, un restyling automobilistico era riuscito così bene. Tanto di cappello all’autore.

I tratti fondamentali vennero custoditi, ma si intervenne sui paraurti, sul cofano motore e su altri elementi. La verniciatura integrale e i nuovi cerchi in lega da 18 pollici, che rimpiazzarono quelli da 16 dell’antesignana, completarono il quadro, conferendo una grinta ancora maggiore al modello, senza peggiorare di una virgola l’eleganza. Anzi, forse, valorizzandola ulteriormente. La presenza scenica divenne più forte. Ottenere un risultato del genere non era proprio scontato, visto che si partiva da un’opera d’arte, di taglio scultoreo, ma il miracolo andò a segno.

Ferrari 512 TR: un sogno ad occhi aperti

Il debutto del modello avvenne al Salone dell’Auto di Los Angeles del 1992. Subito scoccò l’amore del pubblico e degli appassionati, rapiti dal suo fascino sublime. L’abitacolo fu completamente rivisto rispetto a quello della Testarossa, elevandone la qualità. Notevoli le modifiche sul fronte meccanico. Gli interventi sul propulsore non furono di dettaglio ed interessarono anche i pistoni, l’albero motore e i condotti d’aspirazione e scarico. Al posto dell’iniezione meccanica, giunse un impianto elettronico, sempre della Bosch. Il quadro energetico del V12 crebbe da 390 a 428 cavalli.

Notevoli i benefici sul piano prestazionale, narrati abbastanza bene dai numeri, ma interpretabili meglio se seduti all’interno dell’auto. L’accelerazione da 0 a 100 km/h recuperava 9 decimi, portandosi a 4.8 secondi, mentre la velocità massima passava dai 290 della Testarossa ai suoi 314 km/h. Maggiore la sicurezza attiva e passiva, grazie anche agli interventi eseguiti sul telaio, il cui traliccio si giovava della presenza di tubi d’acciaio più robusti e resistenti. Pure la frenata era più incisiva, con un netto miglioramento sul fronte della resistenza al fading. L’ABS disinseribile, offerto come optional a partire dal 1993, conferiva ulteriori noti di affidabilità di marcia.

Il sound continuava ad essere meraviglioso, consegnando ulteriori note di magia alla Ferrari 512 TR. Un’auto straordinaria, capace di regalare emozioni uniche, già a partire dalla veste estetica. Oggi questa “rossa” continua ad essere amata dagli appassionati, che si fermano in religioso silenzio ad ammirarla quando ne vedono una per strada o in qualche raduno. Al suo cospetto si vivono sensazioni uniche. L’esemplare messo all’asta da Silverstone Auctions nel Regno Unito (qui le foto) regalerà un sorriso a 36 denti al suo acquirente. Beato lui.

Fonte | Silverstone Auctions

Lascia un commento