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Maserati, Tavares: “Tossico parlare di volumi”

La Maserati metterà sempre al primo posto la qualità, non la quantità: lo ribadisce chiaramente l’ad di Stellantis, Carlos Tavares.

Maserati GranTurismo Trofeo

Il domani targato Maserati sarà radioso, indipendentemente dagli sviluppi che la Casa del Tridente avrà sul fronte della mobilità a basse e zero emissioni. Ne è convinto Carlos Tavares, raggiunto dal Corriere della Sera. L’amministratore delegato in carica di Stellantis crede molto nel brand emiliano, icona del lusso riconosciuto in tutto il mondo. Gli amanti del marchio devono aspettarsi le stesse credenziali che gli hanno permesso di diventare grande nel corso dei decenni di storia, anche se, ovviamente, le motorizzazioni si adegueranno alle stringenti direttive emanate dalla Commissione Europea.

Maserati: la qualità avrà la precedenza sulla quantità

Maserati FTributo Special Edition

La tabella di marcia della Maserati è bella che definita: ad aprire le danze, nel primo quadrimestre del 2023, sarà la GranTurismo, a combustione interna ed elettrica; dopodiché verrà il turno del sport utility Grecale al 100 per cento a zero emissioni, proposto sotto la denominazione Folgore; infine, approderanno in commercio le varianti full electric delle nuove Levante, MC20 e Quattroporte, attese per il 2025.

In totale – ha raccontato Tavares – da oggi alla fine del decennio l’azienda immetterà sul mercato 75 modelli totalmente green. Sono sommersi di ordini. Dentro il piano delineato potrebbero verificarsi dei ritardi nell’arco del prossimo triennio. Tuttavia, intendono essere stellari. Pertanto, andranno avanti a slittare le tempistiche, qualora la misura dovesse rendersi necessaria. Non pensano di correre il rischio di eseguire un lavoro malfatto per via della fretta. Anzi, non ci pensano a parlare di volumi. Maserati rappresenta il lusso e per il segmento è tossico parlare di quantità.

Carlos Tavares CEO Stellantis
Carlos Tavares CEO Stellantis

Il programma di vendite andrà definito pure sulla base delle potenzialità dei vari territori dove la compagnia sarà presente. Questioni geopolitiche rischiano di incidere in misura determinante sull’operatività del conglomerato e Tavares lo spiega a chiare lettere.

Nello specifico, la Cina rimane sì un punto di riferimento, ma non più come in passato. Stanno mettendo il colosso asiatico in competizione sugli acquisti ci sono un sacco di opportunità in altri Paesi, tipo il Marocco, ha dichiarato il ceo. Che ha poi sottolineato la perdita di competitività della terra dei dragoni nell’ultimo quinquennio. Il ruolo di predominio fin qui ricoperto comincia a vacillare.

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