La cosiddetta norma Euro 7, intesa a fissare limiti più severi per le emissioni inquinanti a partire dal 2025, è “un diversivo dal grande obiettivo dell’elettrificazione”, ha dichiarato il boss di Stellantis, Carlos Tavares, durante una conferenza a Berlino. “Non credo che l’Europa abbia bisogno di Euro 7”, ha proseguito. “Devierà parte della nostra potenza di ricerca e sviluppo verso qualcosa di cui non abbiamo bisogno poiché i nostri concorrenti cinesi entrano nel mercato con una tecnologia unica per i veicoli elettrici a batteria”.
Carlos Tavares ribadisce il suo no a Euro 7 che finisce per favorire la concorrenza cinese
“Perché stiamo usando le nostre risorse per una tecnologia che vogliamo vietare? Non ha senso”, ha affermato, poiché l’Europa prevede di vietare i veicoli a combustione interna dal 2035. Secondo il capo del gruppo Stellantis, l’introduzione della norma Euro 7, che lascia spazio ai motori a combustione a basse emissioni, sminuisce l’obiettivo dell’elettrificazione.
Tavares ritiene che Euro 7 costringa le case automobilistiche a spendere parte del loro budget di ricerca e sviluppo per qualcosa che “non è necessario”. Il numero uno di Stellantis si chiede perché le case automobilistiche dovrebbero investire in una tecnologia che l’Unione europea vuole vietare a lungo termine.
Con ciò, l’amministratore delegato si riferisce al piano dell’UE di vietare la vendita di autovetture con motore a combustione interna a partire dal 2035. Il CEO esprime anche l’aspettativa che ci vorranno almeno dai cinque ai sei anni prima che le auto completamente elettriche siano effettivamente alla portata delle masse.
In precedenza, Tavares aveva chiesto all’UE di ammorbidire il previsto divieto totale sui motori a benzina entro il 2035 al Salone di Parigi la scorsa settimana, sostenendo che i modelli ibridi dovrebbero avere un ruolo maggiore nella transizione verso i veicoli a emissioni zero.
Ti potrebbe interessare: Stellantis collabora con la startup Casi per un servizio di abbonamento auto
