in

Soluzioni di mobilità per Piccoli Professionisti e Piccole Medie Imprese

Le soluzioni di mobilità per piccoli professionisti e piccole medie imprese sono aumentate considerevolmente nel recente periodo.

Oltre, naturalmente, all’acquisto, i lavoratori autonomi e le piccole e medie imprese (PMI) hanno diverse opzioni di mobilità tra cui scegliere oggigiorno, ciascuna adatta a clienti con particolari esigenze.

Ad esempio, per un’azienda o un privato può rendersi necessario sottoscrivere un contratto di noleggio lungo termine furgoni, una formula conveniente sotto molteplici aspetti. Anche se, come abbiamo appena spiegato, non mancano affatto le alternative, più o meno opportune in relazione ai propri bisogni. Andiamo, dunque, a vedere quali sono le soluzioni disponibili e le caratteristiche di ciascuna, mettendole poi a confronto.

Soluzioni di mobilità per Piccoli Professionisti e Piccole Medie Imprese: noleggio a breve termine

noleggio lungo termine

Iniziamo con il noleggio a breve. Una formula parecchio diffusa, principalmente apprezzata da chi viaggia, sia per questioni di lavoro che per svago. In buona sostanza, può coprire un periodo che va da 1 a massimo 28 giorni. È sufficiente indicare le date, la stazione di partenza e quella d’arrivo per individuare il mezzo più appropriato secondo le esigenze specifiche. La spesa da mettere in preventivo cambia a seconda della durata del contratto, del modello designato e degli optional inclusi. È una valida opzione soprattutto per chi desidera assumere un impegno di breve durata.

Noleggio a medio termine

Il noleggio a medio già si avvicina alle normali richieste avanzate da liberi professionisti e PMI. Ricorrervi costituisce, in determinate occasioni, la soluzione ideale per via delle proprietà intrinseche della formula, a prescindere dal concedente. Interpellarlo ha senso se il noleggio a breve copre un arco temporale troppo limitato, mentre il noleggio a lungo viene ritenuto eccessivamente vincolante. Un’intesa del genere permette di guidare un veicolo per un intervallo che va da un minimo di 1 mese a un massimo di 12 mesi.

Le condizioni dipenderanno dal contraente: alcune delle realtà leader in circolazione prevedono, dietro il versamento di un canone mensile, un pacchetto “all-inclusive”. In aggiunta alla prestazione principale, viene cioè contemplato un novero di servizi accessori, tra cui l’auto sostitutiva, l’assistenza stradale, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la facoltà di recedere senza la corresponsione di nessuna forma di penale.

Soluzioni per professionisti e piccole medie imprese: noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine, invece, è raccomandato ai prestatori d’opera autonomi e alle piccole-medie imprese che hanno l’esigenza di un veicolo da impiegare comodamente, senza l’opprimente fardello degli oneri accessori, vedi la manutenzione, né la perdita di valore della vettura. È una soluzione che fa della comodità un chiaro punto di forza. Pressoché adatta a chiunque (tanto da aver già spinto pure i liberi privati a usufruirne), permette di mettere le mani su veicolo per un arco di tempo minimo di 12 mesi a un massimo di 60 mesi (di norma), definendo il chilometraggio in relazione alle specifiche necessità.

noleggio auto

. Con il noleggio a lungo termine grazie al pagamento di un canone fisso mensile non occorrerà interessarsi a tutto il mondo che vi ruota attorno. In definitiva, la gestione brillerà in termini di efficienza, non sussisteranno costi a sorpresa e, oltretutto, vi sarà abitualmente modo di confrontarsi con un consulente, sempre a completa disposizione.

Alla scadenza non si diventa mai proprietari dell’auto, che andrà, quindi, restituita al concedente. Tirando le somme, v’è occasione di avvalersi di un veicolo per un intervallo temporale circoscritto e prestabilito, senza assumerne mai la proprietà, ma versando una cifra a ricorrenza mensile. In conclusione, è possibile scegliere tra:

  • la restituzione della vettura e la chiusura di qualsiasi rapporto con il concedente senza sostenere spese aggiuntive o penali;
  • estendere il contratto di noleggio con il medesimo veicolo;
  • scegliere un altro mezzo e attivare un nuovo contratto di noleggio a lungo termine.

Soluzioni per professionisti e piccole medie imprese: leasing

Con il leasing si usufruisce di un determinato bene, nel nostro caso di un mezzo di trasporto, per un periodo predefinito, pagando un canone mensile. In principio, la formula era essenzialmente destinata ai professori in possesso di Partita IVA e aziende. L’ammontare delle rate corrisponde a una parte del prezzo del veicolo inclusa una quota di interessi. A seconda della tipologia di accordo è possibile contemplare le spese di assicurazione e manutenzione. Che, in caso contrario, gravano interamente sulle spalle del fruitore.

Nel corso di tale orizzonte temporale, abitualmente compreso tra i 24 (due anni) e i 48 mesi (quattro anni), il cliente accede al mezzo come se fosse suo, anche se così non è. Difatti, la proprietà rimane alla società di leasing, che la concede a titolo temporaneo. Una volta giunto a scadenza il documento siglato tra le controparti, il libero professionista, la piccola-media impresa o chi per loro, si imbattono in due strade:

  • procedere al riscatto, sborsando il valore residuo ed entrandone in possesso;
  • stipulare un nuovo contratto di leasing per un nuovo veicolo.

Differenze tra noleggio e leasing per aziende e liberi professionisti

Poiché sussistono numerose differenze tra il noleggio a lungo termine e il leasing, crediamo sia opportuno andarle a conoscere nel dettaglio, cosicché si sia in possesso di un quadro ampio ed esauriente su entrambe le soluzioni.

Partiamo dall’anticipo: se nel leasing esso viene quasi sempre richiesto (pari a una somma tra il 10 e il 30 per cento del valore complessivo del veicolo), nel noleggio a lungo termine (NLT) è facoltativo.

In merito al finanziamento, l’NLT viene siglato con enti privati specializzati non finanziari, la cui sfera di attività è incentrata nelle soluzioni di mobilità; per il leasing, invece, sussiste una specie di finanziamento, da mettere nero su bianco con istituti quali banche, imprese finanziari e intermediari iscritti all’Albo di categoria.

Fatta eccezione per l’operativo e il full, il leasing non include alcun genere di servizio. Ergo, il fruitore ha l’onere di sostenere personalmente ogni spesa di assicurazione, manutenzione e assistenza stradale. Il noleggio annovera vari servizi di base, quali il soccorso stradale, la manutenzione ordinaria e straordinaria e l’assicurazione. In aggiunta, il contratto può essere personalizzato, mediante ulteriori clausole o il rafforzamento di quelle presenti di natura standard.

Infine, il noleggio permette di optare per la riconsegna del mezzo, il cambio dell’auto o il rinnovo del contratto di noleggio, mentre non è solitamente contemplato l’acquisto della vettura. Con il leasing è possibile effettuare il riscatto versando la maxi rata finale o, altrimenti, restituire il veicolo alla società finanziaria, perdendo però quanto fino ad allora corrisposto.

Benefici fiscali

Proseguendo nella messa a confronto, è d’obbligo passare in rassegna le caratteristiche fiscali poiché vi sono degli importanti benefici per ambedue le soluzioni. Il leasing dà diritto a una deduzione per un ammontare di due terzi rispetto alla longevità dell’ammortamento. In aggiunta, il legislatore italiano applica un trattamento favorevole legato al carattere dell’operazione, con la deducibilità della rata ai fini del conteggio dell’IRES.

Se parliamo di noleggio, spicca la deducibilità dell’IVA fino al 100% per autoveicoli:

  • per usi speciali, attinenti allo svolgimento dell’attività propria dell’impresa (autocarri, trattori stradali, …);
  • riservati all’esclusivo impiego come beni strumentali nell’attività propria d’impresa;
  • adibiti ad uso pubblico (ad esempio i taxi).

Come se ciò non bastasse, la normativa italiana autorizza la deduzione del canone dalle imposte dirette (Irpef e Irap). A tal proposito, essa è del 20 per cento con limite annuo di 3.615,20 euro per professionisti, studi associati e auto aziendali dalla natura non strumentale, fino a toccare l’80 per cento con limite annuo di 5.164,57 euro per gli agenti e i rappresentanti di commercio.

Lascia un commento