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Alfa Romeo 33 Stradale: il mito rinasce col progetto Jewerly di M.A.T.

Il progetto che si pone alle spalle della rinascita del mito, l’Alfa Romeo 33 Stradale, parte da lontano in casa M.A.T.

33 Stradale MAT

Il progetto che si pone alle spalle della rinascita del mito, l’Alfa Romeo 33 Stradale, parte da lontano. Quando, qualche settimana fa, la nuova “linea” Jewelry è stata presentata dal CEO di Manifattura Automobili Torino (M.A.T.), Paolo Garella, è stato anche messo a punto un claim che lasciava poco spazio all’immaginazione: “Spirit of a Legend, Reborn”. Accanto alle parole, già particolarmente consistenti, è stato anche diffuso un teaser utile a tracciare tre sole linee ovvero curve fortemente riconoscibili che non lasciavano alcun margine di dubbio; al centro dell’idea di Manifattura Automobili Torino c’era infatti un’autentica icona del Biscione, l’Alfa Romeo 33 Stradale, il gioiello (non a caso) dell’immenso Franco Scaglione.

Alla base della collocazione Jewelry proposta dalla M.A.T. insiste quindi la volontà di approcciarsi alla storia, guardando all’artigianalità di un tempo e puntando quindi ad elevati valori di bellezza. In Manifattura Automobili Torino si è aperto quindi un progetto nuovo che intende realizzare appunto “gioielli” che prendono ispirazione dalle icone che hanno fatto la storia dell’auto; il fatto di cominciare con una riedizione dell’iconica Alfa Romeo 33 Stradale, ragionata nelle linee dal mago Scaglione, rappresenta un autentico attestato di stima per l’italianità e per Alfa Romeo stessa.

33 Stradale MAT

L’Alfa Romeo 33 Stradale è un’icona, una delle Alfa Romeo più belle della storia del marchio

Il punto cardinale che guarda all’italianità nella storia di Manifattura Automobili Torino c’è praticamente da sempre. L’esempio più lampante è sicuramente quello rappresentato dalla New Stratos, apprezzatissima riedizione dell’iconica Lancia Stratos ammirata praticamente ad ogni latitudine.

Il progetto rivolto all’italianità guarda quindi altrove, oltrepassando le file del sempre più diffuso restomod puntando a qualche cosa di più ovvero ad una continuazione di un passato che ripropone nel presente. L’Alfa Romeo 33 Stradale, opera primissima di questo progetto a trazione torinese, è protagonista di questo ragionamento; d’altronde parliamo pur sempre di una fra le più belle vetture di sempre ovvero una delle Alfa Romeo più iconiche della storia del marchio.

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Ogni esemplare prodotto in Manifattura Automobili Torino nasce dalla necessità di sviluppare un prodotto “su misura”, ragionando a partire dai disegni originali e approcciando il lavoro con grande cura artigianale. Questa bella riedizione dell’Alfa Romeo 33 Stradale propone una carrozzeria in alluminio battuto a mano e pare che, oggi come allora, verrà realizzata in non più di due esemplari all’anno utili per perseguire le finalità di progetto con attenzione maniacale a stretto contatto col cliente finale ispirato non solo dalla tradizione e dall’artigianato dei carrozzieri italiani, ma anche dagli orologiai svizzeri; la 33 Stradale del 1967 venne realizzata infatti in soli 18 esemplari.

Dal momento che l’Alfa Romeo 33 Stradale rappresenta un’iconica assoluta, ragionare su un’ispirazione così “importante” poteva non essere semplice. Eppure in Manifattura Automobili Torino sono riusciti a preservare il fascino intrinseco di una vettura come poche, estraendone l’essenza e riportando in vita un mito che ora rinasce nell’attesa della riproposizione, attesa in forma di concept l’anno prossimo, proveniente dalla casa madre. Nel frattempo, se allora la 33 Stradale disponeva del V8 a 90° da 2.0 litri e 230 cavalli di potenza, oggi non si conoscono i dettagli tecnici della 33 Stradale della Manifattura Automobili Torino, ma al momento va bene anche così.

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