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Età media veicoli: Italia così così in confronto al resto d’Europa

In confronto agli altri Paesi europei, l’Italia non brilla granché per età media dei veicoli, soprattutto nel comparto dei camion.

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View of row new car at new car showroom

Nel classico appuntamento annuale con l’Automobile Industrial Pocket Guide, edizione 2022-2023, l’ACEA (l’associazione dei costruttori automobilistici europei) ha scavato a fondo sulla attuale situazione dell’automotive. In base alle informazioni attinte, l’ente ha scattato una fotografia circa lo stato attuale dell’età media dei veicoli nel Vecchio Continente.

Tra i dati in suo possesso uno fa riferimento all’età media dei mezzi in circolazione, un valore dal duplice significato. Da un lato, più le vetture sono vecchie, maggiormente hanno un effetto inquinante; dall’altro, più è bassa l’età, meglio funziona il mercato auto poiché viene a generarsi un buon ricambio.

Età media veicoli: Italia a confronto con gli altri Paesi europei

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Secondo le ultime rilevazioni (al peggio 2020), l’età media dei veicoli europea è di: 11,8 anni per le auto; 14,1 per i veicoli commerciali sopra le 3,5 t (in genere, camion); 11,9 per i veicoli commerciali leggeri sotto le 3,5 t; 12,8 per gli autobus (sempre con peso oltre le 3,5 tonnellate). La Nazione dalle medie migliori è piuttosto impensabile, trattandosi del Lussemburgo, attorno ai 6 anni per ciascuna delle categorie sopra indicate. Sul fronte opposto della classifica troviamo, invece, la Grecia, con medie superiori almeno ai 16,6 anni, che diventano 20,2 nel caso di van e camion.

Ma l’Italia? Veleggia a metà graduatoria. In generale, le statistiche della nostra penisola sono in linea con la media della parte meridionale dell’Europa. Ciò non toglie comunque il rendimento insufficiente in determinati casi. Partiamo, innanzitutto, dalle automobili, dove, tutto sommato, ci difendiamo abbastanza bene. L’età media è pari a 11,8 anni, di poco meglio rispetto alla Slovenia (12); mentre il distacco si amplia in rapporto a Finlandia (12,5), Spagna (13,1) e Portogallo (13,2). In ogni caso, le realtà meglio piazzate su tale versante le vediamo a malapena: la Germania chiude a 9,8, la Francia a 10,3. Come si poteva del resto immaginare, questi ultimi due Stati hanno un altro passo e le rilevazioni stanno lì a indicarlo.

In riferimento ai veicoli commerciali leggeri, il quadro dell’età media dei veicoli tende a complicarsi lungo il Belpaese, dati i 13,8 anni: peggio della Croazia (12,2), dell’Ungheria (12,5), Spagna (13,3), della Repubblica Ceca (13,4) e della Polonia (13,6). Qualche crepa inizia a scorgersi e la situazione peggiora all’aumento di peso. Ciò poiché l’Italia è una delle più “anzianotte” riguardo ai camion, con un’età media di 18,5 anni. Numeri molto elevati, se si pensa a un “dettaglio”: peggio di lei c’è solo la Grecia (21,4). Un “quasi primato” che fa poco onore e probabilmente induce a riflettere. Si avvicinano il Belgio (16), la Romania (16,8), Repubblica Ceca ed Estonia (17,6). Degli esempi virtuosi sono, al solito, la Francia, con 9 anni, la Germania, con 9,6, e l’Ungheria, con 12,6.

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Infine, pensiamo agli autobus. Il “verdetto” qui è discreto: l’età media di 14,3 anni la pone sulla falsariga di Portogallo, Repubblica Ceca, Lituania. Comunque, poche Nazioni presentano performance un’età media dei veicoli peggiore, nello specifico la Polonia, la Romania e, in primis, la Grecia (19,4).

Di certo, le valutazioni vanno effettuate alla luce pure di premesse essenziali. Ad esempio, su 1000 abitanti in Italia ci sono 755 veicoli, uno dei più elevati: in quarta posizione, davanti figurano Cipro, Lussemburgo e Polonia. La media continentale è di 641 veicoli. Appena sopra il valore ci sono peraltro l’Estonia, la Francia (668), la Slovenia e la Repubblica Ceca.

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