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Mattia Binotto: la direttiva FIA non ha causato il calo della velocità delle Ferrari

Il team principal esclude che il calo delle Ferrari sia stato causato dai nuovi regolamenti

Scuderia Ferrari

Mattia Binotto ha insistito sul fatto che la direttiva tecnica FIA recentemente introdotta non è la causa del calo di velocità della Ferrari. All’inizio della stagione, la Ferrari era la vettura più veloce in pista ma non è stata in grado di capitalizzare la sua velocità a causa di una serie di problemi di affidabilità e strategia.

Binotto nega che il calo di velocità delle monoposto sia stato causato dai limiti della recente direttiva FIA

Ora, con solo sette gare rimaste nella stagione 2022, il team non può più affermare di avere l’auto più veloce in assoluto sulla griglia. Durante il Gran Premio d’Olanda, hanno scoperto che la F1-75 non poteva competere non solo con la Red Bull ma nemmeno con la Mercedes.

È stato teorizzato che una possibile causa alla base di questa perdita di ritmo sia la direttiva FIA introdotta dopo la pausa estiva, progettata per contrastare il porpoising ma anche incentrata sui “pavimenti flessibili”

Le regole FIA ​​stabiliscono che la tavola di legno che corre lungo il fondo dell’auto deve avere un limite di 2 mm di flessibilità, ma c’era il sospetto che alcuni nel paddock, tra cui Red Bull e Ferrari, avessero trovato una zona grigia che consentiva loro di ottenere fino a 6 mm di flessibilità.

L’organo di governo dello sport ha ora represso questo, ma il team principal della Ferrari Binotto ha insistito sul fatto che non è la causa dei loro problemi. «Bisogna capire se questi problemi di bilanciamento sono frutto di scelte di assetto, oppure se sono frutto degli ultimi sviluppi», ha detto il 52enne al Corriere della Sera.

“Non è la direttiva in sé a crearci problemi, i suoi effetti sono trascurabili, qui abbiamo vissuto una situazione molto simile a Budapest dove questa norma non c’era. Indipendentemente dalle gomme che stavamo usando, non siamo stati veloci”.

Binotto

Un altro problema che deve affrontare la Ferrari è una potenziale penalizzazione in griglia per Carlos Sainz poiché la squadra ha bisogno di cambiare il suo motore per il Gran Premio d’Italia. Binotto è stato irremovibile sul fatto che “cercheranno di limitare al minimo le penalizzazioni” per la gara di casa. Ricordiamo infine che sempre il Corriere della Sera ha anticipato che lo sviluppo della monoposto del cavallino rampante per il 2023 è già a buon punto.

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