Quando si parla di Alfa Romeo, la mente corre verso le proposte più seducenti della sua storia. Il listino della casa milanese ha annoverato spesso dei gioielli a quattro ruote, capaci di far sognare a tutte le latitudini. Questo avveniva soprattutto in passato, ma anche in tempi recenti non sono mancate delle vetture di razza firmate dal “biscione”. Oggi concentriamo le nostre attenzioni sulle auto targa e spider del marchio milanese, mettendone a fuoco 3 capaci di proiettare nelle incantevoli atmosfere del passato più romantico. Se lo gradite, seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta. Allacciate le cinture: si parte!
Alfa Romeo Giulietta Spider
Questo modello del “biscione” fa sognare, perché interpreta il desiderio di libertà insito in ogni essere umano. Le sue forme profumano di “Dolce Vita” e regalano le emozioni di un’epoca romantica che si è fissata nell’apparato genetico della gente. L’Alfa Romeo Giulietta Spider evoca un’esistenza spensierata e votata ai piaceri mondani, in linea con l’essenza di quegli anni felici. Ecco perché nei tempi bui che stiamo vivendo fa sognare ancora di più.
Gli appassionati di tutte le generazioni non possono che inclinarsi al suo fascino magnetico. Questa vettura scoperta fece il suo sbarco in listino nel 1955. Fu amore a prima vista per i cultori del marchio, felici di aver trovato in lei uno strumento di piacere, in tutte le prospettive sensoriali. Un ruolo di primo piano, nella dimensione adrenalinica, spetta ai volumi scultorei della sua carrozzeria, che lasciano a bocca aperta. Non poteva essere diversamente, visto che lo stile è stato curato da un Pininfarina in sublime vena creativa. Dalla matita del grande carrozziere piemontese è uscita una delle auto scoperte più sensuali di sempre. Questa, almeno, la mia opinione sull’argomento. Credo che in molti la pensino come me.
Pensata per gli USA
L’Alfa Romeo Giulietta Spider, prodotta fino al 1962, nacque per il mercato statunitense. Il suo progetto prese forma per le insistenze di Max Hoffman, importatore d’oltreoceano del marchio, che intuì il potenziale di mercato di una versione a cielo aperto della Giulietta Sprint. I fatti gli diedero ragione. Grazie a lui prese forma una delle auto del “biscione” più iconiche di sempre. Un bel regalo per gli appassionati. Certo, le prestazioni non sono da bolide da gara, ma il suo scopo non è quello di dettare legge fra i cordoli. Facile immaginarla su strade panoramiche fiancheggianti il mare, tra gli odori e i colori di una natura fiorita e generosa. Qui il suo motore a quattro cilindri in linea da 1.3 litri di cilindrata non delude le aspettative, grazie alla discreta verve.
La potenza massima, inizialmente, era di 65 cavalli. Nel 1958 crebbe a 80 cavalli, su 852 chilogrammi di peso. Questo si traduceva in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 14.8 secondi e da 0 a 1000 metri in 35.8 secondi, con una velocità massima di 165 km/h. L’Alfa Romeo Giulietta Spider ha avuto anche una versione Veloce, con oltre 90 cavalli di potenza massima. In questo allestimento poteva raggiungere i 180 km/h di velocità di punta. Qui lo scatto da 0 a 100 km/h richiedeva 11 secondi, mentre per coprire il chilometro con partenza da fermo ne bastavano 33.
Alfa Romeo 4C Spider
Piccola, ma non troppo, questa vettura si concede al piacere degli appassionati con doti da supercar in scala. Dalla sua un telaio in fibra di carbonio, degno di auto di categoria superiore, e un design di grande coinvolgimento emotivo, che nello specchio di coda non teme il confronto visivo con mezzi ben più prestazionali. Da un po’ di tempo ha lasciato il listino della casa milanese, ma ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore di chi ama il “biscione”.
L’Alfa Romeo 4C Spider declina in chiave scoperta l’omonima coupé, rispetto alla quale offre una gamma sensoriale ancora più ampia. Godere delle sue doti dinamiche senza filtri con l’ambiente circostante aggiunge ulteriori note di piacere all’esperienza stradale. Questa sportiva è il frutto di partnership importanti. Nel suo telaio c’è la firma di Dallara, mentre il ciclo produttivo ha preso forma negli stabilimenti Maserati, a Modena nel cuore della Terra dei Motori. Grazie a lei, i cultori del marchio milanese sono tornati a sognare, con un prodotto unico e inconfondibile. Stiamo parlando di un’auto di esuberante personalità, impossibile da confondere con qualsiasi altra. Nei suoi lineamenti si respira la connessione con la storia, ma in una tela decisamente attuale.
Un’Alfa Romeo vigorosa
Come scritto in un’altra circostanza, non è una regina di bellezza, ma entra nell’apparato emotivo, con le note del suo fascino. Dicevamo del telaio in materiali compositi: la sua presenza aiuta a ridurre il peso, che si tiene sotto la soglia dei 1000 chilogrammi, a dispetto degli irrobustimenti resi necessari dalla sua natura scoperta. Questa leggerezza rende meno gravoso il compito del piccolo motore sovralimentato da 1750 centimetri cubi, che eroga una potenza massima di 240 cavalli: pochi in senso assoluto, molti rispetto alla cilindrata e al peso del modello.
Quanto basta per mettere a segno delle performance degne di auto più blasonate. Alcune cifre rendono meglio l’idea: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.5 secondi, velocità massima di 255 km/h. Di eccellente livello risultano la tenuta e l’agilità, che esaltano nella guida. Purtroppo il sound non è uno dei più raffinati, ma i toni sono da corsa. L’Alfa Romeo 4C Spider ha gli ingredienti giusti per far divertire: motore in posizione posteriore centrale, trazione posteriore, grande robustezza strutturale, leggerezza. Impossibile annoiarsi con un “giocattolo” del genere, nato a misura del divertimento, per gli adulti che non vogliono annoiarsi con prodotti sterili e privi di anima.
Alfa Romeo 8C Spider
Qui si vola davvero alto in termini di emozioni. Del resto, stiamo parlando di una delle auto del “biscione” più coinvolgenti dell’era moderna e di una delle più affascinanti di sempre. Nata come versione scoperta della 8C Competizione, si concede alla vista con tratti forse ancora migliori, per la maggiore leggerezza visiva. Impossibile resistere al fascino dei suoi lineamenti, che suscitano un’immediata curiosità, anche in quanti non hanno gli ottani nel cuore.
A dominare la tela espressiva ci pensa il lungo e sinuoso cofano anteriore, pronto ad aggredire l’asfalto. Parlare di un capolavoro di stile è quanto mai appropriato. Non meno carismatica è la coda, anche se rispetto all’esuberante personalità del frontale perde qualcosa. Nel complesso, l’Alfa Romeo 8C Spider si concede allo sguardo con un look da top model. Il suo avvenne al Salone di Ginevra del marzo 2008. Nella cornice espositiva svizzere seppe guadagnare subito gli apprezzamenti dei visitatori, rapiti dal suo fascino magnetico. Si può parlare di una supercar da sogno, adatta anche alla “Dolce Vita”. Viaggiare con lei, facendosi accarezzare i capelli da un alito di vento, lungo una strada panoramica che fiancheggia il mare, è un’emozione speciale, assolutamente da vivere.
Energia di razza
La spinta fa capo a un motore V8 aspirato da 4.7 litri, disposto in posizione anteriore, che eroga una potenza massima di 450 cavalli. Questa energia viene scaricata a terra con l’ausilio di un cambio robotizzato a sei rapporti, che svolge bene il suo compito. Il telaio asseconda bene la dotazione energetica, grazie anche alla bontà degli interventi di irrobustimento strutturale tesi a compensare la mancanza del tetto. Questa vettura scoperta, dall’architettura transaxle, è molto incisiva sul piano emotivo. Il sound dell’unità propulsiva inebria i sensi. Notevoli le performance, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.5 secondi e una velocità massima di 290 km/h.
La leggera capote in tela, con due strati sovrapposti, non ferisce lo stile ad auto chiusa. Tanti i riconoscimenti internazionali andati a questa regina di bellezza. La scultorea carrozzeria dell’Alfa Romeo 8C Spider è plasmata in carbonio, come parte dell’abitacolo, per ridurre le masse, esaltando la percezione di qualità della proposta. Il telaio è di tipo telaio “dual frame” multi-materiale (estrusi e fusioni di alluminio e titanio, e sandwich di fibra di carbonio e nomex). Su questa creatura tutto profuma di magia. È un modello dal fascino esotico che entra nel cuore dalla porta principale.