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F1, GP d’Austria: festa Leclerc. Verstappen è più vicino

Charles Leclerc vince il GP d’Austria sul Red Bull Ring. Il monegasco della Ferrari batte Max Verstappen e si rifà sotto in classifica.

Charles Leclerc
Charles Leclerc dovrà essere protagonista di una rimonta perfetta per risalire dalla 19esima piazza di partenza

Charles Leclerc taglia il traguardo prima di tutti e vince il GP d’Austria, infrangendo un tabù che durava da ormai vent’anni per la Ferrari. La Rossa di Maranello bissa il successo di Silverstone. Splendida la gara del pilota monegasco, bravo ad aggiudicarsi la terza gara stagionale, nonostante partisse dietro Max Verstappen. L’olandese della Red Bull chiude in seconda posizione, nonostante i problemi con la monoposto. Quando ormai Carlos Sainz sembrava sul punto di lasciarselo alle spalle, un guasto del motore ne ha bruscamente compromesso la gara, costandogli il ritiro.

Leclerc

Anche se la scuderia di Maranello ha compiuto dei tangibili progressi nelle ultime settimane, qualcosa sull’affidabilità deve ancora essere fatto. Nemmeno la F1-75 di Leclerc lo ha lasciato tranquilli, date le complicazioni all’acceleratore. Ciononostante, la caparbietà e la voglia di riscatto del predestinato gli sono valse il trionfo.

Out pure Sergio Perez a causa di un contatto rimediato durante il primo giro. Sul gradino più basso del podio sale Lewis Hamilton: partito ottavo, il baronetto della Mercedes ha messo a segno una splendida gara, tanto da chiudere davanti all’altra freccia d’argento, quella di George Russell. Conclude di nuovo in zona punti Mick Schumacher, sesto, tra Esteban Ocon e Lando Norris. Il figlio d’arte non è mai stato competitivo in Formula 1 come nel periodo attuale. Ottava l’Haas di Kevin Magnussen, con la top 10 chiusa da Daniel Ricciardo e Fernando Alonso.

Al GP d’Austria resta a bocca asciutta l’Alfa Romeo: né Valtteri Bottas né Guanyu Zhou, rispettivamente undicesimo e quattordicesimo, portano punti alla compagine elvetica. La classifica generale vede sempre primo Verstappen (208 punti), mentre Leclerc è ora il diretto inseguitore (170 p.), avendo scalzato Perez (151 p.). La Top 10 vede poi Sainz (133 p.), Russell (128 p.), Hamilton (109 p.), Norris (64 p.), Ocon (52 p.), Bottas (46 p.) e Alonso (29 p.). La graduatoria costruttori è comandata dalla Red Bull (359 punti), seguita da Ferrari (303 p.) e Mercedes (237 p.). Sesta l’Alfa Romeo (51 p.), preceduta da McLaren e Alpine, a pari merito (81 p.). Il Circus avrà una settimana di break: il prossimo appuntamento è fissato al week-end del 24 luglio, nel momento in cui andrà in scena il Grand Prix di Francia.

GP d’Austria: Leclerc c’est fantastique!

Si spengono i semafori, Verstappen ha un grande spunto e Leclerc si accoda, senza cercare l’interno. Dietro Sainz, messo sotto pressione da Russell, conserva la terza posizione. Proprio quest’ultimo subisce l’attacco di Perez e a pagarne le conseguenze è il messicano: ala ko per la RB16, arenata sulla ghiaia. Cala pressoché il sipario sulla gara di Sergio, capace nella giornata di ieri di risalire dal tredicesimo al quinto posto durante la sprint race.

Di certo, non il massimo per le strategie della squadra di Milton Keynes. Ora Verstappen può, infatti,  fare affidamento solo sulle sue forze. Sergio non getta comunque la spugna, bensì va ai box per sistemare la vettura, mentre Max tenta la fuga.

Alla terza tornata il campione del mondo in carico piazza il giro veloce e alla quinta Leclerc risponde per le rime. Uno scatenato Mick Schumacher scalza Hamilton e va a caccia di Magnussen per la sesta piazza. Intanto, Russell lamenta problemi al fondo dopo il contatto al via con Perez; nulla di particolarmente serio, comunque.

Charles Leclerc

Quella di Perez è un’agonia, ultimo e doppiato dal duo di testa. Per l’episodio che lo ha visto toccarsi con il messicano la commissione di gara decide di comminare a Russell 5 secondi di penalità. A ogni modo, davanti la lotta tra Leclerc e Verstappen regala emozioni: l’alfiere di Mattia Binotto rimane incollato a Max e quand’è il 12esimo giro esegue il sorpasso. In crisi con il posteriore, il nativo di Hasselt, frustrato, deve accodarsi. Si dirige ai box per sostituire la gomma gialla con la bianca. Le vibrazioni e il pit stop non pianificato pesano sulla performance di Max, adesso ottavo.

Anticipa il pit pure Norris. Il ritmo frenetico del GP d’Austria fa scattare diversi warning per track limits: un paio a ciascuna delle Ferrari e uno a Verstappen, che passa Schumacher ed è quinto. Max ha tanta velocità di cui disporre ed è dietro Hamilton. Il britannico gli dà filo da torcere, poi l’olandese passa e al giro 19 è terzo, alle spalle delle Ferrari e le supera nel momento in cui prima Leclerc e poi Sainz scontano il pit. La grinta di Charles lascia ben sperare: mette a segno due giri veloci e alla 33esima tornata supera Max, per poi tentare la fuga. Verstappen paga soprattutto nel secondo settore, dov’è insolitamente lento. Nel frattempo, la direzione di gara assegna cinque secondi di penalità a Gasly (non sarà l’ultima volta) e Norris.

Frizioni Alonso-Tsunoda: il giapponese spinge Nando verso l’erba con l’iberico e il pluricampione iridato lo ‘ammonisce’. Verstappen va ai box e adotta sempre le gomme bianche. La freschezza degli pneumatici gli danno modo di accorciare su Leclerc, in difficoltà con i doppiaggi. Infine, sia lui sia il compagno di paddock Sainz effettuano il secondo pit. Mentre si infiamma la lotta per l’ottava piazza tra le Haas e Stroll, a Latifi tocca ritirarsi dopo Perez.

Superato il 50esimo giro Leclerc si rifà sotto su Verstappen e mette a segno il terzo sorpasso. Max lamenta problemi di trazione. Nello specchietto comincia a farsi vedere Sainz. Lo spagnolo ha meno di un secondo da recuperare, finché al giro 57 non si consuma la beffa: la #55 inizia a prendere fuoco e per Carlos non c’è altra scelta che scendere dalla monoposto e chiudere qui un pomeriggio terminato nella maniera peggiore possibile.

Entra la Virtual Safety Car. Sia Leclerc sia Verstappen passano dai box per mettere le gomme gialle. I due vanno per il giro veloce, davanti a Hamilton, terzo. Il confronto è apertissimo, anche perché l’acceleratore dà grattacapi a Charles, che infatti se ne lamenta in team radio. Il gap si assottiglia, ma con le unghie e con i denti il monegasco conserva la leadership della corsa, chiudendo in trionfo. Reduce da settimane travagliate, il #16 lancia un messaggio importante in chiave iridata.