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Ferrari: la storia e il significato del colore Rosso Dino

La storia e il significato del colore Rosso Dino, tra i più emblematici della Ferrari, tuttora impiegato per alcuni dei migliori esemplari.

Ferrari 812 Superfast Rosso Dino render

De gustibus non est disputandum. Sui gusti non si può discutere, dicevano gli antichi latini. A prescindere da chi le abbia proferite (le fonti storiche danno versioni contrastanti), queste parole contengono una profonda verità. Perché la bellezza sta davvero nell’occhio di chi guarda, almeno la maggior parte delle volte. Poi esistono casi, tipo le Ferrari, dove è impossibile negarne il valore estetico. Nel corso dei decenni la Casa automobilistica di Maranello ha ‘sfornato’ a ripetizione delle sportive mozzafiato. Le linee sinuose, prorompenti, ma allo stesso tempo eleganti le hanno permesso di ergersi a sinonimo stesso della parola lusso. Cercando per un attimo di andare oltre l’impegno artigianale messo nelle produzioni è possibile scoprire una storia altrettanto suggestiva.

Ferrari: da dove nasce la tonalità Rosso Dino e cosa rappresenta

Ferrari F8 Tributo one-off Rosso Dino

Qualsiasi appassionato di motori sul pianeta concorderà su quanto il colore rosso sia associato al marchio Ferrari, presentando la vibrante tonalità su pressoché qualunque serie. Fin dal principio, il Costruttore ha sviluppato una vasta tavolozza di nuance, le quali avrebbe preso in seguito una personalità propria.

Tra le opzioni presentate dal Cavallino Rampante nel corso della sua attività è d’obbligo riservare una menzione speciale al Rosso Dino. Introdotto negli anni Sessanta su iconiche proposte quali la Ferrari 250 GTO, ha caratterizzato parecchi successi della compagnia. Dopo essere uscito dalla circolazione per qualche tempo, esso è stato reintrodotto nel catalogo del brand nel 2002, quando un facoltoso cliente chiese di dipingere la sua Ferrari Enzo di Rosso Dino.

Enzo e Dino Ferrari

La livrea Rosso Dino assume il nome dal primogenito del fondatore, Enzo Ferrari: Alfredo, detto Dino, un ingegnere automobilistico italiano che con la figura paterna condivide la passione e il destino professionale. Successivamente alla prematura scomparsa di Dino, portato via dalla distrofia muscolare all’età di 24 anni, il Drake stabilì di assegnarne il nome per l’auto sul cui motore Alfredo si stava adoperando lavorò fino agli ultimi giorni di vita.

Insieme al telaio Dino, la Ferrari chiamò pure la finitura rossa-arancio in nome dell’adorato figlio del Commendatore. Con una tonalità che replica un tramonto perfetto, Rosso Dino è oggi un colore abitualmente usato presso gli stabilimenti del Cavallino.

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