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Perché le Ferrari di serie vengono prodotte in 499 unità e non 500? Una genialata di marketing

Le produzioni Ferrari di serie vengono realizzate in 499 unità, anziché 500. Il motivo? Una genialata del dipartimento di marketing.

Ferrari logo

La Ferrari è uno dei marchi automobilistici di maggiore successo al mondo e, come qualsiasi altro grande operatore del settore, applica precise linee di marketing per stimolare la clientela. Tra le astute mosse commerciali adottate, una vera genialata è quella di realizzare le vetture in un numero mai pieno. Per rimanere sempre competitivi ormai non basta più la “semplice” qualità costruttiva. Ma andiamo a capire il motivo dietro alla politica e quanto guadagno porta.

Ferrari: il colpo di genio degli addetti al marketing

Per le sue auto di serie “normali” Ferrari fabbrica sempre 499 pezzi. Ma perché proprio questo numero? Non ci rientrerebbe con i costi? Non ha abbastanza materie prime? Assolutamente no. Nessuna delle teorie è corretta. La filosofia va ricondotta a una differente ragione: realizzare esemplari vicini ad una cifra piena, senza raggiungerla, induce il potenziale cliente a ritenere che sia ancora più rara e, in quanto tale, speciale. Inoltre, lo spinge a credere vadano subito sold out, poiché si associa il numero alla soglia dei 400 veicoli.

Ferrari logo

Di conseguenza, chi serba qualche dubbio se inoltrare l’ordine o meno sarà persuaso con efficacia ad assicurarsi il bolide, impedendo a qualcun altro di portarglielo via sotto il naso. Così Ferrari riuscirà nel breve periodo a utilizzare le sue vetture. Per aggiudicarsi una Ferrari bisogna prenotare in via preliminare, per poi eventualmente ottenere le modifiche richieste. Acquistarla chiavi in mano è una possibilità alquanto remota (figurarsi poi nel periodo attuale…).

Logo Ferrari

La strategia in questione – lo ribadiamo – viene applicata sulle Ferrari con maggiore mercato, non alle limited edition. La logica risulta efficace nell’immediato, a sostenere la domanda istantanea, ma poi se ne possono realizzare e vedere in giro di più. Ovviamente, se la tiratura è limitata il discorso cambia: gli esemplari sono poch(issimi), costano cifre faraoniche e rappresentano uno status symbol.

La Casa del Cavallino non è l’unica ad avvalersi della suddetta strategia di marketing; tuttavia, chi la segue impiega parametri simili. I brand di lusso hanno la facoltà di giocarci, mentre le compagnie che puntano sugli alti volumi no. Ad esempio, Fiat o Citroen evitano simili pensate perché nel loro caso sarebbe controproducente.

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