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Guanyu Zhou: ha ceduto il roll-bar, il suo angelo custode si chiama Halo

Le immagini dell’Alfa Romeo di Guanyu Zhou che scivola capovolta a Silverstone rimarranno nella memoria degli appassionati di F1 per molto tempo

Guanyu Zhou

Le immagini dell’Alfa Romeo C42 di Guanyu Zhou che scivola, a testa in giù, sull’asfalto di Silverstone rimarranno probabilmente nella memoria degli appassionati di Formula 1 per molto tempo ancora. L’incolpevole giovane pilota dell’Alfa Romeo F1 Team, dopo un contatto al via dell’appuntamento inglese con George Russell e Pierre Gasly si capovolgeva proseguendo la sua corsa a testa in giù nella via di fuga, letteralmente volando sulla ghiaia fino a terminare contro le reti al di là delle protezioni che anticipavano il muretto posto alla fine della via di fuga. Un botto “spaventoso”, come lo ha definito proprio George Russell (che ha colpito la C42 di Zhou innescando il capovolgimento della monoposto) che ha potuto vedere la scena più di chiunque altro provando subito a prestare soccorso allo sfortunato Guanyu Zhou.

Fortunatamente Zhou è risultato privo di ferite, una volta estratto dalla carcassa della sua monoposto, e fortunatamente nessuno spettatore è rimasto ferito dall’incidente. C’è da dire che la C42 di Guanyu Zhou ha retto molto bene ai molteplici impatti che ha dovuto subire a velocità elevatissime e ad accelerazioni importanti, sebbene al termine dell’incidente è apparso subito evidente che il roll-bar risultava praticamente divelto con l’Halo che ha svolto in maniera egregia un numero superiore di compiti rispetto a quelli per il quale era stato progettato inizialmente; non è un caso che proprio Zhou ha riconosciuto a questo elemento di sicurezza il merito di avergli permesso di uscire praticamente illeso dalla C42.

Guanyu Zhou

La presenza dell’Halo è apparsa quindi fondamentale per la salvaguardia dell’area attorno alla testa di Guanyu Zhou ieri a Silverstone. Con la monoposto che ha scivolato per parecchi metri a velocità superiori ai 200 km/h, il roll-bar ad un certo punto ha subito un cedimento rompendosi e venendo meno quindi alla sua funzione principale. È entrato quindi in gioco proprio l’Halo che ha dovuto prendere in prestito i compiti precedentemente affidati al roll-bar della C42 che ha però retto benissimo ai numerosi impatti preservando l’incolumità di Guanyu Zhou divenuto un ospite incapace di intervenire in qualche modo.

L’importanza dell’Halo nel pauroso incidente di Guanyu Zhou

All’indomani dell’incidente che ha avuto come protagonista Guanyu Zhou, si può ammettere che l’Halo ha rivestito un ruolo di prim’ordine nell’ottica di un incremento di sicurezza indubbiamente preponderante in questi ultimi decenni. Il giovane pilota dell’Alfa Romeo F1 Team non ha subito grosse complicazioni, sebbene la sua testa sia strisciata a pochi centimetri dall’asfalto e dalla ghiaia, proprio in virtù dell’apporto positivo fornito dall’Halo specialmente in accordo col fatto che il roll-bar della sua C42 era andato perso nei numerosi impatti subiti dalla monoposto.

Guanyu Zhou
Nell’immagine si vede bene l’assenza del roll-bar divelto dai numerosi impatti subiti dalla C42

Ora la FIA ha aperto un’inchiesta, da prassi, per raccogliere dati sull’accaduto e comprendere anche come mai il roll-bar ha ceduto affidando il proprio compito esclusivamente all’Halo. Bisognerà capire le forze che ha dovuto sostenere il roll-bar durante gli impatti che ha subito la struttura della C42. Bisogna poi aggiungere che la conformazione stessa del roll-bar utilizzato dall’Alfa Romeo C42 è quella caratterizzata da un unico elemento centrale “a lama” che impone ai lati di questa le prese dinamiche per la power unit. Ne deriva quindi che ci troviamo di fronte ad un concetto differente da quello adottato oggi dalle altre monoposto presenti in griglia di partenza, ma di certo non inedito; la soluzione è stata infatti introdotta per prima dalla Mercedes nel 2010 e poi utilizzata anche da Force India e Lotus e quindi dalla stessa Alfa Romeo nel 2019.

Alfa Romeo C42
Nell’immagine si apprezza bene la particolare conformazione del roll-bar dell’Alfa Romeo C42

È chiaro che l’attuale monoposto dell’Alfa Romeo, affidata a Guanyu Zhou appunto e a Valtteri Bottas, ha superato tutti i crash test imposti dalla Federazione Internazionale. Il test sul roll-bar prevede nello specifico un valore di resistenza prolungato per dieci secondi sulla base di tre livelli di forza applicati su ogni lato della struttura: 60 kN vengono applicati lateralmente, 70 kN in direzione longitudinale quindi 105 kN sull’asse verticale.

Nell’immagine postata da questo utente di Twitter, il solco lasciato sull’asfalto di Silverstone dal roll-bar della C42 di Guanyu Zhou

L’inchiesta che è stata aperta successivamente al pauroso incidente che ha coinvolto Guanyu Zhou chiarirà se il test sia valido allo stesso modo per una struttura a cuspide così come per una struttura “a lama” simile a quella adottata nel progetto della C42. È probabile che una soluzione come quella adottata ad Hinwil dovrà rispettare limiti resistenziali più elevati rispetto a quelli imposti per una struttura più classica, oppure bisognerà rivedere i vincoli alla struttura della monoscocca sottostante. Di certo si tratta di eventualità che saranno appurate dalla commissione di inchiesta scaturita dall’incidente di ieri e successivamente diramate dalla FIA.

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