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Opel Spagna, record di assenteisti: “Prima volta in 40 anni”

Lo stabilimento della Opel situato a Figueruelas, in Spagna, ha riscritto il record di assenteisti, provocando l’indignazione dei dirigenti.

Opel logo

La dirigenza dello stabilimento Opel Spagna di Figueruelas ha comunicato ai sindacati della fabbrica la propria preoccupazione per l’alto tasso di assenteismo in azienda. Un problema che – spiegano – non ha smesso di aumentare negli ultimi anni, al punto da rendere difficoltoso il funzionamento dell’impianto.

Opel: primato di assenteisti a Figueruelas

Stellantis Figueruelas

I vertici hanno indicato che il tasso di assenteismo generale, considerando tutti i componenti della manodopera, sfora il 10%, un livello mai raggiunto in 40 anni di attività. Inoltre, è superiore a quello dei concorrenti situati nella penisola iberica e degli altri impianti del conglomerato nel Paese, a Vigo e Villaverde. In una nota la dirigenza di Opel Spagna ha sottolineato l’impossibilità di chiudere un occhio. Perché se si rassegnano alla situazione, come se fosse immutabile, allora il problema andrà avanti a peggiorare. Quanto occorso negli ultimi anni non credono abbia un senso, sia da punto di vista statistico sia da quello organizzativo. Ciò poiché stanno riducendo l’età media della forza lavoro anno dopo anno.

Opel Spagna ha casi di dipendenti con un massimo di 99 procedure di congedo per malattia. Ce ne sono anche con più di 3.000 giorni di congedo per malattia accumulati e in una situazione di congedo per malattia per il 79% della relativa vita professionale. Quindi, la compagnia ha sottolineato come i dipendenti assunti di recente accumulino tanti periodi di congedo breve. Non degli episodi isolati, bensì sempre più frequenti.

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Ad avviso dei responsabili della struttura l’impianto è ingestibile. Poiché crea problemi alle squadre, mancanza di disponibilità di coordinatori, restrizione delle rotazioni, trasferimenti tra le aree. Il costo dell’assenteismo – si legge – è a carico dell’impresa e degli operatori che si presentano regolarmente per dare il proprio contributo.

La dichiarazione di gestione non è stata accettata dai sindacati. UGT, l’ente centrale di maggioranza, esprime dissenso per il pronunciamento della società, un qualcosa di inammissibile. La direzione – ha replicato – dovrebbe come prima cosa portare rispetto ai professionisti sanitari, ovvero gli addetti a dare la dimissione medica. L’usura fisica delle catene di montaggio supera di gran lunga quella di alcuni anni fa, ha aggiunto UGT, per poi interrogarsi su dove sia il reparto di ergonomia.