Il numero uno operativo di Stellantis, Carlos Tavares, ha espresso in un’intervista la sua insoddisfazione per la qualità della Opel. Senza addolcire la pillola, il CEO del gruppo, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot Groupe, ha spiegato alla stampa che così proprio non può andare. Nonostante i progressi segnalati negli ultimi tempi, la strada è ancora lunga e tortuosa. Sarà necessario rimboccarsi le maniche affinché la Casa del Fulmine abbia una vera svolta.
Opel: Tavares chiede un cambio di passo

Il livello raggiunto dalla Opel rimane almeno fin qui inferiore alle aspettative della società madre. Secondo il rapporto preliminare, i tre stabilimenti tedeschi del brand, situati nelle città di Rüsselsheim, Eisenach e Kaiserslautern, non vanno abbastanza incontro alle esigenze. Lo ha chiarito Tavares ai microfoni del quotidiano Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung.
Gli standard conseguiti non sono abbastanza e occorre alzare quanto prima l’asticella, onde evitare di accusare un pesante handicap rispetto alle dirette concorrenti. Il duro lavoro e la propensione al sacrificio saranno due elementi imprescindibili, se la volontà è di elevare la qualità costruttiva. Le parole dell’ad fanno eco alle lamentele espresse dalla domanda. Sì, un’evoluzione c’è stata, ma non ha fin qui portato i frutti sperati. Ecco perché accontentarsi delle prestazioni raggiunte costituirebbe un peccato di vanità.
Le ambizioni di Stellantis sono arcinote. In un confronto internazionale, gli impianti della Opel con sede in Germania sono dietro quelli presenti in altri paesi europei e in Asia. Le fabbriche cinesi stanno attualmente offrendo dei risultati superiori, ha affermato Tavares. Al contempo la razionalizzazione delle uscite non viene meno. Anzi, il diktat è di ridurre ulteriormente i costi, al fine di incrementare il margine di profitto e rendere il modello di business sostenibile nel medio e lungo periodo. Per il Chief Executive Officer è indispensabile risparmiare dappertutto, a maggior ragione dato il processo di transizione ecologica con l’elettrificazione della gamma dei marchi del conglomerato.
Nell’industria automotive del Vecchio Continente nel suo insieme, sono in gioco posti di lavoro e la Germania fa parte dell’Europa. Tuttavia, Tavares ha rimarcato il supporto alla Opel da Stellantis: amano l’azienda, la sostengono e la proteggono.