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Lancia Flavia Super Sport Zagato: un pezzo di storia, in vendita

Questa Lancia Flavia Super Sport Zagato è stata utilizzata per studi di design e aerodinamica prima di diventare la vettura di Elio Zagato

Fulvia SS Zagato

Definita nello stile dal prodigio del design Ercole Spada per Zagato a metà degli Anni ’60, questa Lancia Flavia Super Sport Zagato è stata utilizzata come prototipo per studi di design e di aerodinamica prima di diventare la vettura personale di Elio Zagato. Ora questo pezzo ben conservato della storia dell’automobilismo Tricolore è in vendita.

Una delle tante cose belle delle carrozzerie storiche è legata al fatto che queste non disponevano di molti fondi da investire, cosa che significava che i loro prototipi spesso diventavano veri e propri esercizi di stile dei loro creatori. Il risultato è che le auto che le aziende più grandi e più ricche avrebbero potuto mettere da parte una volta che avevano servito il loro scopo iniziale spesso sopravvivevano per diventare esempi storici di vera e propria arte automobilistica.

Ed è proprio il caso di questa spettacolare Lancia Flavia SS Zagato, recentemente entrata nello showroom di Weekend Heroes ovvero la concessionaria di Monaco gestita dall’ex snowboarder olimpico Christophe Schmidt. I fan della Lancia conosceranno bene l’iconica Flavia, una splendida berlina presentata con orgoglio al Salone di Torino del 1960, dalla quale Pininfarina e Vignale svilupparono rapidamente delle interessanti versioni coupé e cabriolet. Quasi altrettanto veloce fu il giovane capo designer di Zagato, Ercole Spada che nel 1962, a soli 25 anni, disegnò le linee altamente distintive della Lancia Flavia Sport Zagato, una specialissima variante tutta in lega caratterizzata da una griglia anteriore tagliata, ampi finestrini laterali curvi che invadevano la linea del tetto e un lunotto posteriore con un leggero accenno di terzo volume che si apriva incernierato per aiutare a raffreddare l’abitacolo.

Fulvia SS Zagato

Inizialmente alimentata dal quattro cilindri contrapposti piatto da 1488 cc della berlina, le versioni successive della Flavia Sport ottennero l’unità potenziata da 1800 cc con le ultime 32 delle 670 vetture costruite che beneficiavano persino della iniezione di carburante che spingeva la velocità massima verso i 200 km/h. La produzione della Lancia Flavia Sport Zagato terminò nel 1967, ma non prima che la creatività di Spada avesse deciso di immaginarla nuovamente nella forma ancora più radicale di una versione “SS”, l’unico prototipo di sviluppo che è proprio la vettura che vediamo in queste splendide immagini, mentre un secondo prototipo da 2 litri risiede all’interno della prestigiosa Collezione Lopresto.

La Lancia Fulvia Super Sport Zagato era al centro di studi di stile e aerodinamica

Utilizzata come studio di design e aerodinamica per il nuovo modello proposto, l’auto era costruita su un passo più corto rispetto alla Sport e utilizzava una carrozzeria che sembrava avvicinarla al 21esimo secolo più che al 20esimo. Un cuneo sinuoso e scivoloso che, da alcuni punti di vista, sembra vicina all’eterna Maserati Bora e ad altri progetti dell’epoca, forse vicina anche ad una piccola Alfa Romeo Montreal. La Lancia Flavia Super Sport Zagato è stata una delle prime ad essere realizzata senza l’utilizzo di paraurti avvolgenti e persino poggiata su una serie di ruote dall’aspetto futuristico, simili a una turbina, che Spada aveva appositamente progettato per adattarle a questo modello.

Famoso per il suo approccio minimalista, Ercole Spada ha tenuto a bada la vistosità concedendosi solo due piccoli eccessi: il primo sotto forma di una striscia di metallo spazzolato che sale dai montanti anteriori e corre fino ai punti più lontani dei finestrini laterali per evidenziarne forma quasi fogliare; e il secondo nella scritta in grassetto “Flavia” applicata ai fianchi posteriori in lettere cromate di carattere spiccatamente modernista.

Fulvia SS Zagato

L’auto era così radicale da meritare un articolo di 14 pagine in un numero di Style Auto del 1967, completo di esempi di disegni originali del designer. C’erano anche illustrazioni che la confrontavano con la berlina Flavia da cui derivava, schizzi in spaccato per dimostrare l’ergonomia degli interni e scatti dell’auto valutati per l’efficienza della sua aerodinamica che ha portato a vaste alterazioni della coda e del muso. Gran parte dei test di sviluppo sono stati eseguiti dallo stesso Elio Zagato e l’apparizione della “Super Sport” come attrazione principale allo stand Zagato al Salone di Torino del 1967 ha dimostrato il chiaro intento del carrozziere. Alla fine però, l’auto è arrivata troppo tardi. Lancia stava perdendo soldi velocemente e, con un’offerta pubblica di acquisto da parte di Fiat ormai dietro l’angolo, ci sarebbe voluto molto di più della creazione di una speciale vettura di questo genere per mantenere l’indipendenza dell’azienda.

Ma Zagato rimase così colpito dalla Lancia Flavia Super Sport che la tenne per un utilizzo strettamente personale e la guidò regolarmente per i successivi cinque anni, prima di venderla a un appassionato svizzero che se ne prese cura fino al 1998, quando si trasferì in Germania e la ripose nelle mani del suo attuale e unico terzo proprietario. L’auto si presenta ora in condizioni davvero superbe, sia per il fatto di poter disporre di una carrozzeria perfetta e di un restauro meccanico privo di vincoli, sia perché i suoi interni originali sono rimasti quasi perfettamente conservati nel corso dei decenni; il semplice sguardo all’interno deve essere trasportato indietro nel tempo fino al 1967. I sedili avvolgenti e lo spesso rinforzo incrociato tra le torrette delle sospensioni posteriori suggeriscono che si tratta di un’auto progettata per essere guidata con forza, eppure il volante a tre razze, l’abitacolo pieno di luce e il cruscotto ben rifinito e attrezzato suggeriscono anche che la SS potrebbe anche essere capace di fare un giro veloce ma comodo.

Fulvia SS Zagato

I cerchi unici, progettati da Spada sono ancora presenti e negano senza sforzo i loro 55 anni, e l’audace scritta “Flavia” è attuale come quelle applicate sul retro delle ultime auto di Bentley e Audi. Ma quello che davvero ci affascina della Flavia Super Sport Zagato è che, nonostante il suo status unico, sembra un’auto che si potrebbe effettivamente usare. Il prezzo, per chi fosse interessato, è su richiesta.

Immagini, Stephan Bauer

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