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Come ridurre il consumo di carburante fino al 20% in una mossa

Per ridurre il consumo di carburante fino al 20 per cento è sufficiente un semplice accorgimento, semplice da applicare.

Rifornimento carburante

Il consumo di carburante è una delle voci alle quali gli automobilisti fanno caso. Soprattutto nell’epoca attualmente attraversata è fondamentale prestare un po’ di attenzione in più. Ciò poiché le quotazioni del petrolio hanno raggiunto delle soglie vertiginose, oltre le capacità economiche di molte famiglie. Un fenomeno esteso a livello internazionale: in ogni parte del mondo il costo è, infatti, schizzato alle stelle e, di conseguenza, pure il prezzo suggerito alle stazioni di servizio.

Consumo di carburante: il “trucchetto” per una maggiore efficienza

Serbatoio vuoto

Come noto, il Governo Draghi ha cercato di tamponare i danni, attraverso un paio di soluzioni. La prima, il bonus carburante da 200 euro, che spetta alle aziende private stabilire se assegnarlo o meno. La seconda consiste, invece, nel taglio sulle accise. Nonostante gli sforzi apprezzabili, la vociferata proroga ha lasciato più di qualcuno deluso in termini di durata. Difatti, la misura varrà fino ai primi giorni di maggio. E poi? Chi può dirlo: il cielo non è di certo sereno.

Se le autorità hanno fissato dei paletti e paiono restie a cambiare idea, bisogna “escogitare” un piano B. Ovvero pensare ad alcuni semplici accorgimenti in grado di fare la differenza in merito al consumo di carburante. A tal proposito, viene in aiuto federMobilità, l’associazione senza scopo di lucro che riunisce sotto lo stesso tetto le amministrazioni responsabili delle istituzioni della mobilità a livello Regionale, Provinciale e Comunale.

Stando almeno a quanto riferito dal gruppo, per una maggiore efficienza è opportuno ridurre la velocità di marcia mentre si viaggia in autostrada. Dati alla mano, scendere da 130 km/h a 110 km/h permetterebbe di tagliare il consumo di carburante di una cifra compresa tra il 15 e il 20 per cento.

Così riporta la nota, in cui si esorta i guidatori italiani a porre in atto accorgimenti del genere. Si tratterebbe di un comportamento virtuoso, prezioso a maggior ragione oggi, date le varie difficoltà sopra indicate. Da una piccola accortezza, ne avrebbero beneficio il Paese, l’ambiente e pure le tasche degli utenti, spiega federMobilità. È l’occasione buona per inviare fra l’altro un messaggio di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e della natura che ci circonda. Sia ai cittadini sia alle istituzioni si chiede di contribuire a un progetto di mobilità sostenibile, attraverso azioni concrete, adottabili nel quotidiano.

Il contributo di un singolo individuo viene talvolta sottovalutato, a torto. Da semplici dritte, come per esempio la riduzione della velocità in autostrada, è possibile ottenere evidenti vantaggi. In generale, conta prendere consapevolezza dell’importanza di muoversi insieme, senza scaricare la responsabilità a terzi. Insomma, è giunta l’ora di assumersi la propria fetta di responsabilità. Applicare comportamenti alla guida avveduti in maniera consapevole è alla radice del progresso e, in un discorso di ampio respiro, è cruciale avvalersi dei corretti stili di vita, ritenuti da federMobilità congrui alla svolta che da tempo l’ambiente dove viviamo richiede.

Da un certo genere di premesse sarebbe possibile facilitare il passaggio allo step successivo, sottolinea l’associazione. Di per sé non rivoluzioneranno la società, ma costituiscono la giusta fase interlocutoria, anticamera delle novità previste in futuro. L’auspicio è di assistere a importanti transizioni e veri impegni quali:

  • l’effettivo abbattimento dell’utilizzo dei combustibili fossili;
  • una diffusa elettrificazione;
  • una migliore efficienza energetica;
  • l’uso di sistemi di alimentazioni alternativi (tipo quelli basati sull’idrogeno).

Con le modifiche allo stile di vita da parte dei cittadini italiani e l’introduzione di nuove normative associate all’impiego di infrastrutture moderne e tecnologie si registrerebbe un contenimento in modo significativo delle emissioni di gas serra.

Rifornimento carburante

L‘abbattimento di consumi ed emissioni fa riferimento al settore privato, ma non solo. Difatti, affinché i valori delle sostanze nocive emesse dai mezzi di trasporto diminuiscano sensibilmente è essenziale il contributo di imprenditori e aziende. Al ramo produttivo-industriale è invocato uno sforzo. La pesantissima crisi economica attraversata complica il percorso evolutivo, d’altro canto,a lungo andare i pro soddisferebbero ciascuno degli operatori chiamati in causa.

Nello specifico, un modus operandi appropriato comporterebbe un uso più efficiente dei materiali, il riutilizzo e il riciclo dei prodotti e la riduzione dei rifiuti al minimo. Relativamente ai prodotti di base, tra i quali l’acciaio, le sostanze chimiche e i materiali da costruzione, i processi di produzione a basse o zero emissioni si trovano tra la fase pilota e la fase appena antecedente alla messa in commercio. Da solo il settore genererebbe un quarto delle emissioni globali. Conseguire lo zero netto sarà impegnativo e richiederà nuovi processi produttivi ed elettricità a basse e zero emissioni – ammette l’associazione – fino ai provvedimenti definitivi, come la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

 

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