I primi due Gran Premi del Campionato del Mondo di Formula 1 2022 hanno visto le Ferrari in grande spolvero. A brillare è stata principalmente la stella del predestinato, Charles Leclerc. Uscito vittorioso dalla prima gara, corsa in Bahrain, il monegasco ha chiuso in seconda posizione in Arabia Saudita, dietro solo al campione uscente, Max Verstappen. Complice il ritiro dell’alfiere olandese della Red Bull, il coetaneo del Cavallino Rampante guarda tutti dalla vetta della classifica generale. Sebbene tirare conclusioni assolute sia alquanto affrettato, essendo appena partita la stagione, nel driver sembra sia scattato qualcosa. A livello mentale pare aver trovato una nuova maturità, essendo meno suscettibile dal punto di vista emotivo. Qualcosa che lo tradiva in passato, nei confronti ruota a ruota con gli altri top driver della F1.
Leclerc ha la testa giusta a giocarsi obiettivi importanti
Esprimendosi proprio su Leclerc, l’ambassador del Cavallino Rampante (e noto opinionista Sky) Marc Gené ne ha tessuto le lodi al podcast F1 Nation. Da quanto mostrato finora gli sembra maturato e adesso avrebbe la mentalità adatta a giocarsi obiettivi importanti.
In precedenza, le emozioni tendevano a tradirlo, a fargli commettere errori pure piuttosto grossolani, nel momento in cui veniva messo sotto pressione. Il 2022 gli ha portato una tenuta psicologica mai vista prima. È come una versione 2.0 di sé stesso.
Quindi, Gene ha concesso un retroscena riguardo alla fase pre-stagionale. Quando si è recato a Barcellona per i canonici test privati, hanno trascorso un sacco di tempo insieme e in Charles Leclerc ha notato un’evoluzione totale nel modo di approcciarsi alla pista e crede sia evidente.
In Bahrain si aspettava che Charles fosse più al settimo cielo dopo le qualifiche, la pole position e la gara. Invece, lo ha sorpreso, in senso positivo: dava l’impressione di aver acquisto una maggiore consapevolezza di sé e soprattutto della Formula 1. Si prospetta un campionato davvero lungo e dagli atteggiamenti il 24enne pare averlo capito e interiorizzato.
Si riparte da zero
Il 2021 è stata una stagione con tante ombre e poche luci in casa Ferrari. La compagine di Mattia Binotto non ha mai dato fastidio alle superpotenze Mercedes e Red Bull. Le è toccato accontentarsi di competere per la terza piazza della classifica costruttori, aggiudicata dopo un serrato duello con McLaren. Di sussulti ce ne sono stati ben pochi. Addirittura, nessuno dei ferraristi ha messo in curriculum un Gran Premio. Il lato positivo è stato l’aver incanalato le energie fisiche e nervose nel nuovo regolamento.
Leclerc scatenato
La svolta a livello normativo prefigurava un riequilibrio dei valori e la squadra ha avuto il merito di voltare pagina e guardare oltre. Secondo Gene in quel di Maranello hanno le credenziali adatte ad aprire un’era vincente. A suo avviso i cicli non possono andare oltre quelli della Mercedes. Il predominio del territorio nell’era turbo-ibrida delle frecce d’argento rimarrà probabilmente il più lungo di sempre nella storia della Formula 1. Premesso ciò, è fiducioso sulle qualità del Cavallino Rampante. Il personale operativo della Ferrari ha le qualità per dare il via a una nuova epopea.
Non si stanca mai di ripetere che dalle annate storte si traggono maggiori lezioni rispetto a quelle positive. E adesso, una volta costruita una macchina all’altezza, sono pronti per scrivere pagine importanti, perché ne fanno parte le stesse persone reduci da cocenti delusioni. Insomma, lo spirito di rivalsa dovrebbe conferire un “boost” supplementare alla scuderia. Anche Leclerc era rimasto scottato dal 2021, chiuso persino dietro al compagno di paddock, Carlos Sainz, al debutto nel team. Il rospo amaro mandato giù forse è servito a temprarne maggiormente il carattere. Ne è certo Gene e lo sperano i fedelissimi della Rossa, animati dal senso di riscatto.