Lo scoppio dell’emergenza Covid ha comportato un brusco calo nel mercato automobilistico. La carenza di materie prime e dei microchip ha ulteriormente frenato le immatricolazioni. E, come se ciò non bastasse, il conflitto in Ucraina ha fatto la sua parte. Eppure, qualche nota positiva rimane in casa Stellantis. Almeno su un fronte, infatti, i segnali invitano a un leggero ottimismo.
Stellantis si tinge di verde
Nel corso dell’evento digital round table su Round 24, focalizzato sulle flotte aziendali, il presidente di Aniasa, Alberto Viani, ha parlato di un calo del 19 per cento riguardo alle vetture registrate. Di rimando, le unità a noleggio hanno registrato un meno 10 per cento, ovvero un valore lievemente migliore rispetto allo scorso anno. La nota positiva nel caso di Stellantis proviene sul fronte dei veicoli commerciali. A tal proposito, un ulteriore impulso potrebbe arrivare in caso di approvazione, da parte dell’esecutivo, della detrazione del 100 per cento dell’IVA.
Il conglomerato italo francese è leader in questa categoria di mezzi e pare avere le idee chiare sulla politica da adottare in futuro. A nome della compagnia, il Country Manager, Santo Ficili, ha definito prioritaria la riduzione delle emissioni. Il conglomerato si impegnerà a velocizzare il processo di transizione elettrica e a soddisfare le esigenze della clientela, sempre all’insegna dell’italianità, ha aggiunto Ficili. Che ha, peraltro, evidenziato come tanti dei nuovi progetti a impatto zero vedranno la luce nelle città di Torino e Melfi.
Maria Grazia Davino, sales&marketing manager, ha ribadito il concetto di quanto sia cruciale puntare su soluzioni ecosostenibili. Stellantis ha un piano investimenti di 30 miliardi di euro entro il 2025 per sviluppare dei software in grado di consentire il dimezzamento delle emissioni nel breve periodo e l’azzeramento entro il 2038.
Le flotte aziendali sono diventate un punto di riferimento e attualmente costituiscono la prima forma di avvicinamento al comparto full electric per gli utenti. Secondo Andrea Valente di Free2Move il rent a breve-medio termine è cresciuto. Pertanto, l’azienda ha affiancato la fornitura dei mezzi ad una serie di servizi paralleli, tra cui quelli inerenti agli strumenti associati, nonché l’occasione per i fruitori di una vettura aziendale elettrica di passare ad una termica nel trasporto familiare.
Dello stesso avviso un’altra controllata di Stellantis, Leasys, che punta al nolo sul lungo periodo, oltre al car-sharing, volto a fornire modalità di pagamento ad hoc in relazione alle esigenze del consumatore. Non meno significativa la criticità della ricarica. In tanti evitano di acquistare un EV per il timore di rimanere a corto di energia o di assistere a un “invecchiamento precoce” della tecnologia. Il CEO Roberto di Stefano, ha sottolineato l’installazione da parte di Free2Move di 260 mila colonnine in tutto il Vecchio Continente. Adesso sono in fase di studio per rafforzare i metodi di recharge in parcheggio, in destinazione e in trasferimento. Per il resto, l’intero portafoglio prodotti attuale può avere una seconda vita.