Il piano di rilancio ed espansione dei marchi Alfa Romeo e Maserati, presentato oramai diversi anni fa e pronto a concretizzarsi con il nuovo piano industriale, potrebbe dover fare i conti con i dazi che il governo americano potrebbe imporre alle vetture importate dall’Europa. Un provvedimento di questo tipo rappresenterebbe un ostacolo enorme per i due marchi italiani che, per loro stessa natura, fanno del “Made in Italy” un punto centrale di tutta la loro strategia.
FCA starebbe valutando diverse soluzioni in questo periodo per mettere in atto delle vere e proprie contro-misure ai provvedimenti dell’amministrazione Trump. Sul tavolo, come vero e proprio piano B, resta l’ipotesi di uno spostamento delle linee di produzione negli USA, uno scenario improbabile sino a poche settimane fa ma che, al momento, non è ancora stato escluso dal gruppo guidato da Sergio Marchionne che sta valutando con attenzione quali saranno gli effettivi interventi del governo americano impegnato in una guerra economica, senza esclusione di colpi, con l’Europa e la Cina.
Al momento, le uniche dichiarazioni di FCA sulla questione, oltre a quelle generiche di Marchionne, arrivano dal responsabile di Fca Powertrain, Robert Lee, che a Bloomberg ha dichiarato che il gruppo sta “predisponendo una serie di iniziative di emergenza allo scopo di mettersi al riparo da eventuali danni causati dai dazi sui veicoli minacciati da Donald Trump”.
I dazi USA, che potrebbero incrementare sino al 20-25% sulle vetture importante dall’Europa, mettono al rischio il piano di espansione di Alfa Romeo, che come certificano gli ultimi dati di vendita di ieri ha chiuso un ottimo primo semestre oltreoceano, ed in misura minore di Maserati che ha però in cantiere il lancio di un nuovo SUV entry level, un modello dal prezzo inferiore rispetto agli standard di Maserati, che verrà prodotto in Italia.
E’ chiaro, invece, che i dazi non toccheranno più di tanto Ferrari. Le vetture della casa di Maranello, che ha negli USA uno dei suoi principali mercati, si rivolgono ad un target di clienti ben diverso e l’applicazione dei dazi, con conseguenti incrementi di prezzo, difficilmente andrebbe ad erodere più di tanto le lunghe liste d’attesa.
Sul tavolo resta anche un’altra ipotesi, il cosiddetto Ckd (Complete knock down) che prevede la realizzazione dei vari componenti delle vetture in un Paese, in questo caso in Italia, e l’assemblaggio finale in un altro Paese, negli USA, che potrebbe quindi impegnare un alto livello di manodopera. Questo scenario rappresenterebbe una sorta di compromesso economico tra l’Europa e gli USA anche se la sua reale fattibilità, per quanto riguarda i modelli Alfa Romeo e Maserati, è tutta da dimostrare e valutare.
La guerra economica tra Europa e USA andrà avanti ancora per diversi mesi ed, al momento, una soluzione che accontenti entrambe le parti sembra essere ancora molto lontana. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati ai futuri modelli Alfa Romeo e Maserati.
8 Commenti
Lascia il tuo commento, condividi il tuo pensiero