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Le 3 Alfa Romeo più veloci sulla pista di Top Gear

Ecco i modelli del “biscione” che si sono espressi meglio sull’impianto di prova del noto programma tv inglese.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio
Foto Alfa Romeo

Alfa Romeo è strettamente legata al mondo delle corse. La sua tradizione agonistica è di altissimo livello, come le auto da gara a sua firma. Anche Enzo Ferrari è cresciuto professionalmente fra le iconiche creature di questo marchio. Non è strano, quindi, pensare a delle classifiche prestazionali per i modelli della casa automobilistica milanese. Oggi ne abbiamo stilata una, raggruppando le sue vetture più veloci fra quelle messe alla frusta sulla pista di Top Gear, con al volante il mitico e misterioso “The Stig“. L’impianto utilizzato dagli uomini del programma televisivo della BBC si trova al Dunsfold Aerodrome nel Surrey, Regno Unito.

Questa pista, lunga poco meno di 3 chilometri, è stata disegnata dai collaudatori Lotus, per testare le loro vetture. Sorge in un’ex base aerea della Royal Canadian Air Force. La struttura prese forma durante la seconda guerra mondiale. Poi fu usata da British Aerospace. Il layout è quello giusto per misurare il valore delle auto in condizioni diverse. Qui, purtroppo, non sono state messe alla prova tutte le Alfa Romeo, per questo nella classifica odierna non troverete modelli come la Giulia GTAm e la 8C Competizione. Ecco le 3 vetture del “biscione” più veloci sulla pista di Top Gear…fra quelle testate da “The Sting”.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

Questa creatura si colloca in cima alla lista dei tempi fatti segnare dall’uomo con casco bianco sul circuito di Top Gear, rivista che nel 2016 l’ha insignita del prestigioso titolo di “Auto dell’Anno”. Certo, se scendesse in pista la GTAm farebbe ancora meglio ma, fra le vetture del “biscione” provate fino ad oggi in quella cornice ambientale, l’Alfa Romeo Quadrifoglio risulta la più rapida, col tempo di 1’21″80. Una performance che la colloca davanti a modelli più sfacciatamente sportivi.

Del resto stiamo parlando di una berlina sportiva spinta da un motore V6 biturbo da 2.9 litri, nato in collaborazione con Ferrari. Questo cuore, derivato da quello della California T, è totalmente in alluminio. Eroga una potenza massima di 510 cavalli a 6500 giri al minuto, con 600 Nm di coppia tra 2500 e 5500 giri al minuto. Quanto basta per bruciare lo scatto da 0 a 100 lm/h in 3.9 secondi e per raggiungere una velocità massima di 307 km/h.

Emozioni rombanti e rampanti

Il know-how traghettato dalla casa di Maranello si coglie tutto nella preziosa unità propulsiva, esaltante in termini di erogazione e sound. L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio è una vettura moderna e innovativa, che regala vigore, handling e bellezza. Caratteristiche all’origine della fiamma d’amore scoccata negli uomini di Top Gear.

Questa vettura abbina una perfetta distribuzione dei pesi a un rapporto peso/potenza ai vertici della categoria, grazie all’esteso uso di materiali compositi come la fibra di carbonio, presente anche su tetto, cofano, splitter anteriore, nolder posteriore e inserti laterali delle minigonne.

Le masse dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio possono essere ulteriormente ridotte con due componenti disponibili su richiesta: i dischi freno carboceramici e i sedili Sparco con scocca posteriore in fibra di carbonio. Fra le tecnologie di ausilio al guidatore, meritano di essere menzionate il Forward Collision Warning, l’Autonomous Emergency Brake con riconoscimento dei pedoni e il Lane Departure Warning, che hanno contribuito in maniera decisiva all’assegnazione della valutazione di sicurezza 5 Stelle da parte di Euro NCAP. Il cambio ZF automatico a 8 rapporti ha una calibrazione tale da permettere di effettuare le cambiate in soli 150 millisecondi in modalità Race. Davvero super!

Alfa Romeo 4C

Piazza d’onore, nella classifica odierna, per l’Alfa Romeo 4C, che si conferma al vertice per le sue dinamiche. Il tempo ottenuto da The Stig sulla pista di Top Gear è di 1’24″80. Diverse granturismo di razza sono costrette a stare dietro di lei, a dispetto della sua potenza relativamente contenuta. Questa “supercar compatta“, interpreta in modo efficace il tema della sportività. I suoi valori sono: lo stile italiano, il pacchetto tecnico, le prestazioni e il piacere di guida.

Guardandola, si viene rapiti dalle linee forti ed aggressive, che profumano di pista. In esse si coglie la tradizione del marchio nell’universo dorato del motorsport. L’Alfa Romeo 4C è stata prodotta dal 2013 al 2021: un ciclo lungo per una coupé a due posti secchi che è stata una felice sorpresa per gli appassionati, che attendevano da tempo un prodotto del genere.

Piacere di guida

Questa è un’auto orientata al divertimento: una missione svolta al meglio. Il merito va all’armonia del pacchetto tecnico: motore in posizione posteriore centrale, trazione posteriore, grande robustezza strutturale, leggerezza. L’Alfa Romeo 4C non poteva deludere, non solo perché il suo nome si ricollega alla grande tradizione sportiva della casa milanese. Ci sono anche le collaborazioni con Dallara e Maserati a concorrere alla causa. Una simile miscela doveva per forza fare centro.

Nella sigla di quest’auto sportiva si evidenzia la natura a quattro cilindri del suo motore da 1742 centimetri cubi di cilindrata. La piccola unità propulsiva, grazie alla sovralimentazione, riesce ad ottenere un livelli di potenza notevole in rapporto alla cubatura: 240 cavalli a 6000 giri al minuto. Questi purosangue di razza sono chiamati ad esprimersi su un corpo leggero, il cui peso a secco è di appena 895 chilogrammi, grazie al telaio monoscocca in fibra di carbonio.

Ovvio che in un quadro del genere le prestazioni siano degne di vetture con molta più energia sotto il cofano. L’Alfa Romeo 4C accelera infatti da 0 a 100 km/h in 4.5 secondi, mentre la velocità massima si spinge a quota 255 km/h. Al cambio a 6 marce con comandi al volante (Dual Dry Clutch) il compito di aiutare il driver nella gestione delle danze. Notevoli le sue doti emotive.

Alfa Romeo 147 GTA

Sul terzo ed ultimo gradino della lista odierna si colloca l’Alfa Romeo GTA, che ha completato il nastro d’asfalto della pista di Top Gear in 1’30″00. Questa vettura declina in chiave sportiva l’omonima compatta a due volumi, nata nel 2000 per rimpiazzare le 145 e 146. Lo stile del modello si deve all’estro creativo di Walter de Silva e Wolfgang Egger, che hanno miscelato al meglio gli ingredienti, per un design entrato subito nel cuore della gente.

Di grande livello la maneggevolezza e il piacere di guida, nonostante si tratti di un’auto a trazione anteriore. Questo anche grazie alla scelta riuscita sul fronte delle sospensioni a quattro ruote indipendenti, che abbinano l’efficacissimo quadrilatero alto nella parte anteriore con il valido MacPherson in quella posteriore. Soluzioni costose, difficili da trovare in altri modelli dello stesso segmento.

Scariche di adrenalina

L’arrivo sul mercato dell’Alfa Romeo 147 GTA risale al mese di novembre del 2002. Per gli appassionati del marchio del “biscione”, il suo debutto in società fu un ottimo regalo, grazie alla capacità del modello di far vibrare le corde emotive. Cuore di questa compatta sportiva è il motore 3.2 V6 “Busso” a 24 valvole, capace di erogare una potenza massima di 250 cavalli a 6200 giri al minuto. Si tratta dello stesso sei cilindri montato sulla 156 GTA.

Grazie al suo apporto, il quadro prestazionale è votato all’eccellenza, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.3 secondi e da 0 a 1000 metri in 26.1 secondi. La velocità massima si spinge fino a quota 248 km/h. Sono prestazioni di grande vigore, degne delle sue nobili origini. Molto efficace il telaio, che regala dinamiche di ottimo livello, anche con il metro dei nostri giorni. Di serie c’è il VDC, un sofisticato sistema di controllo della stabilità del veicolo, che affina ulteriormente il suo handling.

L’assetto e la guidabilità sono in grado di soddisfare le aspettative degli appassionati che, sull’Alfa Romeo 147 GTA, trovano esattamente quello che cercano. Diversi interventi hanno riguardato l’estetica, resa molto più aggressiva di quella del modello base. Qui l’auto sembra più muscolare e meglio posata a terra. Anche l’abitacolo guadagna un’impostazione più sportiva, con dettagli specifici che distinguono questo allestimento.

Fonte | Fastestlaps

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