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Rimborso Rc auto: perché le compagnie diranno no

Rimborso Rc auto

Il ragionamento è: siccome c’è stato il lockdown da coronavirus nel 2020, allora gli incidenti si sono azzerati, e le compagnie hanno fatto affari d’oro con le polizze per le vetture: per Assoutenti, uno scandalo. Quindi, dovrebbero restituire agli automobilisti i maggiori profitti: un rimborso Rc auto per i risarcimenti non effettuati, visto che i sinistri erano assenti. La cosa è finita anche in Parlamento.

Rimborso Rc auto: 2,2 miliardi

Per l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), il tesoretto delle compagnie è di 2,2 miliardi di euro: in media, circa 50 euro a polizza.

L’idea è del sottosegretario all’Economia, Federico Freni, rispondendo in commissione Finanze alla Camera a un’interrogazione parlamentare: nell’ambito di ulteriori provvedimenti, potranno essere analizzate con attenzione le eventuali proposte che dovessero riguardare il settore assicurativo. Ha detto con parole molto politiche.

Rimborso Rc auto 2

Un no alla restituzione dei soldi Rca: 4 perché

Ma cos’hanno diritto di rispondere le compagnie? Uno: non sono enti di beneficenza, ma società per macinare profitti a tutti spiano. Due: le tariffe le fissano le compagnie, liberamente, non lo Stato. In piena liberalizzazione tariffaria. Tre: adesso, le compagnie mettono via i soldi per le riserve. Domani, quando gli incidenti saliranno, le assicurazioni avranno i quattrini per pagare. E quattro: comunque, potrebbero sempre sostenere di essere state prodighe di sconti e bonus agli automobilisti.

Lo Stato prima o poi dovrà decidersi. O lascia le Rc auto libere; o impone i prezzi. Questa via di mezzo della politica di lasciare le Rc auto libere e poi di voler imporre i prezzi non è ammessa. Neppure l’Unione Europea la vuole, visto che propugna il libero mercato nella libera concorrenza. Ormai la frittata è fatta: la politica in tutti questi anni avrebbe potuto fare leggi per migliorare la concorrenza. Non l’ha fatto. Anzi: adesso vuole addirittura estendere alle compagnie estere l’indennizzo diretto, che fa solo salire i prezzi Rca. Una politica molto ondivaga e indecisa. Poi, quando vengono fuori le magagne come il caro energia, emergono tutti i guai.

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