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Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Aprile: la bellissima sconosciuta

Ecco un vero gioiello, nel segno del “biscione”, che non tutti gli alfisti conoscono.

Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Aprile
Screen shot da video My Car Heaven

L’Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Aprile del 1931 ha un nome lungo quanto i complimenti che meriterebbe l’autore del suo stile. Il magnifico esemplare appartiene al famoso collezionista italiano Corrado Lopresto, che in diversi eventi delizia gli appassionati con auto storiche da sogno. Lui è il prezioso custode di questa creatura. In tempi recenti l’ha portata in Sicilia, arricchendo la tela delle classiche in mostra nell’isola, per la rievocazione della vittoria conseguita dalla Lancia Augusta Berlina Lusso di Costantino Magistri alla Targa Florio del 1936.

La base è quella della 6C 1750 Gran Sport, come rivela chiaramente la prima parte della sigla. In origine la sua carrozzeria spider portava la firma di Zagato. Dopo alcuni passaggi di proprietà, conditi da qualche impegno agonistico, nel 1938 l’auto finì nella mani di Giuseppe Aprile, titolare dell’omonima carrozzeria di Savona.

A lui il merito di averla vestita nel modo in cui la vediamo oggi, giovandosi dell’apporto stilistico di Mario Revelli de Beaumont e della sua magica matita. Il risultato degli sforzi creativi di quest’ultimo è una vera scultura su quattro ruote, degna di essere esposta in un museo d’arte.

Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Aprile: arte in movimento

Scorrendo i suoi lineamenti, si resta sedotti dall’armonica sinuosità delle curve, dalla fluidità dei tratti, dal gusto estetico che trasuda da ogni dettaglio. Non è un caso se il modello è riuscito a mettersi in luce in alcuni dei più importanti concorsi d’eleganza su scala mondiale. A quello di Villa d’Este del 2014 ha guadagnato la Coppa d’Oro. Da alcune prospettive d’osservazione sembra un violino, un magnifico Stradivari.

La parte esteticamente più pesante è, a mio avviso, il frontale, impossibile da snellire più di tanto, per la presenza sotto il cofano di un corposo motore del “biscione”. Il colpo d’occhio, però, anche nella parte anteriore è molto gratificante. Dal vivo rende ancora meglio, molto meglio. Oggi questa silhouette continua a splendere, calamitando gli sguardi di tutti, quando l’auto viene portata in giro dal fortunato owner. L’attento e minuzioso lavoro di restauro ha condotto il modello alla contemporaneità, con lo splendore di quando nacque.

A garantire la spinta dell’Alfa Romeo 6C 1750 GS Aprile provvede un motore a 6 cilindri in linea, con compressore, che le consegna un buon temperamento sportivo. Il merito è degli 85 cavalli messi sul piatto da questo generoso cuore da 1752 centimetri cubi, che muove agilmente il leggero corpo della vettura, portandola fino a una velocità massima di 145 km/h.

Questa creatura in esemplare unico (telaio 10814331) interpreta al meglio lo stile flamboyant, con il riconosciuto gusto di Mario Revelli de Beaumont. Il suo ingresso nella collezione Lopresto avvenne nel 2008. Al celebre architetto e imprenditore milanese va anche il merito di aver commissionato un restauro di altissima qualità e di portarla in giro in eventi prestigiosi, regalando le sue forme al godimento del pubblico. Chapeau!

Fonte | Collezione Lopresto

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