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Tavares chiede all’Europa che tipo di mobilità vuole

Stellantis: il numero uno del gruppo Carlos Tavares ha chiesto all’Europa di fare chiarezza sul tipo di mobilità che vuole in futuro

Carlos Tavares
Carlos Tavares

Carlos Tavares, ha chiesto all’Unione Europea di chiarire che tipo di mobilità vuole. Il CEO di Stellantis lo ha dichiarato in un incontro con i media nell’ambito della presentazione del piano strategico a lungo termine del gruppo franco-italo-americano.

Carlos Tavares: il CEO di Stellantis chiede chiarezza all’Europa

A suo avviso, se il Vecchio Continente raggiungerà livelli di immatricolazioni pre-pandemia, dipenderà da come si vorrà supportare l’industria automobilistica. Il numero uno di Stellantis ha ricordato che lo scorso anno sono andate perse in Europa più di 3 milioni di unità tra autovetture e veicoli commerciali rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. Pertanto, le consegne di autovetture e veicoli commerciali nell’Unione Europea nel 2021 sono state di 13,7 milioni di unità.

Una cifra bassa per il nostro continente che normalmente registra tra i 18 e i 20 milioni di auto commercializzate. Allo stesso modo, Tavares ha affermato che “se la società europea decidesse che la libertà di mobilità non è importante, dovremo andare in un’altra direzione”. Guardando al futuro di quest’anno, Tavares stima che le vendite di autovetture e veicoli commerciali aumenteranno del 3 per cento anno su anno.

Per questo Carlos Tavares ha assicurato che il vero problema è che se l’Europa vuole tutelare l’industria automobilistica “deve creare le condizioni per elevare questo mercato ad un altro livello”, altrimenti “ci saranno delle conseguenze”.

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Stellantis: il numero uno del gruppo Carlos Tavares ha chiesto all’Europa di fare chiarezza sul tipo di mobilità che vuole in futuro

Tavares ha pure detto che pur lavorando nel settore auto dal 1981 non ricorda che sia mai accaduto quanto sta avvenendo oggi e cioè una trasformazione così veloce e radicale del settore a causa del passaggio alla mobilità elettrica. 

Quanto alla rescissione del contratto con la rete dei rivenditori, ciò è dovuto principalmente ad una riduzione dei costi necessarie a causa dell’avvento delle auto elettriche. Vedremo cos’altro dirà oggi alle 14 ad Amsterdam, luogo scelto per la conferenza stampa di presentazione del nuovo piano industriale.

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