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Stellantis istituisce una task force per l’Ucraina

Stellantis: il CEO Tavares assicura di aver istituito una task force per monitorare la situazione dei suoi dipendenti in Ucraina

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A margine della presentazione della strategia decennale di Stellantis, che il CEO Carlos Tavares svelerà questo martedì 1 marzo alle 14, il capo del gruppo automobilistico ha voluto fornire notizie rassicuranti sulla situazione dei dipendenti della sua filiale ucraina. “Abbiamo 71 persone che lavorano per noi in Ucraina. Da giovedì sera abbiamo istituito una task force il cui unico obiettivo è mantenere i contatti e fornire assistenza se necessario. Fino a lunedì sera erano tutti in buona salute.

Stellantis: task force in Ucraina per aiutare i suoi dipendenti in Ucraina

Carlos Tavares ha parlato anche dell’impatto della crisi sul funzionamento della fabbrica gestita in partnership con Mitsubishi, a Kaluga, a meno di 200 km da Mosca. “In tempo di pace come in tempo di guerra, dobbiamo rispettare le decisioni del potere politico per renderci conformi. Al momento abbiamo difficoltà a portare parti via terra a Kaluga”. Il sito impiega 3.000 dipendenti russi e 8 stranieri provenienti da altri siti di Stellantis.

“L’impatto economico è marginale. Kaluga rappresenta da 20 a 30 milioni di euro di profitti e l’Eurasia l’1,5 per cento della nostra quota di mercato”. La fabbrica russa è interamente dedicata alla produzione di servizi pubblici. Ogni anno vi vengono assemblati 11.000 veicoli dei 2 milioni di veicoli commerciali prodotti da Stellantis.

A differenza dell’Iran dove la crisi geopolitica aveva costretto il gruppo PSA, spinta dagli americani, a ritirarsi dal mercato, Stellantis non ha voluto, per il momento, applicare questa giurisprudenza al proprio mercato russo.

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Stellantis: il CEO Tavares assicura di aver istituito una task force per monitorare la situazione dei suoi dipendenti in Ucraina

“Questa crisi potrebbe avere un impatto duraturo sul mercato europeo, già indebolito “dalla crisi dei semiconduttori, dall’atteggiamento attendista dei consumatori che vogliono vedere gli sviluppi tecnologici ed elettrici prima di acquistare un nuovo veicolo e il prezzo delle auto che è in aumento causando difficoltà di potere d’acquisto. Bisogna trovare una soluzione affinché le classi medie possano continuare ad acquistare veicoli nuovi”, ha insistito Carlos Tavares.

Il CEO di Stellantis dice che non esclude la possibilità che le vendite in Europa rimangano stabilmente sotto i 15 milioni di unità contro i 18 milioni prima della crisi del Covid. Vedremo dunque come si evolverà la delicata situazione nei prossimi giorni.

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