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La Germania si oppone all’addio alle termiche

Ancora una volta, la Germania si oppone all’addio alle termiche. Siamo ben lontani dall’ideologia elettrica di qualche mese fa

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No, no e ancora no. La Germania dice ai Gruppi auto di produrre ancora le vetture termiche, ossia a benzina o diesel. Anche nel 2035. Così, si oppone alla Commissione Europea: questa vuole l’obbligo di produrre solo elettriche da quella data. Infatti, il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, è stato perentorio: Berlino fa muro contro la proposta della Commissione di mettere al bando le termiche nel 2035. Purché possano essere alimentate esclusivamente con combustibili sintetici.

Germania ed elettrico: si parte dalla Cop26

D’altronde, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Cop26 ha visto la Germania e la stessa Italia non firmare l’accordo sulla fine dei motori termici nel mondo nel 2040. Sulla questione, era intervenuto Carlo Tritto, Policy Officer di Transport & Environment Italia: occasione persa. Il nostro Paese è in cima alle classifiche per numero di vetture pro capite, responsabili del 16% delle emissioni di gas serra.

Si rinsalda più che mai l’alleanza Berlino-Parigi. Questo asse emerge pure dalle parole di Wissing: oggi non abbiamo abbastanza veicoli elettrici, dice. Dobbiamo aumentarne la disponibilità. Quindi, meglio che le persone ricorrano alla tecnologia dell’ibrido come soluzione intermedia. Per il futuro, non possiamo puntare solo sulla mobilità elettrica o sull’idrogeno. C’è bisogno di mantenere un approccio tecnologico neutrale. Come vuole Parigi, che punta anche sull’ibrido plug-in. Il quale è di base un termico.

Cosa dice l’Acea

Anche l’Acea Costruttori è in linea. Accoglie con favore e condivide pienamente l’obiettivo di promuovere l’adozione dei veicoli elettrici. Però critica l’audace ambizione di avere almeno 30 milioni di auto a emissioni zero sulle strade dell’Unione europea entro il 2030. Per il direttore generale Eric-Mark Huitema, questa visione è molto lontana dalla realtà odierna.

Questione di numeri. Nel 2019, sulle strade dell’Ue, circolavano 243 milioni di vetture: 615.000 erano veicoli elettrici, alimentati a batteria oppure a celle a combustibile. Lo 0,25% dell’intero parco auto. Invece, per raggiungere l’obiettivo della Commissione, serve una crescita delle auto a emissioni zero in circolazione sulle nostre strade di quasi 50 volte in soli 10 anni. Troppo per l’Acea, non si può fare.

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