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Ferrari: chi c’è dietro al test negato con la SF21?

Pare infatti che lo stop alle attività con la SF21 patito ieri dalla Ferrari a Fiorano non sia stato soltanto frutto di una scelta FIA

Carlos Sainz

In casa Ferrari è cominciata ieri la tre giorni di test casalinghi, presso l’impianto proprietario di Fiorano, che aprono le ostilità di una stagione di profondi cambiamenti. La monoposto condotta a Fiorano dal test driver Robert Shwartzman, quindi dai due piloti titolari Charles Leclerc e Carlos Sainz, non è però la SF21 dello scorso anno come era stato anticipato da più parti, ma piuttosto la più vetusta SF71H. Una necessità che ha costretto il Cavallino Rampante a rivedere i piani della tre giorni di test di Fiorano, in virtù di una problematica legata ad alcuni non aggiornamenti regolamentari sulle cosiddette “previous cars”.

Difatti se fino allo scorso anno la FIA autorizzava per i test privati solo monoposto risalenti ad almeno due anni prima l’ultima stagione disputata, in virtù del cambiamento regolamentare di una certa portata atteso quest’anno tutti i team si erano confrontati sulla possibilità di utilizzare durante i test privati di quest’anno le monoposto risalenti alla stagione 2021. Tutte le squadre avevano poi definito un parere favorevole sulla questione.

È ovvio quindi che in Ferrari era stato proposto l’utilizzo della SF21 durante la tre giorni di test a Fiorano, sebbene dopo aver sentito il parere della FIA questa bocciava la possibilità. A Maranello si decideva quindi di virare sulla SF71H risalente addirittura al 2018. Come riportava Roberto Chinchero sull’edizione italiana di Motorsport.com:

“l’impressione è che la Federazione Internazionale non abbia ancora inserito nel regolamento sportivo l’accordo preso dalle squadre, visto che al momento l’ultima versione (dello scorso 8.12) riporta ancora la definizione di ‘Previous Cars’ come vetture risalenti a due stagioni precedenti. Secondo alcuni ‘rumors’ raccolti da Motorsport.com, in realtà un test con una vettura 2021 potrebbe essere già stato fatto in Bahrain da una squadra non di primo piano, ma al momento non ci sono conferme ufficiali”

Perché la Ferrari è stata quindi bloccata in questo modo?

Pare infatti che lo stop alle attività con la SF21 patito ieri dalla Ferrari a Fiorano non sia stato soltanto frutto di una scelta FIA in merito all’applicazione pedissequa delle norme regolamentate. Pare più certo invece che a mettere la classica pulce nell’orecchio alla Federazione Internazionale sia stato un team, secondo le indiscrezioni un team motorizzato Mercedes che non necessariamente dovrebbe essere quello ufficiale gestito da Toto Wolff.

Charles Leclerc
Charles Leclerc oggi a Fiorano con la vecchia SF71H – Foto di Davide Cavazza

Di conseguenza sembra piuttosto evidente che al centro del cambio di programma ci sia l’intervento di qualcuno che ritiene probabile un Cavallino Rampante in netta ripresa rispetto agli anni scorsi. D’altronde il team citato da Motorsport.com che ha già svolto un test privato in Bahrain con la monoposto della stagione 2021 è stato la Haas con Nikita Mazepin. In quel caso però nessuno ha obiettato sulla scelta, forse perché il team che ha chiuso la classifica del Mondiale Costruttori durante la stagione passata non fa paura a nessuno…

Ciò va ad identificare un certo livello di pressione che potrebbe caratterizzare sia l’avvio della stagione, sia l’intera stagione che sarà la prima ad essere protagonista di un complesso cambiamento regolamentare che potrebbe garantire fra i suoi protagonisti proprio la Ferrari. Per questo la Scuderia viene tenuta sotto osservazione in questo modo. E questo potrebbe essere un buon segnale per la stagione che sta per cominciare.

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