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Auto elettriche: +43% a novembre 2021 in Italia

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In un mare di lacrime, le auto elettriche sorridono: +43% a novembre 2021 in Italia. Pur restando fenomeno di nicchia, perché costose, con percorrenze da migliorare, e in assenza di una rete di colonnine di ricarica veloce adeguata. Sono 6.927 le unità BEV vendute, col 6,6% di quota mercato.

Eppure erano finiti gli incentivi. Allora perché questi numeri belli? La risposta la dà Motus-E: i risultati di novembre sono figli dell’onda lunga delle consegne già previste, rallentate dalla crisi delle materie prime, ma anche delle autoimmatricolazioni (le km 0) che crescono sensibilmente.

E le ibride plug-in? Crescono sempre più lentamente nel corso degli ultimi mesi, attestandosi su valori simili a quelli di ottobre.

A livello di consolidato annuale, da gennaio a novembre 2021, le BEV toccano quota 61.093 unità. Previsione Motus-E: oltre le 65.000 unità entro fine anno, considerando che dicembre è solitamente un mese ricco di consegne di fine trimestre.

Se tale previsione fosse confermata, assisteremmo anche quest’anno ad un raddoppio dell’immatricolato BEV (+100% nel 2021, rispetto alle 32.000 unità del 2020), nonostante gli incentivi terminati. E nonostante norme confuse e disordinate.

Ma Motus-E è critica contro il Governo Draghi. Ci sono le conseguenze nefaste di una mancata pianificazione dei supporti sul mercato. La prenotazione degli incentivi ha portato a un “tesoretto” di immatricolazioni.

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Auto elettriche: rischio 2022 drammatico

Da gennaio 2022, questo effetto è comunque destinato a sparire. Altrove, ci sono incentivi e piani per le colonnine: la Francia (cui per altri versi vogliamo sempre ispirarci), la Germania e altri.

In Italia, in assenza di ulteriori supporti, è plausibile che i valori delle BEV immatricolate nei primi mesi del 2022 siano inferiori a quelli dei primi mesi del 2021, dice Motus-E.

Perché? Uno: calo della domanda non supportata dal bonus all’acquisto. Due: mancanza di prodotti BEV disponibili in Italia. I Gruppi auto producono un numero limitato di mezzi elettrici.  Li invierà in mercati più appetibili del nostro. Morale: urge quindi un intervento del Governo in legge bilancio 2022.

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