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Piano d’azione sicurezza stradale, servono nuovi limiti di velocità

In materia sicurezza della circolazione interviene l’Organizzazione Mondiale della Sanità che chiede un abbassamento dei limiti di velocità nelle autostrade ma non solo.

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Ed alla fine le città diventerebbero immense aree con limiti di velocità a 30 Km/h e sulle autostrade si potrebbe circolare solo entro i 100 Km/h. Questo è lo scenario che avremmo se la proposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità facesse breccia e venisse approvata da tutti gli Stati, Italia compresa.

Si chiama “Piano d’azione globale per la sicurezza stradale”, un progetto che mira a votare verso la sicurezza stradale le regole della circolazione a livello mondiale. Statistiche alla mano, escludendo i periodi di lockdown e limitazioni alla circolazione che purtroppo di questi tempi sono stati una abitudine, sulle strade si muore ancora troppo.

Incidenti stradali il più delle volte causati dalla elevata velocità, soprattutto gli incidenti più gravi e mortali. Per questo anche l’OMS propone correttivi, votati naturalmente al contenimento dei limiti di velocità. Ecco cosa propone l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

Le proposte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sui limiti di velocità da imporre agli automobilisti

Tutti a 100 Km/h in autostrada, questa è solo una delle richieste avanzate dall’OMS nel suo Piano d’azione globale per la sicurezza stradale. In un ampio progetto di severità e regole rigide per venire incontro all’esigenza di aumentare la sicurezza stradale e diminuire il numero dei sinistri gravi e mortali sulle strade, l’OMS punta i piedi sui limiti di velocità.

Oltre a quello prima citato che riguarda le autostrade, si passerebbe al limite dei 30 Km/h generalizzato nelle città e a quello di 80 Km/h nelle strade extra urbane. Con queste soluzioni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha come obbiettivo, quello di ridurre della metà il numero dei decessi a seguito di sinistri stradali. Un obbiettivo molto ambizioso questo, ecco perché si parla di limiti di velocità molto rigidi.

Anche le emissioni inquinanti alla base delle proposte dell’OMS

I dati sui decessi a seguito di sinistri stradali sono terrificanti. Ogni anno muoiono 1,3 milioni di persone in media a causa degli incidenti stradali. E i feriti, più o meno gravi sono oltre 50 milioni all’anno. Numeri impressionanti.

Nel progetto previsto dal Piano d’azione globale per la sicurezza stradale, oltre ai limiti di velocità si punta ad un incremento dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, ad un aumento dell’uso di sistemi di sicurezza attiva a bordo delle auto ed a un miglioramento del sistema di intervento post incidente.

I limiti di velocità tornano in discussione, si cerca di copiare gli Usa

Naturalmente però, le cose più discutibili restano i prima citati limiti di velocità consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Perché si tratta di una rivoluzione profonda.  E se in Italia il limite perle autostrade oggi è di 130 Km/h, scendere a 100 Km/h non è certo un cambiamento da poco. I Germania ancora peggio, dal momento che esistono tratti di autostrada dove il limite di velocità è solo consigliato e non imposto.

La proposta ha pure basi scientifiche e statistiche che prendono a riferimento gli Stati Uniti d’America dove il limite è fissato a 90/110 Km/h e dove le sanzioni severe spingono gli automobilisti al rispetto drastico di queste limitazioni.

Il traffico cala se si impongono limiti di velocità più bassi, questo ciò che sostiene l’OMS nella sua proposta. Secondo l’analisi, il traffico viene generato sostanzialmente dalla diversa velocità di percorrenza degli utenti e non dai limiti di velocità.  Inoltre si sostiene che viaggiare ad una velocità più bassa fa consumare meno carburante, con conseguente meno inquinamento.

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