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Alfa Romeo Racing saluta Giovinazzi: al suo posto il cinese Zhou

Alfa Romeo Racing ha annunciato che il rapporto con Antonio Giovinazzi si concluderà alla fine di quest’anno: dentro Guanyu Zhou

Antonio Giovinazzi

Frederic Vasseur lo aveva ammesso qualche giorno fa, “annunceremo il nuovo pilota per il 2022 martedì prossimo”. Oggi Alfa Romeo Racing ha annunciato che il rapporto con Antonio Giovinazzi si concluderà alla fine di quest’anno, lo fa innanzitutto sui social pubblicando una fetta di video lunga appena 12 secondi per salutare l’italiano che probabilmente appare fra i piloti più sottovalutati e mal sopportati di sempre in Formula 1.

Alfa Romeo Racing scarica Antonio con le parole di rito di Frederic Vasseur che ha ammesso quanto “dire addio ad un pilota non sia mai facile, soprattutto nel caso di Antonio che è stato parte della squadra per così tanto tempo. Separandoci, conserveremo i ricordi dei momenti belli traendo insegnamento da quelli meno piacevoli, consapevoli di quanto ci hanno fatto crescere insieme come squadra. Auguriamo ad Antonio il meglio per il suo futuro dopo la stagione 2021: prima di allora, abbiamo ancora tre gare per raggiungere altri buoni risultati insieme, e finire al meglio la stagione”. La fine del rapporto fra Antonio Giovinazzi e Alfa Romeo Racing d’altronde era ormai nell’aria da mesi, da quando i rapporti tra le parti sono diventati sempre più frastagliati e contornati da vicende al limite del plausibile.

Nessuno vuole poter dire che la storia (non) d’amore fra l’Alfa e Antonio non avrebbe conosciuto la parola fine, ma l’amaro in bocca proviene dalle modalità con cui si sono svolte le cose. In Alfa Romeo Racing, Giovinazzi non ha probabilmente mai avuto possibilità alcuna di crescere per come ci si aspettava da un pilota che nelle formule minori aveva dato prova di un talento sicuramente cristallino.

Un clima che non ha mai convinto, quello che è diventato sempre più teso nei rapporti fra la squadra e Giovinazzi

Qui abbiamo spesso argomentato di quanto il clima che Antonio ha vissuto in Alfa Romeo Racing non è apparso sicuramente dei migliori. Lo hanno detto in tanti, se ne sono accorti tanti esperti del settore e testate specializzate. È proprio questo ciò che dispiace. Giovinazzi se ne va dall’Alfa Romeo, e quasi sicuramente per sempre anche dalla Formula 1, con le incombenze di chi sembra essere stato mal sopportato da italiano in un team pseudo italiano: un po’ come se Antonio fosse stato più un peso (per i detrattori, imposto dalla Ferrari e allora da Sergio Marchionne) e non una risorsa.

Antonio Giovinazzi
Antonio Giovinazzi

L’apice dei problemi lo abbiamo visto più d’ogni anno proprio quest’anno, una stagione condizionata da malumori, dissapori vari e team radio privi di ogni forma di incoraggiamento: tutt’altro.

Ora che quello che era diventato un Segreto di Pulcinella è diventato realtà l’Alfa Romeo Racing sostituisce ad Antonio Giovinazzi il cinese Guanyu Zhou, per carità un talentuoso pilota necessario però per contribuire a far quadrare i conti con una valigia stracolma di dollari e capace di introdurre motivazioni ancora più ampie in ottica Cina.

Il sedile di Giovinazzi sarà del cinese Guanyu Zhou

Accanto a Valtteri Bottas, Alfa Romeo Racing conferma un ulteriore Segreto di Pulcinella svelato peraltro in forma pseudo ufficiale dalle decalcomanie di un concessionario cinese nei giorni scorsi: il sedile che era di Antonio, passerà nelle mani di Guanyu Zhou a partire dal 2022. L’ex pilota di casa Alpine porta in dote buoni riscontri in pista e una valigia piena di almeno 30 milioni di dollari (sebbene qualcuno abbia ammesso che siano addirittura 50 i milioni a sua disposizione) e un sostegno forte da parte del Governo Cinese che potrà contare, per la prima volta nella sua storia, su un pilota del Dragone in Formula 1.

Guanyu Zhou
Il cinese Guanyu Zhou prenderà il posto di Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo Racing, accanto a Valtteri Bottas

Il 22enne Guanyu Zhou approderà in Alfa Romeo Racing con risultati che vanno dal secondo posto nella F4 Italiana del 2015 e dalla possibilità di risultare fra i pretendenti alla vittoria del titolo di Campione di Formula 2 sulla base di quanto accadrà durante gli ultimi due appuntamenti stagionali, in programma in Arabia Saudita e Abu Dhabi.

“Ho sognato fin da piccolo di arrampicarmi più in alto possibile in uno sport che mi appassiona e ora il sogno si è avverato. È un privilegio per me iniziare la mia carriera agonistica in Formula 1 con una squadra iconica, una squadra che ha introdotto così tanti giovani talenti in Formula 1 in passato. Ora il sogno è realtà. Mi sento ben preparato per l’immensa sfida della Formula 1, l’apice del motorsport, insieme a un comprovato talento di livello mondiale in Valtteri Bottas. Desidero ringraziare l’Alfa Romeo Racing per questa opportunità. L’anno prossimo l’obiettivo sarà quello di imparare il più possibile e il più rapidamente possibile. Essere il primo pilota cinese in assoluto in Formula 1 è una svolta per la storia del motorsport cinese. So che molte speranze saranno riposte su di me e, come sempre, prenderò questo come motivazione per migliorare e ottenere di più”, ha ammesso Guanyu Zhou.

Il denaro al centro

Antonio Giovinazzi paga quindi i problemi registratisi in Alfa Romeo Racing. Il denaro è al centro e Antonio ha rimarcato subito su Twitter che “la Formula 1 è talento, macchina, rischio, velocità. Ma sa anche essere spietata, quando a dettarne le regole è il denaro. Io credo nelle piccole e grandi vittorie raggiunte grazie ai propri mezzi”. Una visione romantica di un Antonio che ha tanto da rimproverare ad un team contro il quale ultimamente sta mostrando i denti di una rabbia sana e genuina, ma profondamente giusta. Giovinazzi, che difficilmente purtroppo rivedremo nel Circus, ha pubblicato anche un’immagine da bambino su una vetturetta a pedali lasciando aperte le porte della speranza: “questa è stata la mia prima foto su una F1, l’ultima non è ancora stata scattata”.

Si può dire che forse in casa Sauber, per motivi strettamente legati ai nuovi regolamenti, ha preferito ragionare in questa maniera con Antonio per tutta la stagione evitando quindi di raccogliere punti che molte volte avrebbero potuto essere effettivamente pesanti. In Formula 1 così arriva Guanyu Zhou forte di una Cina che torna in Formula 1 con volontà pluriennali e con incombenze importanti anche per il prodotto Alfa Romeo in un mercato sicuramente centrale. Allo stesso tempo Zhou impone un legame con Alpine che nel futuro potrebbe poter dire tanto in casa Sauber soprattutto per ciò che riguarda la fornitura delle future power unit.

Un futuro in Formula E per Giovinazzi?

In tutto questo turbinio di condizioni e situazioni spesso al limite, appaiono distorte le modalità con cui le cose hanno preso questa piega. Come ha fatto notare qualche giorno fa il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, ci ritroveremo nel 2022 “con due Gran Premi in Italia, ma con zero piloti italiani in griglia di partenze”. Questo non può che essere un danno enorme per gli appassionati italiani e probabilmente per l’intera filiera del motorsport italiano che ritorna all’interno di quell’oblio di assenza dalla massima serie che proprio con Giovinazzi era stato rivisto.

Antonio Giovinazzi

Le voci sul futuro di Antonio Giovinazzi sono attualmente assenti, ma sembrano insistenti le indiscrezioni che lo vorrebbero in Formula E con il team Penske-Dragon Speed che ancora attende una definizione concreta della line-up di piloti per la nuova stagione. Secondo quanto ha ammesso The Race, il management che gestisce i rapporti di Antonio Giovinazzi avrebbe già sostenuto dei colloqui (già ad Interlagos) con il CEO della Formula E Alejandro Agag. L’auspicio di molti è che invece Giovinazzi possa essere coinvolto nel programma Hypercar di Maranello per il ritorno in forma ufficiale alla 24 Ore di Le Mans e nel WEC proprio di quella Ferrari che su Antonio aveva puntato tanto e che adesso non ha potuto fare nulla per ridefinire questo dispiacere.

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