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Stellantis: a Mulhouse lavoro ridotto per due giorni

Lo stabilimento Mulhouse di Stellantis ha annunciato mercoledì il ricorso al lavoro ridotto, per due giorni, per fucine e fonderie

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Lo stabilimento Mulhouse di Stellantis ha annunciato mercoledì il ricorso al lavoro ridotto, per due giorni, per fucine, fonderie e fabbriche di componenti. L’annuncio è stato dato in una riunione straordinaria del Comitato economico e sociale. I dipendenti della fucina non lavoreranno questo giovedì e venerdì e la misura si applicherà lunedì 6 e martedì 7 settembre per i dipendenti della fonderia e delle attrezzature.

Questo ricorso all’orario ridotto è la conseguenza delle interruzioni causate dai problemi di approvvigionamento di componenti elettronici che colpiscono l’industria automobilistica mondiale e perturbano gravemente gli impianti di assemblaggio, in particolare in Europa. Tuttavia, la fucina, la fonderia e gli stabilimenti meccanici di Stellantis Mulhouse riforniscono tutti gli stabilimenti del gruppo nato dalla fusione di PSA e Fiat Chrysler lo scorso gennaio.

La situazione è fragile ma le attività dello stabilimento terminalistico di Mulhouse, che assembla la DS7 Crossback, la Peugeot 508 e ora la nuova Peugeot 308, dovrebbero procedere normalmente nei prossimi giorni. Sospesa due settimane fa, la creazione di una seconda squadra è ancora sospesa per il miglioramento della situazione in termini di fornitura di componenti elettronici.

Questa decisione arriva all’indomani del parere favorevole, da parte di quattro sindacati (CFE-CGC, FO, CFTC, CFDT) su cinque (contro la CGT), del nuovo meccanismo di attività parziale di lungo periodo applicabile a scala di gruppo. Che è più favorevole dell’accordo del ramo metallurgico limitato al 70% dello stipendio lordo e all’84% netto.

“I dipendenti che hanno raggiunto la soglia di bassa modulazione o lavorano le ore diurne sono i primi ad utilizzare questo nuovo dispositivo. Senza questo accordo, tecnici e supervisori avrebbero perso il 10% in più della loro retribuzione durante ogni sessione non lavorativa”, riassume Laurent Gautherat, leader del CFE-CGC e segretario del CSE centrale, il quale ritiene che questi tagli sono destinata a durare almeno fino alla fine dell’anno”.

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