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Anche bollo auto e multe annullate con la sanatoria, ecco come

Anche balzelli e multe fino ad un determinato importo verranno cancellate dal nuovo provvedimento di sanatoria del governo.

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Sono tra le cose più odiate dagli italiani e per questo più evase. Parliamo di bollo auto e multe per infrazioni del Codice della Strada. Ma adesso anche loro finiscono in sanatoria.

E sono le due cose del settore della circolazione su strada, che rientrano nella nuova sanatoria del governo.

Ma quali sono esattamente i bolli e le multe che verranno di fatto depennate dal carico dei contribuenti?

In questo articolo approfondiamo l’argomento come fisse una guida ad eventuali adempimenti dei contribuenti e alle normative di riferimento per la sanatoria.

Sanatoria cartelle, dentro pure bollo auto e multe

Il decreto attuativo fa partire, come prassi, il provvedimento. Era proprio il decreto attuativo del MEF (Ministero di Economia e Finanze) l’atto tanto atteso dai contribuenti indebitati col Fisco e con Agenzia delle Entrate Riscossione.

E non si tratta solo di tasse, tributi e imposte non pagate, come per esempio, il bollo auto. Anche le multe, soprattutto quelle per le infrazioni al Codice della Strada, finiscono nella sanatoria.

La prassi è rispettata, la sanatoria è partita

Ogni qualvolta viene emanato un provvedimento, un atto legislativo, occorre il relativo decreto di attuazione da parte del Ministero o dei Ministeri competenti.

Ed è così pure per la sanatoria delle cartelle esattoriali di ultima uscita. 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanza ha emanato il decreto attuativo, e per più di 2,5 milioni di contribuenti, addio alle cartelle di importo inferiore a 5.000 euro. Il decreto attuativo emanato nei 60 giorni di tempo dal decreto Sostegni bis,

Un vero e proprio scossone al portafoglio insoluti che grava sulla banca dati del concessionario alla riscossione.

Ma anche un vero colpo di spugna al carico debitorio dei contribuenti.

Per due milioni e mezzo di italiani quindi, addio ai propri debiti su larga scala.

I 5.000 euro di limite, comprensivi di eventuali, sanzioni, interessi e aggi, sono un limite piuttosto alto.

E riguarda i debiti passati a ruolo tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010. Per ruolo si intendono i debiti di un contribuente che dall’Ente a cui sono originariamente dovuti finiscono per la riscossione coattiva, nelle mani del relativo Concessionario.

La sanatoria, come si legge sul Corriere della Sera, è semplicemente ciò che ha sortito il decreto Sostegni bis. La mole di cartelle e debiti che finiranno con l’essere cancellati è imponente. Siamo infatti nell’ordine dei 16 milioni di atti da depennare dall’ordinamento. Una vastissima sanatoria che riguarda tanto le persone fisiche che le imprese.

Sanatoria bollo auto e multe, cosa deve fare il contribuente

La sanatoria ricalca fedelmente quanto successo con la vecchia Pace Fiscale, che cancellò d’ufficio i debiti dei contribuenti, sempre nel decennio 2000-2010. All’epoca furono cancellate le cartelle di importo fino a 1.000 euro. Adesso si sale notevolmente come cifra, perché si arriva a cartelle fino a 5.000 euro, come detto, comprensive di sanzioni e interessi.

La nuova sanatoria però prevede un limite per i contribuenti. Destinata a famiglie e imprese non propriamente benestanti, la sanatoria è appannaggio di chi ha dichiarato un reddito complessivo annuo fino a 30.000 euro.

Nessuna domanda deve essere presentata. Il provvedimento andrà via da solo, con un iter già delineato e come detto, simile al precedente della Pace Fiscale.

Agenzia delle Entrate Riscossione, entro il 20 agosto dovrebbe riuscire a comunicare ad Agenzia delle Entrate, i codici fiscali di quanti avevano cartelle entro il limite dei 5.000 euro.

Al riguardo va detto che rientrano le cartelle multiple, quelle cioè che contengono più tributi, tasse e multe evase. Infatti la soglia dei 5.000 euro sembra sarà per singolo debito e non sulla cifra totale del debito.

Per esempio, una cartella da 6.000 euro, potrebbe comunque essere cancellata, se derivante da più bolli evasi, più multe e magari con l’aggiunta di altri debiti di natura fiscale e tributaria.

Dal 30 settembre al 31 ottobre 2021, dopo il controllo dei redditi dichiarati ad Agenzia delle Entrate, la procedura partirà con lo stralcio d’ufficio delle cartelle da parte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Condono i chiarimenti necessari per un provvedimento imponente

Come anticipato, la sanatoria fa riferimento alle cartelle affidate agli agenti della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. Il riferimento temporale per capire se una cartella rientra o meno nella sanatoria è l’anno di passaggio al concessionario, cioè ad Agenzia delle Entrate Riscossione piuttosto che ad Equitalia.

In pratica, può essere che un bollo auto o una multa, magari del 2008, 2009 o 2010, sia stata affidata al Concessionario alla Riscossione dopo il 2010. In questo caso non c’è sanatoria perché il ruolo è successivo al periodo che il decreto Sostegni bis ha deciso di condonare.

Anche le cartelle che sono rientrate nei precedenti provvedimenti di sanatoria, come rottamazione e saldo e stralcio, se di importo e data di iscrizione a ruolo coincidenti con quanto stabilito dal decreto, verranno cancellate.

Occorre in questo caso provvedere a verificare quali e quanti sono questi debiti in modo tale da poter ricalcolare, alla luce di quelli condonati, i nuovi importi delle precedenti rottamazioni e saldo e stralcio.

Nessuna possibilità di condono invece per le multe e le sanzioni derivanti da condanne penali come per esempio la guida in stato di ebrezza.

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