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Ferrari 375 F1 restaurata per ricordare la vittoria a Silverstone

Charles Leclerc la guiderà in un giro d’esibizione presso lo storico circuito

Ferrari 375 F1 restauro

Sono passati 70 anni dalla prima vittoria di Ferrari in Formula 1. Era il 14 luglio del 1951. Quella vittoria è stata ottenuta con la Ferrari 375 F1 che il cavallino rampante ha deciso di restaurare in tempo per il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone previsto questo weekend.

La gara sarà di particolare importanza per Maranello perché la sua prima vittoria in assoluto è avvenuta proprio su questo tracciato nel 1951 con Jose Froilan Gonzalez al volante. Per celebrare l’occasione, Charles Leclerc la guiderà in un giro d’esibizione presso lo storico circuito prima della gara. La casa automobilistica modenese sta creando un po’ di hype con due video prima vedere la monoposto restaurata in pista in tutto il suo splendore.

Ferrari 375 F1 restauro
Ferrari 375 F1 durante la fase di restauro

Ferrari 375 F1: la storica monoposto ritornerà a Silverstone questo fine settimana

La clip mostra alcuni dei processi che sono stati eseguiti per riportare la vettura alle specifiche del 1951 per il suo proprietario. Sfruttando i suoi archivi, che coprono l’intera storia di Ferrari, è stata in grado di dedicare un piccolo team alla ricostruzione dell’originale motore V12 da 4.5 litri.

Il team ha specificato di aver evitato di fare lavori che gli ingegneri della Ferrari non avrebbero potuto effettuare 70 anni fa. Il team di restauro disponeva della scheda di montaggio del propulsore, del registro delle gare e persino dei disegni originali del telaio che hanno aiutato a ricostruire l’auto esattamente com’era quando ha vinto la sua prima gara.

Ferrari 375 F1 restauro

Guidata in 10 gran premi, la Ferrari 375 F1 alla fine ha vinto tre gare complessivamente, con altre due vittorie conquistate sul circuito del Nurburgring e a Monza. Nel corso degli anni, Ferrari l’ha consegnata ad alcuni dei suoi ultimi più famosi piloti, tra cui Michael Schumacher e Fernando Alonso, per consentire loro di mostrare la storia del marchio.

Come detto qualche riga fa, gli ingegneri di Maranello riuscirono a realizzare, verso la fine della stagione del 1950, un nuovo V12 da 4.5 litri (la cilindrata massima consentita dal regolamento) basandosi sulle esperienze maturate nello stesso anno con i 12 cilindri di minor cilindrata.

Tale propulsore avrebbe consentito alla scuderia di Maranello di competere finalmente con Alfa Romeo. Inizialmente, il motore era capace di sviluppare una potenza di 330 CV a 7000 g/min, ma l’anno successivo si arrivò a 380 CV a 7500 g/min.

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