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Stellantis: nuova fabbrica di batterie a Torino, la politica in campo

La gigafactory a Melfi o Torino, ma in Parlamento scende in campo la politica per fare vincere il Piemonte

Stellantis

Una nuova fabbrica rappresenta indubbiamente una opportunità di occupazione. Soprattutto adesso che tra crisi economica generale e progetti di rivisitazione generale delle politiche aziendali di Stellantis, in numerosi stabilimenti italiani del colosso dell’Automotive, non si respira un’aria tranquilla. Sono queste cose che restano alla base del fatto che la Gigafactory, la nuova fabbrica di batterie per le auto elettriche che Stellantis vorrebbe aprire, fa gola a molti. 

E Piemonte e Basilicata sono scese in concorrenza come location dove potrebbe essere creata la fabbrica. Melfi o Torino, con la prima che per qualcuno era la città favorita per diversi fattori. Ma dalle stanze della politica forse non la pensano così visto che in Parlamento, come riporta il Corriere della sera, nasce una specie di task force bipartisan e trasversale che spinge per la sede piemontese. 

Gigafactory tra Melfi e Torino

Il Piemonte e Torino sono per Stellantis e per la storia di Fiat ed FCA (Fiat Chrysler Automobiles), come il Colosseo è per Roma o la Torre di Pisa per la città toscana. Un connubio che pare indissolubile così come lo stabilimento di Mirafiori rappresenta la storia di Fiat e di ciò che ne è venuto dopo. Ma è altrettanto vero che a circa trenta anni dalla sua apertura, che si chiami stabilimento Fiat Sata di Melfi, oppure FCA o adesso Stellantis, il polo produttivo di località San Nicola di Melfi, in Basilicata, almeno dal punto di vista della produzione è il vero fiore all’occhiello del Gruppo. 

È a Melfi che storicamente da anni si producono la metà di tutte le auto che Fiat Chrysler Automobiles produce ogni anno. Ed è a Melfi che, come anticipato dall’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico del 15 giugno scorso, politica, sindacati e azienda hanno annunciato che verranno prodotti 4 nuovi modelli di auto elettriche dal 2024. Per questo è Melfi che è entrata in concorrenza con Torino anche per la Gigafactory. Storia del marchio contro produttività, in una concorrenza interna al gruppo che presto dovrà essere risolta. 

In Parlamento c’è chi è all’opera per dare al Piemonte la Gigafactory

   “Una task force di parlamentari piemontesi per conquistare la Gigafactory di Stellantis”, questo ciò che si legge sul Corriere della sera diversi sottolinea che sembra esserci in atto un piano che riguarda Forza Italia e Partito democratico che puntano a fare vincere Torino nella lotta interna per diventare la sede della nuova fabbrica di batterie elettriche che Stellantis ha in mente di creare in Europa. Torino e non Melfi nonostante per tutte le cose prima dette, Melfi da molti tecnici ed esperti, sia del settore che di politiche economiche aziendali, appare la sede ideale dove collocare la Gigafactory. Per Torino il gruppo parlamentare bipartisan che si è venuto a creare sull’argomento batte pure cassa nei confronti del governo al fine di stanziare i sostegni atti a permettere di istallare la nuova fabbrica in Piemonte. Per quanto riguarda il Partito democratico, sono i deputati Francesca Bonomo, Enrico Borghi, Davide Gariglio, Andrea Giorgis, Chiara Gribaudo, Mauro Laus, Stefano Lepri, Anna Rossomando e Mino Taricco quelli al lavoro per spingere Stellantis verso la scelta piemontese. “A noi interessa affermare con forza che la sede più indicata per tale fabbrica è Torino, nell’area Mirafiori, sia per lo straordinario know how automobilistico piemontese, sia per rilanciare un sito e una città che più di altre hanno pagato i costi sociali derivanti dalle trasformazioni industriali”, così si sono espressi i parlamentari Dem.

E i parlamentari del Partito democratico aprono alle altre forze politiche, chiedendo unità di intenti in quella che per qualcuno rischia di diventare una battaglia fratricida. Infatti, sempre sul Corriere della sera si legge che “l’idea è quella di dare vita a un comitato promotore coordinandosi, già questa settimana, con i deputati e senatori piemontesi di tutte le forze politiche, per tutelare insieme, un territorio leader nell’Automotive e che non può essere ulteriormente penalizzato”. Ad avvalorare le loro motivazioni circa la necessità di dare a Torino la Gigafactory e la bontà della loro proposta, i deputati Dem sostengono che Mirafiori si sposerebbe bene pure con le nuove politiche aziendali di Stellantis, quelle che mirano alla sostenibilità dei costi ed alla loro riduzione.” A Mirafiori potrebbero così essere concentrate le già definite produzioni Maserati (quattro modelli di cui due nuovi, tutti elettrificati), un altro auspicato modello premium e la fabbrica delle batterie, così da ottimizzare i costi (come richiesto da Stellantis) e salvaguardare l’occupazione”. 

Niente di strano quindi, perché i parlamentari del PD non fanno altro che curare gli interessi della loro Regione, essendo tutti Piemontesi. Ipotizzare che presto ci sarà la contromossa della politica della Basilicata non è certo un esercizio azzardato da immaginare, anche se numericamente i parlamentari lucani sono pochi rispetto ai colleghi del Piemonte e visto che si parla di realtà totalmente differenti con la piccola e povera Basilicata che non può certo essere accostata al Piemonte. E lo si nota per esempio, dal fatto che l’apertura alle altre forze politiche effettuata dai Dem ha trovato subito collaborazione da Forza Italia. “Non c’è tempo da perdere”, queste le parole della onorevole Claudia Porchetto, rappresentante di Forza Italia a Montecitorio e vicecapogruppo azzurra alla Camera dei deputati. 

Si muove pure la politica locale piemontese

Ma in Parlamento il movimento pro Torino per la Gigafactory non è l’unica movimentazione in questo senso che la politica sta mettendo in atto. Infatti una  ventina di giorni fa, cioè quando balzò agli onori della cronaca l’ipotesi della nuova fabbrica di batterie per veicoli elettrici di Stellantis, ci fu un Consiglio Comunale a Torino, molto importante in materia. Infatti venne dato l’ok unanime ad un Ordine del Giorno che prevedeva il sostegno al settore Automotive da parte dell’Amministrazione Comunale tutta.

Anche in Piemonte, nonostante sia una Regione che oltre a Stellantis ha altri settori che incidono sul Pil, l’Automotive resta trainante. In Basilicata ancora di più, perché l’incidenza sull’economia locale che ha lo Stabilimento di San Nicola di Melfi è determinante. È lo è anche per le Regioni limitrofe, da cui lo stabilimento per esempio attinge numerosa manodopera.

Nel documento a sostegno del settore che il Consiglio Comunale di Torino ha redatto in quella riunione, c’era anche il sostegno fermo e forte alla candidatura di Torino per ospitare la Gigafactory. Nel testo del Consiglio Comunale si legge che la Gigafactory a Torino potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione del territorio, dalle Università alle imprese, ai lavoratori.

Il lavoro quindi è pressoché incessante, anche perché ci si adopera per rendere più forte l’appeal di Torino ai vertici Stellantis che devono scegliere dove collocare la nuova fabbrica di batterie.

Nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale ci sono le anticipazioni di un nuovo piano energetico, di vocazione fotovoltaica e di una predisposizione maggiore di  colonnine di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici, tutte idee che mirano a persuadere Stellantis nella scelta di Torino anziché Melfi, appoggiando l’Azienda nella sua idea di contenimento dei costi che potrebbe essere il fattore determinante per la decisione sul dove andare a collocare fisicamente la fabbrica di batterie.

Reazioni dalla Basilicata

Mentre a Torino e a Roma inteso come Parlamento, si va verso una unione di intenti trasversale sulla questione Gigafactory er le componenti piemontesi, dalla Basilicata arrivano polemiche di parte sulle note vicissitudini dello stabilimento, dove le promesse di 4 nuovi veicoli elettrici nel 2024 sono servite a poco per sedare gli animi.

Il sindaco di Melfi, Valvano, ha parlato di Gigafactory, ma soprattutto per contestare l’operato della destra lucana che ha in mano la Giunta regionale, tirando dentro anche i parlamentari lucani, rei secondo il primo cittadino della città sede dello stabilimento di Stellantis, di immobilismo.

“Il silenzio della destra lucana, con in testa il Senatore Pepe, la dice lunga rispetto al movimentismo del Ministro Giorgetti (Lega) e del sottosegretario Pichetto (Forza Italia) che platealmente lavorano per portare al Nord la produzione di batterie”, così si è espresso Valvano.

“Il Ministro per lo Sviluppo Economico sta trattando con l’Azienda sul nuovo progetto industriale di Stellantis che, come è già stato anticipato nella riunione del 15 giugno scorso, vedrà Melfi protagonista con 4 nuovi modelli full-electric. Questa è la scelta del gruppo automobilistico che continua a vedere nello stabilimento di Melfi ancora la punta avanzata per l’Italia, in grado di competere con gli altri stabilimenti europei dell’universo Stellantis. Dobbiamo sperare che il silenzio della destra lucana sull’argomento non sia la conferma di ciò che si sussurra e si teme e cioè che si tratti del solito inchino ai più potenti leader dei partiti di centro-destra geograficamente sbilanciati nel dirottare al Nord attenzioni e investimenti”, questo ciò che ha detto Valvano che tra le righe sostiene che anche il titolare del Ministero dello Sviluppo Economico spinga per portare a Torino investimenti e finanziamenti che sotto sotto riguarderebbero anche la Gigafactory.  

Polemico il sindaco di Melfi che però alla fine apre con un eloquente “spero proprio di sbagliare in questo caso, spero che questa analisi possa rimanere in archivio come una pregiudiziale accusa, o, anche, come uno strumentale e ingiustificato attacco alla nostra classe dirigente lucana, pur di vedere coronato un sogno che è quello dell’ampliamento della base produttiva regionale e quindi della crescita occupazionale”.

Non poteva mancare la secca risposta del Senatore leghista Pasquale Pepe che tirato in ballo dal sindaco Valvano, ha prontamente reagito a quelle che a tutti gli effetti sono accuse verso la sua area politica.

“Di fronte al tentativo goffo e mistificatorio che non è il primo e, ne sono convinto, non sarà neanche l’ultimo, del sindaco di Melfi di attribuire a me e alla mia area politica un favolistico silenzio sugli scenari produttivi futuri di Stellantis, devo semplicemente ribadire quanto ho più volte dichiarato alla stampa e davanti ai cancelli dello stabilimento di San Nicola di Melfi. A smentire platealmente Valvano è, tra gli altri, un mio comunicato del 16 giungo scorso, ripreso dall’Ansa, dove ho espresso soddisfazione per la transizione ecologica che si preannuncia per l’industria dell’automotive, che partirà proprio da Melfi”, questo ciò che il senatore leghista ha rilasciato in una nota stampa.

Secondo Pasquale Pepe, come lo stesso ha ribadito anche a margine del summit nella sua nota all’Ansa, occorrerebbe che le batterie per i veicoli elettrici venissero prodotte dove si costruiranno i veicoli di ultima generazione. Pertanto, se a Melfi si faranno dal 2024 le nuove vetture elettriche, non c’è alternativa al fatto che anche a Melfi debba essere collocata la Gigafactory.

 “La politica deve creare le condizioni per favorire gli scenari produttivi più adeguati al territorio. Poi starà all’azienda proiettare nel piano industriale la diversificazione degli investimenti. La notizia più importante è che il rilancio dell’Automotive nel post-pandemia in Italia avrà inizio a Melfi ed è incontestabile che su Stellantis la Lega sia sul pezzo. Suggerisco, tuttavia, al sindaco Valvano di leggere i giornali e non solo di servirsene a scopi propagandistici: non so se è in malafede o non legge, ma in ogni caso siamo messi male. D’altronde l’ansia, in questo caso di riemergere a tutti i costi dall’anonimato, non ha mai aiutato”, così Pepe ha chiuso la sua nota stampa di risposta alle accuse del sindaco di Melfi.

Una situazione diametralmente opposta all’unità di intenti che si evince dalla politica piemontese, sia nazionale che locale.

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