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ADI Design Museum: all’interno anche la 500, Abarth e Ferrari

L’Associazione per il Disegno Industriale ha appena spalancato i battenti di un nuovo interessantissimo museo a Milano, all’interno anche la 500, una Abarth e una Ferrari

ADI Design Museum

L’Associazione per il Disegno Industriale ha appena spalancato i battenti di un nuovo interessantissimo museo a Milano. L’ADI Design Museum nato con la volontà di valorizzare il genio italiano celebrando la storia e tutti gli oggetti protagonisti del Compasso D’Oro, ovvero il più importante riconoscimento assegnato proprio dall’Associazione per il Disegno Industriale già a partire dal 1954 con lo scopo di premiare la qualità del design italiano.

La bellissima struttura risalente agli Anni Trenta che ospita l’ADI Design Museum era in principio destinata al deposito di tram a cavallo per poi essere utilizzata come impianto di distribuzione della energia elettrica: all’interno dei suoi oltre 5mila metri quadrati ospita circa 2.400 pezzi straordinari oltre a tre mostre temporanee e cinque permanenti. Tra questi troviamo al momento alcuni esempi della storia dei motori e dell’automobile del nostro Paese.

Icone uniche

Fra gli oltre 2.400 pezzi messi a disposizione all’interno dell’ADI Design Museum di Piazza Compasso d’Oro non mancano quindi alcune vetture iconiche per la storia dell’Italia. Tra prodotti dal design unico, oggetti entrati a far parte del quotidiano, lampade, sedie e elementi più disparati trova posto anche la mitica Fiat 500 del 1957: d’altronde la piccola vettura del costruttore torinese che ha rivoluzionato la mobilità urbana del dopoguerra è già entrata a far parte della collezione permanente del MoMa di New York. Accanto alla variante dalla quale ebbe inizio tutto troviamo inoltre la Fiat 500 del 2007 che riportò in auge il modello con linee fortemente ispirate alla sua antenata, premiata nello stesso anno proprio col Compasso d’Oro.

Entrambe le Fiat 500 trovano posto all’interno della rassegna temporanea denominata “Uno a uno. La specie degli oggetti”, all’interno della quale trovano posto coppie di serie di oggetti utili ad esaltarne le similitudini e le differenze nella visione progettuale in accordo con una ovvia evoluzione.

Accanto alle Fiat 500 troviamo anche due vetture più di nicchia, ovvero due rarità assolute: si tratta della Abarth 1000 Bialbero Zagato, già premiata col Compasso d’Oro nel 1960 e della Ferrari Monza SP1 che invece il Compasso d’Oro se lo è aggiudicata nel 2020 grazie alla “sua capacità di proiettarsi nel futuro facendo tesoro della memoria e senza cadere nel vintage”.

La Monza SP1 del Cavallino Rampante è stata prodotta in 499 esemplari ed è peraltro la terza vettura della Ferrari premiata col Compasso d’Oro: prima della Monza SP1 il Compasso d’Oro è stato assegnato alle Ferrari F12 Berlinetta e alla FXX K, nel 2014 e 2016. Non c’è una biglietteria fisica visto che gli ingressi si prenotano a 12 euro sul sito internet o tramite l’app dedicata, ma ci sono possibilità di ridurre il costo a 9 euro o escluderlo completamente per alcune categorie.

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