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Nuova squadra di manager per Stellantis, ma di italiani 12 su 120

Chi vorrà lavorare con Stellantis dovrà interfacciarsi conuna squadra di nuovi manager freschi di nomina.

Termoli Stellantis

Non è certo un buon segnale se Stellantis arriva a nominare 120 nuovi manager e ne pesca in Italia sono 12. Parliamo di una nuova squadra di manager che avrà il compito non secondario, di approvvigionare di componentistica tutti i marchi del grande colosso dell’Automotive che è Stellantis.

Si tratta della nuova squadra di acquisti e supply Chain come la chiama il Corriere della Sera in un suo articolo e dove si parla di 120 manager di prima linea e con portafoglio pesante. In pratica, chinque avrà intenzione di fornire i marchi auto di Stellantis, delle componentistiche necessarie dovrà fare i conti con questi manager.

La nuova squadra Stellantis

Abbiamo già sottolineato che su una squadra composta da ben 120 manager, ce ne sono solo 12 italiani. Senza approfondire le motivazioni di questa scelta, va ricordato che per esempio i francesi sono 24.

E proprio sul confronto tra Francia e Italia all’interno di Stellantis che le polemiche sono sempre diffuse. Le differenze sono evidenti.

In Francia lo Stato è azionista di Stellantis, una specie di prassi adottata dallo Stato transalpino già ai tempi di Peugeot. In Italia invece il governo non ha messo naso nelle questioni di Stellantis. Il Ceo del nuovo gruppo Stellantis è Carlos Tavares, già Ceo di Peugeot. I costi di produzione francesi rispetto a quelli italiani sono più bassi nonostante gli operai percepiscano di più. L’indotto in Francia è figlio di grandi aziende e non di piccole e medie imprese come in Italia.

Tra l’altro in Francia hanno già lanciato alcuni nuovi veicoli come le Peugeot 208 e 2008 e le nuove Citroen C4 e Opel Mokka. Da noi invece tutto fermo e si pensa al taglio di alcune linee produttive a Melfi, dove si producono le due Jeep Compass e Renegade e la 500X.

E poi sembra che tutto penda verso la Francia, con alcuni operai di Melfi a cui è arrivata una mail con un invito alla partecipazione di un periodo di studio nelle fabbriche francesi. E come non bastasse adesso queste nomine che per l’Italia hanno un peso apparentemente limitato.

Una squadra di manager altamente qualificati e provenienti da tutto il Mondo

Voler dare delle connotazioni campanilistiche a queste nomine probabilmente però è una esagerazione. Infatti sempre sul Corriere si legge che i 120 manager, di cui 12 italiani, provengono da tutto il Mondo.

Una autentica squadra internazionale, preparata e qualificata, che dovrà risolvere il problema della carenza di componenti che mai come in questi giorni si sente tutta e dovrà indirizzare la produzione verso la naturale transizione verso l’elettrico.

Resta nella squadra un volto noto di FCA, cioè Monica Genovese, ex capo acquisti Emea di Fiat Chrysler Automobiles. Nello specifico il ruolo che la Genovese avrà nella squadra di supermanager riguarderà il cosiddetto “ purchasing ù” della componentistica per chassis & adaptation dei veicoli.

Una dei 12 sarà anche Zaira Tarussio che ha ricevuto l’incarico di responsabile dei programmi globali Pwt. Poi ci sono  Marco Della Vedova, che sarà a capo di Global Exterior Parts,  Paolo Sasso a capo di Advance driver assistence e connettivity, Piera Giusti  a guidare l’Aftermarket, Federica Re in qualità di sinergy leader della supply chain, Sara Lovera come Sales e marketing, e Davide Esposito al volante degli acquisti di Maserati.

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