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Cinture di sicurezza: chi è esentato dal loro utilizzo? Ecco cosa dice la legge

Il Codice della Strada dispone l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, ma questo obbligo non vale per tutti.

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In Italia vige l’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza mentre si circola con la propria auto. Si tratta di una misura di sicurezza soprattutto per se stessi, perché tra i dispositivi salva vita presenti ormai in tutte le auto, le cinture di sicurezza continuano a rivestire un ruolo fondamentale.

Questo obbligo è disposto dal Codice della Strada che però prevede anche alcune deroghe all’utilizzo di questi dispositivi. Per i soggetti che non rientrano in queste deroghe la legge è piuttosto dura perché per i trasgressori sono previste sanzioni sia pecuniarie che accessorie, nello specifico, con decurtazione dei punti sulla patente.

Codice della Strada articolo n° 172

Come detto è il Codice della Strada a prevedere l’obbligo di allacciarsi le cinture di sicurezza quando si è alla guida dell’auto ed è un obbligo che riguarda anche i passeggeri. Lo prevede l’articolo 172 del Codice della Strada che recita testualmente che “Il conducente e i passeggeri dei veicoli della categoria L6e, dotati di carrozzeria chiusa, di cui all’articolo 4, paragrafo 2, lettera f), del regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, e dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3, di cui all’articolo 47, comma 2, del presente codice, muniti di cintura di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia”.

In altri termini, a prescindere da velocità o da tipologia di strada che si percorre, le cinture sono obbligatorie. Da 83 a 332 euro è la multa prevista per chi non indossa le cinture mentre è al volante. La sanzione accessoria invece prevede 5 punti decurtati sulla patente. Ed in caso di recidiva nei canonici due anni si rischia anche la sospensione della patente a partire da un minimo di 15 giorni.

L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza vale anche per i veicoli che sostano temporaneamente durante la circolazione stradale, come per esempio al casello autostradale piuttosto che al semaforo o in coda per il traffico.

La responsabilità di far allacciare le cinture di sicurezza ai passeggeri è del conducente, ma se il passeggero senza cinture è un maggiorenne è a quest’ultimo che verrà irrorata la stessa sanzione amministrativa pecuniaria prevista per il conducente, anche se naturalmente, non essendo alla guida, non ci sarà alcuna decurtazione dei punti sulla patente.

Se invece il passeggero senza cintura è minorenne, ne risponde il genitore presente a bordo e nel caso di entrambi i genitori presenti, entrambi responsabili ed in solido. In assenza dei genitori ricade sul guidatore la responsabilità con la correlativa multa e decurtazione dei punti sul documento di guida.

ove il passeggero sia un minore, della mancata sicurezza risponde, se presente sul veicolo, il genitore o chi è tenuto alla sua sorveglianza e, in mancanza di questi, il conducente del veicolo, (sempre con decurtazione di 5 punti sulla patente e multa da €80,00 ad €323,00). Nel caso in cui sul veicolo siano presenti entrambi i genitori, ed uno dei due sia il conducente, la multa sarà irrogata ad entrambi e dovranno pagarla in solido.

Esenzioni cinture di sicurezza, quali sono

Così come stabilisce l’obbligo di utilizzare le cinture e le relative sanzioni per chi non adempie, sempre il Codice della Strada e sempre l’articolo n° 172 prevede delle deroghe. Si tratta di esenzioni da questo obbligo stabilito per legge. Lo prevede il comma 8 dell’articolo n° 172 del Codice della Strada.

Solo in questi casi le Forze dell’Ordine non provvederanno a multare e punire il trasgressore. Infatti oltre che ad allacciarle, il guidatore ha l’obbligo di provvedere a controllare che il dispositivo, per lui e per i passeggeri funzioni perfettamente, perché non può essere una scusante il fatto che le cinture non funzionino.

Inoltre la legge prevede che le cinture e le strutture di allaccio debbano essere quelle consentite per legge ed omologate. Illegale e suscettibile di sanzione l’utilizzo di strumenti non omologati come gli assai diffusi disturbatori del segnale che vengono montati per evitare di ascoltare il “beep” continuo che le moderne auto hanno come segnalazione di cintura di sicurezza non indossata.

Tornando alle deroghe previste dal Codice della Strada, in primo luogo va sottolineato che l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza non va rispettato se ci sono particolari situazioni fisiche. Infatti va tenuto conto che per alcune tipologie di conformazione fisica del guidatore o del passeggero, l’uso delle cinture potrebbe sortire l’effetto contrario a quello per cui andrebbero utilizzate, cioè andrebbero contro la sicurezza di chi le indossa.

Per esempio, al fine di tutelare la salute della madre e del feto, per le donne in dolce attesa l’uso delle cinture è sconsigliato e il non utilizzo è lecito anche di fronte alla legge. Ma ci possono essere anche particolari patologie che siano controindicate di fronte all’uso delle cinture di sicurezza. Per tutti comunque è necessario portare dietro il certificato medico che attesti le particolari condizioni di salute dell’interessato o lo stato di gravidanza dove non sia visibile ad occhio nudo.

Ma ci sono esenzioni anche per particolari conformazioni fisiche oggettive, come per esempio quella relativa ad un guidatore che di statura è sotto il metro e 50 di altezza, il cui indossare le cinture potrebbe portarlo al soffocamento in caso di incidente essendo piuttosto alte rispetto al collo. Oppure nei casi di marcata obesità, con i sistemi di ritenuta che potrebbero produrre difficoltà respiratorie vista la stretta che imporrebbero vista la particolare conformità fisica del soggetto in evidente stato di sovrappeso.

Per ottenere l’esenzione è l’Asl competente territorialmente l’organo addetto al rilascio della certificazione medica relativa. Parliamo di un certificato medico predisposto ad hoc per casi simili, poiché sul certificato deve essere riportato il simbolo del divieto di indossare le cinture di sicurezza. Le Forze dell’Ordine in caso di controllo su strada hanno il potere di chiedere l’esibizione di questo documento, perché in assenza di questo la multa potrebbe lo stesso essere comminata al trasgressore che poi sarà costretto a pagarla.

Cinture di sicurezza ed esenzioni per motivi di lavoro

Esenzioni specifiche rispetto all’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è quella che riguarda le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, le Forze Armate, i sanitari dei servizi 118 e la Polizia, sia stradale che municipale o provinciale. Ma si tratta di una deroga che riguarda solo i casi di emergenza, perché per i giri di ispezione canonica anche loro sono costretti ad allacciarsi le cinture.

Non sono obbligati ad indossare le cinture gli addetti alle operazioni di raccolta e trasporto dei rifiuti, se circolano in strade urbane ed industriali, e nemmeno gli istruttori della scuola guida mentre fanno lezione di pratica.

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