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Sinistri e risarcimento: danno superiore al valore dell’auto, cosa accade?

Riparazione superiore al valore dell’auto, come è l’orientamento della giurisprudenza.

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Essere coinvolti in un sinistro stradale e vedersi risarcire il valore del veicolo e non il valore della riparazione è una cosa che molti automobilisti hanno provato ad la loro pelle. E non è una cosa positiva perché spesso la riparazione del danno supera il valore del veicolo nel momento del sinistro. In altri termini può capitare che un danneggiato venga risarcito con una somma che non basta a riparare il veicolo.

In gergo tecnico ci sono due cose da sottolineare e da spiegare e sono la riparazione antieconomica e il risarcimento equivalente. Proprio quest’ultimo è strumento usato dai giudici nel condannare il danneggiante a risarcire il danneggiato, solo per il corrispettivo d l valore dell’auto e non del corrispettivo della riparazione eventuale.

Il valore del veicolo e la riparazione antieconomica

In genere dopo aver subito un danno al veicolo dopo un incidente auto si pensa che l’assicurazione del danneggiante o quest’ultimo stesso, provvede a risarcire il danneggiato con un importo pari al danno subito per quello che si chiama risarcimento specifici ovvero, il corrispettivo alla riparazione del danno. Ma allo stesso tempo o la compagnia assicuratrice o un giudice possono stabilire di non dare corso a questa soluzione ordinando un risarcimento pari al valore de veicolo al momento del sinistro.

Ciò significa che nel caso in cui il danneggiato abbia un veicolo datato, anche se perfettamente funzionante, potrebbe ricevere un risarcimento inferiore al costo delle eventuali riparazioni. In questo caso si chiama, come si legge sulle pagine del sito di informazione legale “laleggepertutti.it” , di risarcimento per equivalente.

Il giudice quindi, può arrivare anche a sancire il risarcimento del danno in proporzione alla differenza di valori tra l’auto prima del sinistro e l’auto a seguito del danneggiamento.

Alcuni esempi pratici relativi alle richieste di risarcimento

In linea di massima se un giudice deve deliberare in relazione alla richiesta di risarcimento del danno a seguito di un incidente auto, se la richiesta verte sulla spesa relativa alla riparazione del veicolo e se questa spesa è nettamente superiore al valore del veicolo inteso come quotazione, la corte può disporre diversamente.

Ed è in questo caso che si parla di risarcimento equivalente, nel senso che viene sancito l’obbligo in capo al danneggiato o chi per lui, di pagare solo il corrispettivo del valore del veicolo, cioè il valore di mercato che sarebbe quello a cui attenersi nel caso in cui il danneggiato volesse ricomperare una auto dello stesso tipo.

In questi casi il giudice tende anche a considerare nel computo del risarcimento anche le spese a cui sarebbe chiamato il danneggiato per la rottamazione del veicolo che non potrà riparare e per la neo immatricolazione del nuovo veicolo.

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