in

Questa Dodge Charger Daytona fu la prima a raggiungere i 322 km/h in un circuito chiuso

Buddy Baker riuscì a conquistare un recordo molto importante all’epoca con questo bolide da oltre 580 CV

Dodge Charger Daytona 1969 asta

Spesso e volentieri ci imbattiamo in auto offerte all’asta molto interessanti come questa Dodge Charger Daytona del 1969 davvero particolare. Questo particolare esemplare ha una storia straordinaria alle sue spalle che merita di essere raccontata.

Inizialmente questo veicolo è stato progettato da Chrysler come un’auto di sviluppo e alla fine è stata guidata da Buddy Baker a una velocità massima di 322,588 km/h. Si tratta della prima volta nella storia di un’auto ad essere riuscita a raggiungere questa velocità all’interno di un circuito chiuso. È accaduto in quello che oggi è conosciuto come Talladega Superspeedway.

Dodge Charger Daytona 1969 asta
Dodge Charger Daytona motore

Dodge Charger Daytona: Mecum Auctions proporrà all’asta un esemplare da record

La Charger Daytona n°88 era però una vettura impressionante anche prima di conquistare il record. Nell’anno in cui è stata realizzata, il pilota Charlie Glotzbach riuscì a conquistare una pole position a una velocità record di 320,977 km/h.

Negli anni successivi la vettura ha corso nelle mani dei più grandi piloti dell’epoca tra cui Bobby Allison, Dan Gurney e Bobby Isaac. Questo esemplare si ritirò dalle corse a metà degli anni ‘70 e scomparve dalla vista. Fu recuperato nel 1998 e proprio in quell’anno iniziò un lungo processo di restauro.

Ora, la Dodge Charger Daytona è equipaggiata con un motore 426 Hemi da 7 litri in grado di sviluppare una potenza di 583 CV ed è abbinato a un cambio manuale a 4 velocità. Secondo l’annuncio dell’asta presente sul sito di Mecum Auctions, tutte le parti della carrozzeria, la vernice e il volante sono originali, così come la lettera di autenticità che ne verifica la provenienza. Purtroppo, non è stata fatta alcuna stima sulla vendita ma sappiamo che sarà battuta all’asta a maggio a Indianapolis.

Lascia un commento